Questa discussione è chiusa

TFB In attesa
#1

Erik Howlett

Human

La Eternity era proprio davanti a lui, all'esterno dell'immensa vetrata davanti alla quale si era fermato per ammirarla, il suo primo incarico come ufficiale superiore, e non come semplice cadetto addetto alla sicurezza sull'Atlantis. Sentiva il peso di tale responsabilità già in quel momento, in cui di fatto era salito a bordo solo una volta, per controllare che i sistemi di sicurezza interni fossero funzionanti e ben calibrati. Ora stava aspettando il permesso del capitano di salire a bordo.

Certo, le nuove classi Excelsior non gli piacevano molto come linee, ma doveva ammettere che quelle erano delle signore navi, e che sapevano fare il loro lavoro alla perfezione, così come tutte le altre navi della Flotta.

Si voltò a guardare l'interno della stazione, in cui il via vai era frenetico e continuo, e quasi sicuramente qualcuno della sua nave stava passando da quelle parti.
#2

Edward Alan Harris

Augmented Human

Edward cammina tranquillo per i corridoi di Deep Space One, è molto silenzioso, mentre ripensa alla sua ultima missione e alle conseguenze.
Federazione e Impero Klingon hanno intavolato un accordo, ormai più di due mesi fa, ma non avrebbero dichiarato guerra ai Romulani: avrebbero aspettato una loro mossa, dopotutto, loro vogliono la guerra.
E negli ultimi due mesi, si era, e si stava cercando di risolvere la questione diplomaticamente, anche se sinceramente, Edward riteneva ciò impossibile.
Il Comando Militare, dopo quella missione, gli aveva affidato il comando della USS Eternity, una nave nuova di zecca, di classe Excelsior. Ed ora, per la prima volta, il Capitano si sta recando a conoscerla di persona.
D'un tratto, si ritrovò di fronte ad una vetrata, la prima in cui riusciva a vedere quasi completamente la sua nave. è spettacolare!
Pensa il Capitano, poi si accorge della presenza di un'altra persona, un uomo sulla trentina, che sembra affascinato quasi quanto lui dall'Eternity.
Buongiorno, Tenente. Parla Edward cordiale rivolgendosi all'uomo, dall'uniforme ha riconosciuto il suo grado, e non ci vuole molto a capire il motivo della sua presenza in quel luogo.
è un componente dell'equipaggio, ha avuto le schede di tutti i membri, e si ricorda benissimo il suo nome, Erik Howlett, ed anche alcune particolarità biografiche. Ma vuole stare al gioco, vuole vedere se il Tenente si è già interessato riguardo al Capitano oppure no.
Si affianca ad Erik, stando comunque a poco più di un metro di distanza, ed osserva la nave.
Bella nave, vero? La prima nella sua categoria. Non invidio il suo Capitano, avrà una bella responsabilità.
#3

Erik Howlett

Human

Erik si mise immediatamente sull'attenti, riconoscendo i gradi di capitano dell'interlocutore che gli si era avvicinato, notando qualcosa di familiare in lui. Era come se lo avesse già visto da qualche parte, e mentre lo ascoltava, infine gli tornò in mente: era il neo capitano dell'Eternity, il suo futuro capitano.

"E sarò ben lieto di aiutarla in questa responsabilità, capitano Harris."

Sperava di aver fatto la giusta impressione al suo capitano, sapeva quanto fossero fondamentali le prime impressioni, nonostante poi fosse importante mantenere al massimo i rapporti lavorativi ed interpersonali, soprattutto sulle astronavi destinate a restare a lungo nelle profondità cosmiche.
#4

Edward Alan Harris

Augmented Human

Edward sorride tranquillo. Riposo, Tenente. Eseguendo un vago gesto con la mano ed appoggiandosi ai parapetti posti davanti alla grande vetrata.
Osserva con più cura l'uomo che ha di fronte. Colui che dovrà occuparsi della sicurezza, alla sua prima missione; deve accumulare esperienza, e qual modo migliore se non sotto il suo comando?
Gli sembra una brava persona, anche se per lui in particolare il detto "non fidarsi delle apparenze" ha un certo valore. Sono passati pochi mesi da quella sgradevole situazione con Klingon e Romulani, e se lui si fosse fidato delle apparenze, se non avesse ponderato con estrema cura la situazione, sicuramente quel giorno non sarebbe stato lì, ad osservare la sua nuova nave.
Forse l'individuo che ha di fronte sarà l'unico a cui non avrà mai niente da ridire, a patto che svolga egregiamente il suo lavoro. Un conto è trovarsi in disaccordo con medici, ingegneri, ufficiali scientifici, addetti alle comunicazioni ed avere brusche discussioni con loro; un conto è affidare la propria vita ad una persona del tutto estranea.
Conoscerlo meglio gli sembra la soluzione momentanea più soddisfacente. Sei al tuo primo incarico, nervoso?
#5

