L'attacco verso le due navi federali fu portato quasi in contemporanea. Per quanto i danni riportati con ogni colpo fossero lievi, era evidente che non avrebbero potuto continuare in quel modo all'infinito. Con un po' di pazienza gli elkariani sarebbero effettivamente riusciti a far cedere i deflettori e, a quel punto, la scelta sarebbe stata tra abbandonare il sistema elkariano o farsi lentamente distruggere. Due prospettive che non suonavano esattamente allettanti. Passò qualche istante prima che le navi federali fossero sufficientemente lontane perché gli aggressori fossero costretti a compiere una scelta: continuare l'attacco contro la Saratoga, rinunciare al loro bersaglio per colpire l'Enterprise o cambiare la loro strategia e dividersi. Fu in quel momento che gli attacchi improvvisamente cessarono. Probabilmente la scelta più sensata che gli avversari avevano fatto dall'inizio di quell'attacco. Senza sapere dove fossero, per la Saratoga sarebbe stato troppo rischioso abbassare i deflettori per far scendere l'ambasciatore sul pianeta.
Fu allora che Uhura annunciò di aver intercettato qualcosa e Jim lanciò una rapida occhiata nella sua direzione
buona idea convenne speranzoso. Ormai era questione di istanti perché la Saratoga fosse sufficientemente vicina al pianeta da poter effettuare il teletrasporto e se non fossero riusciti a scoprire che fine avevano fatto il loro assalitori, sarebbero stati costretti a trovare un altro modo per portare il vulcaniano alla conferenza. Fortunatamente l'intuizione di Uhura si rivelò corretta, le due navi elkariane sembravano localizzate in una posizione intermedia tra le due navi federali, evidentemente troppo lontane per poter attaccare una qualunque delle due. Gli avversari dovevano aver deciso che, nel dubbio, la loro opzione migliore fosse raggiungere nuovamente il pianeta, ma i loro motori, antiquati rispetto a quelli federali, non avevano ancora consentito loro di raggiungere la posizione.
Sulu, rotta di intercettazione, massimo impulso. Chekov, appena saremo a portata faccia fuoco con i phaser. Un solo colpo per ogni nave. decise: nonostante la tecnologia di occultamento che stavano utilizzando i loro avversari sembrasse avanzata, qualcunque altro dato sulla tecnologia elkariana pareva invece concordare con le informazioni ricevute: le loro armi riuscivano a fare poco più che il solletico ai loro scudi, la loro velocità indicava che la potenza dei loro motori non era diversa da quanto dichiarato e il fatto che le loro comunicazioni avessero tradito la loro posizione, lasciava intendere che, nonostante tutto, non conoscevano la tecnologia di quel sistema di occultamento bene come ritenevano. L'ipotesi più plausibile era che l'occultamento non fosse farina del loro sacco. Seguendo la stessa linea di ragionamento, attaccarli con più di un colpo di phaser rischiava di provocare la distruzione immediata della nave elkariana e Jim aveva tutta l'intenzione di evitarlo se possibile: aveva una o due domande che gli sarebbe piaciuto fare ai loro assalitori.
Ci fu un'esplosione nel momento esatto in cui il colpo dell'Enterprise andò a segno. Subito il sistema di occultamento cedette e la nave divenne visibile, assieme ad una serie di esplosioni a catena: evidentemente perfino quel colpo di phaser, preso in pieno, era stato troppo per loro.
Giù i deflettori, teletrasportate a bordo chiunque riusciate ad agganciare. Sicurezza in sala teletrasporto! ordinò Jim in rapida sequenza. In quello stesso istante anche la seconda nave elkariana ritornò visibile, doveva essere stata colpita di striscio, perché una grossa falla si era aperta su una fiancata, alterando l'assetto della nave. Gli elkariani, tuttavia, non sembravano intenzionati ad arrendersi, infatti mentre la prima nave cominciava a perdere integrità strutturale sotto l'effetto delle continue esplosioni, la seconda cambiò la propria rotta, puntando dritta contro l'Enterprise.
Erano ormai troppo vicini per riuscire ad evitarli con una manovra evasiva e l'impatto contro una nave di quelle dimensioni sarebbe riuscito a causare diversi danni anche con gli scudi in funzione.
Invertire la polarità del raggio traente, proviamo a respingerli! decise Jim, valutando ad occhio in una frazione di secondo che con un po' di fortuna la loro posizione era tale da riuscire a raggiungerli con il raggio traente e riuscire quantomeno a rallentarli se non a deviare il loro percorso.
Alzare gli scudi! Prepararsi all'impatto! aggiunse mentre sullo schermo l'immagine della nave elkariana si faceva sempre più vicina.