06-05-2024, 08:04 PM
I'm a perfectionist, so my bossiness definitely comes out.
Saff Zaldan
Accolta da un sorriso cordiale di Nina, presi il PADD che mi porgeva, ma il mio sguardo era inevitabilmente attratto verso il tenente Kentar, il cui comportamento recente era diventato fonte di nuova preoccupazione; e mentre ascoltavo Nina descrivere la situazione di Kentar, una crescente sensazione di apprensione si insinuava in me. Il suo mutismo e l'immobilità prolungata potevano essere sintomi di una reazione avversa sconosciuta o forse una nuova fase del virus che non avevamo ancora compreso. Le fluttuazioni fisiologiche di cui parlava Nina, benché minime, erano un indizio che qualcosa stava cambiando e che avremmo dovuto indagarlo più a fondo.
La rivelazione che il virus aveva alterato la fisiologia degli ufficiali infetti fino al punto di impedire alla nostra cura di raggiungere il citoplasma era un colpo duro per me. Stavamo effettivamente andando alla cieca, come aveva detto Nina, e la proposta di scendere su Praxion VI per raccogliere ulteriori campioni sembrava ora una necessità piuttosto che una possibilità. «Non amo questa opzione, dato che il rischio è elevato, ma potrebbe fornirci le informazioni di cui abbiamo disperatamente bisogno per raffinare la nostra cura» dissi dopo aver considerato le opzioni.
Sapevo che convincere quanto meno la plancia (se non il comando in sé) della necessità di questa missione non sarebbe stato semplice, ma il benessere dell'equipaggio e la possibilità di porre fine a questa epidemia dipendevano dalle decisioni che avremmo preso nelle prossime ore
La rivelazione che il virus aveva alterato la fisiologia degli ufficiali infetti fino al punto di impedire alla nostra cura di raggiungere il citoplasma era un colpo duro per me. Stavamo effettivamente andando alla cieca, come aveva detto Nina, e la proposta di scendere su Praxion VI per raccogliere ulteriori campioni sembrava ora una necessità piuttosto che una possibilità. «Non amo questa opzione, dato che il rischio è elevato, ma potrebbe fornirci le informazioni di cui abbiamo disperatamente bisogno per raffinare la nostra cura» dissi dopo aver considerato le opzioni.
Sapevo che convincere quanto meno la plancia (se non il comando in sé) della necessità di questa missione non sarebbe stato semplice, ma il benessere dell'equipaggio e la possibilità di porre fine a questa epidemia dipendevano dalle decisioni che avremmo preso nelle prossime ore
Dio forse esiste, Clary, o forse no, ma non credo che abbia importanza. In ogni caso ce la dobbiamo cavare da soli.
Polina Troi-Riker Mezza betazoide
Mentre assistevo all'interazione tra Nina e la dottoressa Saff, la tensione nell'aria era tangibile. Ogni informazione che Nina forniva sembrava aggiungere peso al già grave fardello che portavamo. L'immobilità del tenente Kentar e l'assenza di cambiamenti significativi nei suoi sintomi mi preoccupavano profondamente. La mia capacità di percepire le emozioni altrui rendeva questi momenti particolarmente difficili, poiché potevo quasi sentire la disperazione silenziosa di coloro che non mostravano miglioramenti.
Quando Nina suggerì la possibilità di scendere su Praxion VI per raccogliere ulteriori campioni, sentii una mistura di speranza e paura. La speranza che potessimo trovare la chiave per sbloccare questo enigma virale, e la paura degli sconosciuti pericoli che tale missione poteva comportare. «Penso che sia necessario, se ci sono risorse sul pianeta che possono aiutarci a comprendere meglio il virus e a combatterlo più efficacemente, dobbiamo tentare » concordai con un filo di voce, cercando di mascherare la mia apprensione.
Nonostante le mie insicurezze, sapevo che il mio ruolo qui era cruciale, come infermiera, il mio compito era prendere cura dei pazienti e supportare gli sforzi della dottoressa Saff e di Nina per trovare una cura. Ero determinata a fare tutto il possibile per aiutare, anche se significava spingere oltre i miei limiti personali e affrontare i miei dubbi.
Con una profonda respirazione, mi preparai mentalmente per le sfide che ci attendevano. Era il momento di agire, e nonostante le difficoltà, ero pronta a fare la mia parte. "Qualunque cosa succeda, dobbiamo rimanere forti e uniti. E faremo tutto ciò che è necessario per proteggere l'equipaggio e trovare una soluzione a questa crisi." mi ritrovai a pensare
Quando Nina suggerì la possibilità di scendere su Praxion VI per raccogliere ulteriori campioni, sentii una mistura di speranza e paura. La speranza che potessimo trovare la chiave per sbloccare questo enigma virale, e la paura degli sconosciuti pericoli che tale missione poteva comportare. «Penso che sia necessario, se ci sono risorse sul pianeta che possono aiutarci a comprendere meglio il virus e a combatterlo più efficacemente, dobbiamo tentare » concordai con un filo di voce, cercando di mascherare la mia apprensione.
Nonostante le mie insicurezze, sapevo che il mio ruolo qui era cruciale, come infermiera, il mio compito era prendere cura dei pazienti e supportare gli sforzi della dottoressa Saff e di Nina per trovare una cura. Ero determinata a fare tutto il possibile per aiutare, anche se significava spingere oltre i miei limiti personali e affrontare i miei dubbi.
Con una profonda respirazione, mi preparai mentalmente per le sfide che ci attendevano. Era il momento di agire, e nonostante le difficoltà, ero pronta a fare la mia parte. "Qualunque cosa succeda, dobbiamo rimanere forti e uniti. E faremo tutto ciò che è necessario per proteggere l'equipaggio e trovare una soluzione a questa crisi." mi ritrovai a pensare