Nicole Alyssa Williams

Betazoid

Cammina velocemente, verso la grande vetrata da cui si può ammirare l'Eternity in tutta la sua interezza.
è impaziente e nervosa, cammina di fretta, ma non per questo la sua figura viene influenzata in alcun modo: ogni passo sembra librarsi poco sopra il suolo, lo spostamento di peso da una gamba all'altra è quasi impercettibile, così come lo sbandamento dei fianchi e le braccia che muove leggermente, seguendo i movimenti del corpo.
Una figura quasi angelica, avvolta nelle uniforme strette ed aderenti della Flotta Stellare che permettono ai curiosi passanti di scorgere il suo fisico quasi perfetto, ad alcuni non manca il coraggio di esprimersi in complimenti.
Ma lei fulmina con lo sguardo, il bel viso dolce e rilassato per definizione, gli occhi di questi ultimi, zittendoli in un solo istante.
Lei, Nicole Alyssa Williams, di specie Bezatoide, non ha occhi per niente e nessuno, a meno che non si tratti dell'unica persona di cui sente di potersi fidare ciecamente in quel momento, il suo amato da molti anni che finalmente potrà rivedere.
Il corridoio in questione è molto vicino, le basta girare un angolo, ed eccolo! Ma non è solo.
La persona con cui sta scambiando parole non è una donna, che lei avrebbe fulminato all'istante, è un uomo distinto, sulla trentina, ma è pur sempre un uomo qualunque.
Lei si irrigidisce, poi si dirige a passi decisi verso il suo amato, il Capitano.
Capitano Si rivolge a lui portandosi la mano alla fronte. Tenente Nicole Alyssa Williams, pronta ad entrare in servizio.
Vi starete chiedendo, perchè tutta quella scenata? Non poteva semplicemente urlare il suo nome a gran voce e correre verso di lui, come nei film romantici o negli anime troppo pomociosi? No, perchè lei, oltre ad essere una bellissima ragazza, tanto bella da attirare magneticamente gli occhi di ogni uomo esistente nella Federazione, non è una semplice Tenente...è un Agente, un membro della Sezione 31. La Sezione 31, la setta politica che si occupa di proteggere la grande coalizione di Pianeti da ogni possibile minaccia.
Può dunque questa dirsi una giustificazione per il suo comportamento? No, perchè in effetti non lo è.
Si è comportata così soltanto perchè il suo amato è il Capitano della nave in cui presterà servizio; e ad un Capitano, amore o no, va riservata una certa dose di rispetto, sopratutto quando sta discutendo con un altro ufficiale.
#6

Erik Howlett

Human

Il capitano sembrava un tipo affabile, ma sapeva che le persone potevano cambiare il proprio modo di fare una volta nello spazio, sotto il peso della responsabilità del comando. Ma lo avrebbe comunque rispettato, era il suo capitano, ed a meno di gravi violazioni delle regole della Federazione lo avrebbe seguito ed appoggiato ovunque e comunque. Distese leggermente i muscoli, ma rimase comunque in una posizione di rispetto per il superiore.

"Non esattamente signore: ho già prestato servizio su una nave, ma è il mio primo incarico di responsabilità. Il nervosismo è di quelli che ti permette di reagire prontamente agli imprevisti."

Arrivò una donna poco dopo, la divisa rossa indicava che era assegnata o alla sicurezza o alle operazioni della nave...a giudicarla solo dall'aspetto, probabilmente era la seconda ipotesi quella corretta.
Da come si presentò quasi sicuramente avrebbe servito pure lei a bordo dell'Eternity, e qualcosa gli suggeriva che già conosceva il capitano Harris. Attese in disparte che i due finissero le presentazioni, era un uomo d'azione, preferiva ascoltare piuttosto che parlare se non era una discussione a due persone.
#7

