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TFB Una tranquilla sera sull'Enterprise
#11

Leonard McCoy

Human

Feci un mezzo passo indietro, quasi investito da quella passione di cui parlava, e che ora si mostrava a me nelle risposte della romulana.
-La mia non voleva essere un'accusa o critica di alcun genere, ma solo un'osservazione dovuta ad eventi che ho vissuto...-
Decisi di chiarirmi con serenità e calma, il viso rilassato, non sicuro di averla per sbaglio offesa o meno... ma nel caso mi sarei scusato come potevo.
-Sono contento però che la pensiate come me, e le vostre argomentazioni denotano la maturità necessaria per questo lavoro... Ne sono compiaciuto, e mi creda che non la penso una selvaggia, ha anzi la mia approvazione nel voler seguire quei forti sentimenti di cui parla... Ho sempre ammirato chi mette passione in ciò che fa.-
Dovevo notare però che con quella discussione poteva anche valutare meglio quest'ultima recluta, scoprendone le capacità e valutando se sarei andato d'accordo o meno con lei. Mentre parlavamo mi spostai accanto alla scrivania dove stava lavorando, impilando e mettendo da parte dei fogli che a quanto pare non le davano che impiccio.
#12

T'Eleijha Hilda Usher

Human/Romulan

Mi venne spontaneo mordermi il labbro inferiore, rendendomi conto di essere stata, ancora una volta, troppo aggressiva.
-Non deve scusarsi... Ho scelto le parole sbagliate- feci, abbassando il capo, quasi in segno di umiltà e resa, sentendomi avvampare. Di nuovo, la passionalità di cui tanto parlavo, mi aveva messo in imbarazzo, mi aveva impedito di distinguere la situazione con razionalità. E quel termine, "selvaggia"... Che cosa sciocca. Mi domandai cosa mi fosse saltato in mente, mi maledissi per non aver riflettuto prima di rispondere. Fortuna che avevo deciso di farmi notare in positivo...
-Non intendevo certo dire che ritengo lei mi consideri una sorta di barbara. Mi sono lasciata coinvolgere troppo, mi perdoni-.
Diavolo... Mi sentivo davvero stupida. La mia intenzione era quella di dimostrare di essere all'altezza del mio lavoro, non di apparire come una ragazzina che si lascia prendere dalla foga del discorso.
Le parole successive del mio interloclutore, però, mi rassicurarono. A quanto pare, non avevo dato una così cattiva impressione. Anzi, mi sentii appena elogiare e, devo ammetterlo, ne fui molto sorpresa. Era in casi come quello che ero soddisfatta della mia scelta di specializzarmi in Psichiatria: la mente umana era un luogo davvero affascinante. La mia prima di tutto. E, sì, lo pensavo con una punta di superbia.
-La ringrazio per l'ammirazione, ma non si tratta interamente di una decisione mia- proseguii, spostando un altro paio di fogli. Mi chiesi, dannazione, cosa ci facessero dei documenti cartacei su una nave come quella. Mi era capitato raramente di avere a che fare con cose del genere: erano antiquati, poco pratici, e soprattutto creavano una confusione non necessaria in infermeria. -Come probabilmente saprà, emozioni enormemente profonde sono insite nella mia razza, tanto da risultare quasi ingestibili anche per me, che sono di sangue misto. E ora le sto parlando da romulana-.
#13

Leonard McCoy

Human

Cercai di seguire lo sguardo di lei mentre poneva le sue scuse, ma il suo volto sparì dalla mia vista quando chinò il capo, forse imbarazzata dalla situazione che si era venuta a creare. Cercai di rasserenarla, sorridendole e poggiando appena una mano sulla sua spalla.
-Non c'è nulla da perdonare, è stata solo una piccola incomprensione... Può capitare a tutti.-
Ritrassi poi la mano, portando il braccio ad incrociarsi con l'altro all'altezza del petto. A quanto pare un piccolo conflitto fra le due parti di lei giaceva ancora nel suo spirito, ma sapeva come contollarlo, tirando fuori ciò che più serviva al momento... probabilmente la capacità d'adattamento era sviluppata in lei da tempo, e ancora si stava evolvendo utilizzando le esperienze raccolte.
-Il voler studiare medicina però suppongo sia stata una vostra decisione... Ditemi, cosa vi ha attratto di tale materia?-
Ero curioso di sapere un pò di più su quella donna, trovandola alquanto affascinante... C'erano tutti i presupposti che la rendevano una persona interessante, e la mia curiosità da dottore si faceva sentire per scoprire cos'altro il suo animo mezzo umano e mezzo romulano aveva da raccontare.
#14

