TFB tempo di mettere in chiaro due cose...
#31

Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.

James T. Kirk | Human


... già, molto calorosi scherzò Jim, considerando che non solo quella creatura era corsa loro incontro assieme ai suoi amici, ma gli era letteralmente saltata addosso. Che si sarebbe potuto desiderare di più da degli amichevoli padroni di casa? Vorrei tanto sapere come ha fatto... protestò, dando un'occhiata alla sua uniforme malridotta: quello che gli dava realmente fastidio era che non si era minimamente reso conto di aver permesso all'animale di avvicinarsi tanto, né si era accorto di essere stato colpito. Quello al fianco era solo un graffio, ma quello all'orgoglio faceva molto più male. Va beh, fa niente. Una più, una meno... sospirò. Le uniformi di ricambio di certo non gli mancavano; se non fossero state di carta velina sarebbe stato più pratico, ma si trattava più di una seccatura che un problema vero e proprio ... e non serve allertare l'infermeria. E' solo un graffio la rassicurò, tornando nuovamente al posto del pilota e riattivando i motori.

Alle parole di Carol sull'avventura da raccontare, comunque, gli sfuggì un sorriso se raccontiamo di essere stati braccati da una specie di lupo troppo cresciuto su un pianeta alieno è più probabile che si chiederanno cosa ci facevamo lì senza una squadra da sbarco al completo, che quanto era grossa la creatura. le fece notare. I motori della navetta ronzarono leggermente mentre il velivolo si alzava dal suolo. Jim impostò rapidamente le coordinate per il rientro, mentre sfrecciavano attraverso gli strati bassi dell'atmosfera. ... quando lo faranno preferisci che dica la verità o li lasciamo speculare? chiese divertito, ma anche curioso: era certo di ciò che provava per Carol e non gli importava granché se l'equipaggio si intratteneva chiacchierando della sua vita sentimentale, ma non era altrettanto sicuro che lei fosse ugualmente pronta e disponibile a diventare l'argomento di conversazione del giorno.
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#32

It's nice to have a family.

Carol Marcus Umana

Jim scherzò sulla calda accoglienza che avevamo ricevuto dalla fauna locale, e non potei fare a meno di ridere. La sua leggerezza in quel momento era un toccasana per il mio stato d'animo, che era stato messo a dura prova dall'attacco della creatura.
Jim sembrava un po' preoccupato per il fatto che non ci fossimo accorti dell'animale prima che fosse troppo tardi. Anch'io ero sorpresa da come quella creatura fosse riuscita ad avvicinarsi così tanto senza che lo notassimo.
«Sicuramente è stato molto silenzioso o solo molto furtivo, ma comunque, sono solo contenta che ci siamo... cioè, ti sei, sbarazzato di lui.» dissi pensosamente, non sapendo bene come rassicurarlo.

Jim tornò al suo posto di pilota e riattivò i motori mentre parlavamo delle nostre avventure. Quando menzionai che avremmo una grande storia da raccontare, lui fece una considerazione interessante. L'equipaggio dell'Enterprise era curioso e socievole, ma potevamo lasciare un po' di mistero sulla dimensione esatta del nostro "amico" alieno. Jim poi scherzò sulla possibilità di lasciare che l'equipaggio speculasse sulla nostra situazione... intuendo si parlasse anche di quella sentimentale. Avevo un sorriso sulle labbra mentre rispondevo: «Diciamo che possiamo dar loro qualche indizio e lasciarli fare le loro ipotesi. Sarà divertente vederli cercare di capire; ma se qualcuno dovesse chiedermi direttamente, dirò la verità, spero non ti dispiaccia. Non voglio che la mia vita amorosa diventi un mistero da risolvere per l'intero equipaggio.» ammisi, ma non potevo fare a meno di sorridere. Non sapevo cosa riservasse il futuro per noi due, ma sapevo che quella serata avventurosa aveva creato un legame speciale tra noi. Era una sensazione straordinaria.
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#33

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Jim non disse nulla ma, dentro di sé, sorrise nel notare come Carol stesse cercando di rassicurarlo. Non ne aveva realmente bisogno, eppure non poteva fare a meno di trovarlo un pensiero estremamente dolce da parte sua.

