26-12-2022, 07:32 PM
Korinna Suder
Betazoid
<Anche se ne avessimo parlato allora non credo sarebbe cambiato qualcosa: ero talmente delusa e frustrata che non credo avrei mai superato quello che è successo se non fossi tornata a casa...> considerò Korinna, stiracchiandosi un momento sulla sedia <certo, la decisione di mollare tutto, sposarmi ed avere un figlio sono state un tantino affrettate con il senno di poi... e ogni tanto c'è una fastidiosa vena di ambizione che mi punzecchia più di quanto vorrei... ma anche se a volte è difficile accettare che avrei potuto fare di meglio credo di essere finalmente riuscita a farci i conti e andare avanti> disse, sapendo che solo il tempo poteva dire se si trattava semplicemente di ottimismo o era davvero riuscita nel suo intento.
Ad ogni modo, scoprire che la Vulcaniana aspirava semplicemente a fare il proprio lavoro non la sorprese. A sentir parlare T'Dal sembrava fosse facile allontanare ogni desiderio, ogni ambizione e presunzione di poter lasciare un segno e migliorare la vita di chi aveva attorno... ma per quanto allettante a parole, Korinna sapeva che a parlare erano i risultati di una dura disciplina... senza contare che non era nemmeno sicura che l'idea le piacesse. Si trovò a pensare che forse le motivazioni che la spingevano non erano particolarmente nobili, ma in fondo i risultati erano gratificanti per tutti... o quasi. A quel pensiero ridacchiò. <Lasciamo stare la mia liaison con il Comando di Flotta... posso farti le mie congratulazioni per aver selezionato in modo accurato il momento più logico per riprodurti?> chiese, sapendo di parlare con una Vulcaniana. Prima o poi T'Dal avrebbe trovato una spiegazione perfettamente razionale per giustificare il fatto che sia lei che il marito volevano un figlio e avrebbe trovato illogico ricevere congratulazioni per qualcosa che secondo il suo modo di ragionare non era merito suo, ma in un modo o nell'altro Korinna non era disposta a rinunciare agli auguri... e ad assillare l'amica per scoprire come procedevano le cose.
<Comunque... a proposito di figli... tra poco devo tornare dal mio. Chiamami appena hai novità... e ricordati che mi hai promesso che ti prenderai una licenza! Porta anche Mestral stavolta, io e Nat ci stiamo organizzando per passare qualche giorno al lago Cataria con Tomi, se volete unirvi a noi siete più che benvenuti.> concluse, lanciando un'occhiata svogliata ai documenti che la attendevano ancora sulla scrivania prima di poter finalmente chiudere per la giornata.
Ad ogni modo, scoprire che la Vulcaniana aspirava semplicemente a fare il proprio lavoro non la sorprese. A sentir parlare T'Dal sembrava fosse facile allontanare ogni desiderio, ogni ambizione e presunzione di poter lasciare un segno e migliorare la vita di chi aveva attorno... ma per quanto allettante a parole, Korinna sapeva che a parlare erano i risultati di una dura disciplina... senza contare che non era nemmeno sicura che l'idea le piacesse. Si trovò a pensare che forse le motivazioni che la spingevano non erano particolarmente nobili, ma in fondo i risultati erano gratificanti per tutti... o quasi. A quel pensiero ridacchiò. <Lasciamo stare la mia liaison con il Comando di Flotta... posso farti le mie congratulazioni per aver selezionato in modo accurato il momento più logico per riprodurti?> chiese, sapendo di parlare con una Vulcaniana. Prima o poi T'Dal avrebbe trovato una spiegazione perfettamente razionale per giustificare il fatto che sia lei che il marito volevano un figlio e avrebbe trovato illogico ricevere congratulazioni per qualcosa che secondo il suo modo di ragionare non era merito suo, ma in un modo o nell'altro Korinna non era disposta a rinunciare agli auguri... e ad assillare l'amica per scoprire come procedevano le cose.
<Comunque... a proposito di figli... tra poco devo tornare dal mio. Chiamami appena hai novità... e ricordati che mi hai promesso che ti prenderai una licenza! Porta anche Mestral stavolta, io e Nat ci stiamo organizzando per passare qualche giorno al lago Cataria con Tomi, se volete unirvi a noi siete più che benvenuti.> concluse, lanciando un'occhiata svogliata ai documenti che la attendevano ancora sulla scrivania prima di poter finalmente chiudere per la giornata.