T'Eleijha Hilda Usher

Human/Romulan

Sussultai appena al contatto fisico. Non me l'aspettavo, e non ne ero particolarmente amante. Tuttavia, mi limitai ad annuire, senza scompormi. Era tempo di riprendere il controllo... sentivo di averne un reale bisogno.
Con la mente, tornai all'incontro e allo scambio di opinioni con il comandante Spock. Ricordai di aver avuto meno difficoltà a contenere le mie reazioni, anche sperimentando diversi sentimenti, talvolta contrastanti fra di loro. Possibile che, proprio io, che mi ero prefissata di non rinnegare mai la mia natura, trovassi più gestibili le mie emozioni durante un dialogo con un vulcaniano piuttosto che con un essere umano? Riflettei velocemente. Forse non era poi così strano... Dopotutto, tra una situazione in cui l'unica a manifestare sfumature emotive ero io, e un'altra in cui entrambi gli interloclutori si dimostravano..."umani", era palese quale creasse più difficoltà nella gestione emotiva. Discorrere con il dottore, così come con un qualunque essere umano, rendeva più probabile una manifestazione emotiva da entrambe le parti, e non mi appariva sbagliato lasciarmi andare. Eppure, sentivo che c'era qualcosa che non andava. Ero davvero troppo combattuta... Rischiavo di essere catalogata come instabile. Era l'ultima cosa di cui avevo bisogno...
-Certamente lo è stata- confermai, spuntando dalla lista anche la seconda e la terza voce.
Indugiai un attimo prima di rispondere alla domanda. Non me la sentivo di espormi troppo, ma allo stesso tempo, volevo essere sincera. Scelsi bene le mie parole, mantenendo un certo distacco.
-La medicina mi ha sempre affascinato, per la verità. So che è piuttosto strano associato a una mezza romulana, non è così insito nella mia specie... Ma ho iniziato da ragazzina ad interessarmi alla psichiatria-.
Diedi un'occhiata alla nuova pagina che avevo davanti: un rapporto già completo. -Questo dovrebbe firmarlo lei- dissi, porgendo il documento al dottore.
#15

Leonard McCoy

Human

-E' più interessante l'aver cominciato ad interessarsi a questa particolare branca della medicina così presto secondo me... Si vedon poche ragazzine o ragazzini che sia andare in giro a dire di voler diventare psichiatri.-
Con questo non volevo certo dire che fosse una cosa assurda, ma il fatto è che pensavo che fosse una scelta particolare, da maturare nel tempo... Ma in fondo poteva ben essere già matura quando fece quella scelta, di certo non poteva saperlo a priori... ogni persona è unica e particolare, e per quanto si possano creare luoghi comuni o anche pensieri comuni, non si poteva mai prevedere con esatezza l'esito di una decisione di un singolo individuo.
-Con questo non voglio suonare certo offensivo, anzi... mi fa piacere sapere che coltiva questa passione fin da piccola.-
L'attenzione passo poi verso il documento che la dottoressa mi stava porgendo in quel momento, e che a quanto pare andava firmato da me... alla fine riuscii a rendermi utile rimanendo con lei.
-Certo, nessun problema. Un motivo in più che conferma il fatto che fermarmi non sia stata una cattiva idea.-
Allungai la mano verso il documento in questione, prendendolo con delicatezza dalla mano sottile e affusolata di lei e sfiorandola appena involontariamente con la mia, sentendone così anche la morbidezza che prima mostrava solo esteriormente. Istintivamente il mio sguardo passò dal foglio ai chiari occhi della giovane, senza però proferire parola alcuna. Subito poi mi accinsi a firmare il documento appena preso, utilizzando una penna che si trovava proprio sul tavolino alle mie spalle, dove giaceva il libro che prima leggevo svogliatamente.
#16