Nessun problema rispose con un sorriso sornione, quando lei rispose che avrebbe preferito dire la verità. Lui per primo preferiva evitare di impazzire per cercare di tenere nascosta una relazione su una nave stellare, anche perché con tante persone che vivevano a stretto contatto in spazi tanto angusti avrebbe richiesto una buona dose di energie e discrezione. Tutti tentativi che sarebbero stati comunque destinati a fallire alla prima occhiata attenta di qualche amico ... e siamo d'accordo anche che smetterai di schivare tutti i turni in plancia? si informò, allontanando lo sguardo dalla console per un istante e rivolgendole un'occhiata interrogativa.
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Carol Marcus Umana

Jim sorrise quando risposi alla sua affermazione sulla preferenza di dire la verità. Era evidente che entrambi eravamo sulla stessa lunghezza d'onda riguardo a questo argomento. La sua domanda seguente riguardo ai turni in plancia mi fece arrossire leggermente: mi chiedeva apertamente se avrei smesso.
«Assolutamente, smetterò di schivare i turni in plancia» risposi con un sorriso complice. Era vero che avevo iniziato a cercare scuse per evitare i turni di servizio in plancia, ma era giunto il momento di tornare alla normalità e di riprendere le mie responsabilità. «Non voglio dare nell'occhio.»
Guardai fuori dal finestrino mentre l'Enterprise si avvicinava sempre di più. Eravamo quasi tornati alla nostra nave madre, pronti a raccontare la nostra avventura e ad affrontare tutto ciò che il futuro ci avrebbe riservato. Era bello sapere che avevo qualcuno come Jim al mio fianco.
«Non vedo l'ora di tornare all'Enterprise. E anche se questa è stata un'esperienza piuttosto insolita, sono felice che sia successa.» dissi con un sospiro di sollievo.
Mi girai verso Jim con un sorriso affettuoso. Era stato un viaggio avventuroso, ma ero grata di non averlo fatto da sola.
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#35

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Jim tamburellò rapidamente sulla console per mettersi in contatto con l'Enterprise e chiedere il nulla osta per l'atterrggio. Non appena ricevettero il permesso a proseguire, lui chiuse nuovamente le comunicazioni e lanciò un'occhiata divertita in direzione di Carol sai, temo sia un po' tardi per non dare nell'occhio: hai già attirato l'attenzione del capitano ridacchiò mentre le luci dell'hangar cominciavano ad avvolgerli e la navetta si faceva strada nel ventre della nave, per poi posarsi delicatamente al suo interno. Jim spense i motori, poi tutto il resto dei sistemi e delle console. Era felice che Carol non fosse risentita per il piccolo imprevisto sul pianeta ma a differenza di lei avrebbe di gran lunga preferito evitare quella brusca interruzione e la rocambolesca fuga che era seguita.

La prossima volta ti garantisco che sarà un'esperienza più piacevole promise, tirandola gentilmente a sé per rubarle un ultimo bacio, assaporandolo per qualche istante prima di decidersi a malincuore a riaprire il portellone e fare strada verso l'uscita dell'hangar. Lì un ufficiale della sicurezza li attendeva come da protocollo.

Buonasera... lo salutò Jim dandogli disposizioni di far controllare la navetta: il loro passeggero peloso era riuscito ad avvicinarsi con incredibile destrezza e, nel cercare di fermarlo, non era andato troppo per il sottile con quel phaser. Voleva essere certo che lui o l'animale non avessero finito per fare più danni di quanto era sembrato sul momento. Non appena l'ufficiale si allontanò con un cenno di assenso, Jim mosse qualche altro passo lungo il corridoio, poi si fermò, voltandosi ad osservare Carol per un silenzioso istante devo dare un'occhiata a quelle analisi che hanno appena terminato... disse riluttante ci vediamo domani? volle assicurarsi prima di salutarla.


chiudiamo qui?
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#36

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Carol Marcus Umana

Jim ascoltò il permesso di atterraggio e avviò le procedure per far ritorno all'Enterprise; mentre ci dirigevamo verso la nave, la sua osservazione sul fatto che avevo già attirato l'attenzione del capitano mi fece sorridere.

«Beh, almeno posso dire di aver fatto un ingresso memorabile.» risposi con un sorriso malizioso.
Quando la navetta si posò nell'hangar, Jim mi garantì che la prossima volta sarebbe stata un'esperienza più piacevole. Quel bacio che mi rubò mi fece dimenticare momentaneamente la piccola avventura che avevamo vissuto poco prima.

«Non vedo l'ora» sussurrai, a malincuore, quando riaprì il portellone e ci fu l'incontro con l'ufficiale di sicurezza.

Dopo che Jim si assicurò che tutto fosse sotto controllo, ci dirigemmo verso l'uscita dell'hangar. Quando si fermò e si voltò per guardarmi, mi chiese se ci vedessimo il giorno successivo.

«Sarebbe fantastico, domani sarà una giornata più tranquilla, o almeno lo spero. Buona notte, Jim.» risposi con un sorriso sincero.

Gli lanciai un bacio e mi dirigo verso il mio prossimo impegno a bordo dell'Enterprise, con un sorriso sulle labbra.

Va benissimo Big Grin
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