Edward Alan Harris

Augmented Human

La risposta del Tenente lo soddisfa. Mi sembra affidabile, anche se non credo di potermi fidare di lui così alla leggera...uno dei poteri dell'Ufficiale alla Sicurezza è quello di poter rimuovere il Capitano, se ritenuto pericoloso per la sicurezza della nave e del suo equipaggio...deve quindi avere la stoffa e la prontezza necessarie per comandare, se se ne presentasse l'occasione.
Resta serio a fissare il suo interlocutore, in quel momento vorrebbe possedere le abilità di Alexander Davis, il Capitano dei Klingon incontrato mesi prima, e leggergli la mente.
Ma le sue capacità cognitive bastano per capire che Erik Howlett, una volta a bordo, sarà una persona su cui poter contare.
Sono certo che se la caverà bene.
Un'altra persona, su cui sa già di poter contare in qualsiasi momento, fa capolino qualche attimo dopo. Nicole mantiene un atteggiamento militare, presentandosi con tanto di saluto.
Lui fa lo stesso, non c'è bisogno di saluti meno formali, sono entrambi ufficiali, e lui è il Capitano.
Riposo anche a lei, Tenente. Ho richiesto specificamente la sua presenza nell'equipaggio della USS Eternity, mi dicono che sia la migliore, nel suo campo.
#8

Nicole Alyssa Williams

Betazoid

Molto stranamente, il suo arrivo non provoca alcun effetto sul Tenente, per fortuna, l'ultima cosa che vuole è un litigio tra lui e Edward.
Sorride al Tenente e porge la mano. Molto piacere.
Poi il suo amato rivela che l'ha richiesta personalmente come membro dell'equipaggio, quindi la sua nomina non è più un mistero.
La ringrazio per l'alta considerazione che ha di me, Capitano. Continua mantenendo un tono formale poi si rivolge tranquilla al Tenente. E lei di cosa si occuperà?
Qualsiasi sconosciuto avrebbe potuto scegliere tra due opzioni: sicurezza o sala macchine, ma lei, in quanto membro della Sezione 31, conosce già sia le generalità del soggetto, sia il ruolo che avrà sull'Eternity. Deve recitare, e questo è in grado di farlo molto bene.
#9

Shiarrael Logan Volskiar

Human/Romulan

"Tenente, lo so che mi sente. Risponda subito o giuro che stavolta si ritroverà a doversi giustificare davanti alla corte marziale."
La voce seccata risuonò nel buio insieme a un rumore di passi felpati che lo risalivano. Un sospiro svanì nell'oscurità.
"Te-nen-te." scandì di nuovo la voce.
"Ammiraglio." le fece eco una seconda voce profonda, femminile e lievemente sarcastica. Una constatazione più che una risposta.
Non mi dirà che c'erano problemi di linea, spero. la voce maschile poteva risultare pacata, ma orecchie esperte potevano carpire una velata minaccia in quelle parole.
"Io non l'ho detto. Lei lo ha fatto." disse prontamente la voce della figura che si stava districando dalle ombre con una noncuranza tale da risultare -volutamente- irritante.
Ne seguì il silenzio di chi non voleva complicare ulteriormente la situazione. La donna ne approfittò per poggiare la schiena al muro e spostarsi la falda dal viso con un fluido movimento della mano, facendo scorrere le dita affusolate tra i capelli corvini.
"Tenente Volskiar, lei..."
"Sì, presente."
"... E' stata assegnata alla USS Eternity in veste di Navigatore e addetto alle armi." L'Ammiraglio evitò accuratamente di commentare l'intervento della donna. Aveva un grande potenziale da sfruttare, peccato che, come il vento, andasse dove le pareva.
"Sa, Ammiraglio, parla come un documento prestampato. Sta leggendone uno, per caso?" osservò arcuando appena le sopracciglia.
"Tenente, il suo comportamento è del tutto fuori luogo. Farebbe bene a tenersi per sè i suoi commenti ogni tanto. Non tolleriamo teste calde alla Federazione." disse con una voce che voleva risultare diplomatica.
Una leggera risata scosse l'aria mentre due occhi grigi, pungenti come strali, si illuminarono nella penombra. "Se fosse così mi avreste sbattuta fuori già da tempo, Ammiraglio." ribattè seccamente posando il suo sguardo argentato verso la nave stellare attraccata poco lontano da lei.
La USS Eternity attendeva là, in tutta la sua gloriosa mole.
"Non è mai troppo tardi per farlo, se ne ricordi."
Come se importasse qualcosa. pensò la donna, che nel mentre aveva già identificato il gruppetto ai piedi della nave. Che fossero anche loro parte dell'equipaggio?
"Si rechi immediatamente sulla Deep Sp..."
"Già fatto."
Silenzio dall'altra parte. "Ma... Come...?"
"E poi si chiedeva perchè non le rispondevo." disse con un certo tono di trionfo, completando il tutto con un'altra risata sommessa. "Arrisentirla, Ammiraglio."
"..." Quella volta, l'alto ufficiale non ebbe nemmeno la forza di rispondere prima che il Tenente chiudesse la comunicazione. Era sempre un'impresa parlare con lei, e si chiese chi avesse già avuto il coraggio di farlo, e -soprattutto- perchè questo qualcuno non lo avesse avvertito, così da evitare la bile che lei adorava versare addosso ai superiori.
Nel mentre, Logan si incamminò lentamente verso la Eternity. Ogni suo passo sembrava calibrato, come se lo ponderasse nei minimi dettagli per non lasciare nulla al caso. Le braccia erano conserte, la testa appena inclinata: stava limitandosi ad osservare, circospetta, e ad ascoltare cosa avessero da dirsi quei tre. Non si annunciò, ne fece in modo che qualcuno si accorgesse di lei.
#10

Erik Howlett

Human

Mentre la Tenente si presentava, ricambiando educatamente la stretta di mano, si domandò per quale incarico il Capitano Harris avesse richiesto espressamente la sua assegnazione: non le risultava di aver letto il suo fascicolo tra quelli degli addetti alla sicurezza alle sue dipendenze, e nemmeno che facesse parte dello staff in sala macchine. L'unica opzione logica risultavano essere le comunicazioni, stando anche a qualche reminiscenza residua della nottata passata a controllare i file sui membri dell'equipaggio. E per quanto avesse poco amato il suo insegnante vulcaniano da ragazzo, ogni tanto le sue lezioni erano tornate comode per risolvere alcuni enigmi.

"Sono stato incaricato di sovrintendere la sicurezza della nave, Tenente Williams."

La risposta e gli atteggiamenti erano quelli tipici di chi si trovava già in servizio, nonostante in quel momento potesse considerarsi "quasi" alla pari di un qualsiasi civile di passaggio. Ma ci teneva alla sua professionalità, ci aveva sempre tenuto: non per ingraziarsi chissà quale Ammiraglio o superiore, era semplicemente la cosa che riteneva più giusta fare, per dimostrare che il suo ruolo era guadagnato, e non ottenuto per via della presenza della sua famiglia nella Flotta in passato. Era forse un eccesso di orgoglio, ma era dovuto al fatto che in passato gli era capitato di doversi difendere dalle insinuazioni di qualche altro cadetto sulla materia. All'inizio si limitava ad ignorarli, a far parlare i risultati dei test per lui, ma quando la situazione era diventata eccessiva aveva prontamente reagito. E di nuovo gli insegnamenti del suo vecchio insegnante vulcaniano gli avevano salvato la carriera: invece di "farsi valere" nel bel mezzo dell'anno accademico, aveva aspettato le vacanze, quando ormai il Rettorato dell'Accademia non poteva più metter mano.

"La cosa più logica da fare è aspettare il tuo nemico sul campo di battaglia che vuoi tu."

Notò con la coda dell'occhio che qualcuno si stava avvicinando: una donna dai lunghi capelli corvini e dalle iridi grige, i gradi di tenente e la divisa gialla, tipica delle operazioni di navigazione in plancia e degli addetti alle armi della nave, così come dei ruoli di "comando". Non era totalmente una sconosciuta, sapeva che era un membro del neo equipaggio della nave di classe Excelsior: Shiarrael Rhian Logan Valentine Volskiar.
Tuttavia, come per l'altra Tenente, non aveva avuto abbastanza tempo per analizzare i profili e gli incarichi specifici dei membri dell'equipaggio, quindi non avrebbe saputo descriverne il carattere se mai glel'avessero chiesto: preferiva conoscere direttamente sul lavoro le persone, dal momento che sapeva benissimo quanto i fascicoli, soprattutto sul piano psicologico, potessero essere pieni di bei paroloni ma inconcludenti.
Fece un passo indietro, facendole segno di entrare in quella specie di cerchio degli ufficiali superiori che si era formato per caso di fronte alla nave. Anche se, a quel punto, iniziava a domandarsi quanto casuale fosse stata quella riunione, in effetti.
Questa discussione è chiusa


Vai al forum:


Utenti che stanno guardando questa discussione: 3 Ospite(i)