T'Eleijha Hilda Usher

Human/Romulan

-Ad essere precisi, non è che desiderassi intraprendere questa strada fin da subito. Mi affascinava, e io mi sono documentata. Poi, una volta cresciuta, ho capito che era la carriera a cui desideravo dedicarmi- fu la mia replica, soffermandomi a controllare l'ora sullo schermo del PADD; ero al lavoro da più di mezz'ora, e non avevo fatto molto. La mia tesi era fondata: la compagnia, per quanto rendesse l'orario di lavoro più piacevole, non lo rendeva più funzionale. E, dal canto mio, abbinare concetti come "piacere" e "lavoro", rasentava l'assurdità. Forse era parte del mio successo negli studi: sapevo scindere alla perfezione la fatica dal piacere, e come organizzare le mie priorità.
Il dottore prese, poi, il documento che gli stavo porgendo, e nel farlo mi sfiorò inavvertitamente la mano. Ora, di certo non andavo in giro con i guanti di protezione, né evitavo il contatto fisico con chiunque, anzi... Ma sta di fatto che la mia fisiologia comprendesse, a mio discapito, una spiccata sensibilità tattile. Il che, in date situazioni, non era del tutto disdegnabile, ma normalmente era una sorta di handicap.
Sapevo che giravano parecchie dicerie su questa particolarità di vulcaniani e romulani. Molti degli uomini che avevo conosciuto si erano dimostrati interessati a questo particolare, anche se, in realtà, sembravano più attratti dal solo fatto che io fossi, in parte, esponente di una razza aliena. Avevo sempre dovuto smentire molte di queste dicerie di persona: erano così... eccessive.
Ero rimasta immobile, per un istante. Forse mi aveva dato particolarmente fastidio, quella volta, perché ero del tutto impreparata, mi ero rilassata troppo, e non avevo pensato a questa eventualità; infatti, solitamente non mi turbava così tanto, anche perché, dopo tutti quegli anni vissuti con persone dalla fisiologia così differente, ci avevo fatto l'abitudine.
-Io... mi perdoni- feci, abbassando la voce, dal momento che ero sicura che non gli fosse sfuggita la mia aria.. perplessa? Turbata?
Maledizione a me, e a quando avevo perso la concentrazione. Ero davvero troppo irruente, per i miei gusti, a volte.
#17

Leonard McCoy

Human

Alzai lo sguardo mentre finivo di firmare il modulo, notando in quell'istante che qualcosa turbava la giovane... per qualche istante il suo corpo era rimasto rigido, immobile, lo sguardo come perso nel vuoto... come se qualcosa l'avesse colpita emotivamente, e solo pochi secondi dopo si riprese per scusarsi nei miei confronti. Per un attimo assunsi la stessa espressione perplessa, quando poi mi tornò in mente la particolare sensibilità che romulani e vulcaniani condividevano nelle mani, e che forse il mio gesto disattento l'aveva irritata o comunque turbata.
-Sono io che devo scusarmi... è stato un mio sbaglio, dovevo fare più attenzione.-
E avrei avuto più attenzione se quel ricordo fosse giunto prima nella mia mente, evitando così quel piccolo incidente. Decisi di ridarle il foglio, per farla calmare tornando a mansioni che la distraessero. Lo presi quindi dal fondo e le porsi la parte opposta, in modo che lo stesso incidente non si ripetesse un'altra volta.
-Spero sia tutto a posto... nel caso mi dica pure, e troverò un modo per farmi perdonare.-
Sperando di ridonarle la serenità offrì il mio aiuto... in fondo dovevo dare anche il buon esempio come suo superiore. Era pur sempre colpa mia... anche se non volontaria, ma effetto di disattenzione non controllata.
#18

T'Eleijha Hilda Usher

Human/Romulan

Mi diedi mentalmente una scossa, riprendendomi.
-No, non si scusi. Non ce n'è bisogno- dissi, decisa. Non avevo mai sopportato chi si scusa troppo. Forse perché entrava in contasto con il mio carattere deciso, talvolta imperioso, non saprei. Fatto sta che, in una situazione banale come quella, una scusa era più che sufficiente. Tra l'altro, ricordai che, spesso, quando ero ragazzina, e quindi meno controllata, avevo più difficoltà a rapportarmi in modo normale con i miei coetanei, e sia loro che gli adulti stessi spesso si scusavano quando credevano di aver fatto qualcosa di offensivo nei miei confronti, mettendomi ancora di più in imbarazzo...
-E' una cosa da nulla. Le mie mani sono solo un po' più sensibili delle sue. Non c'è niente di cui scusarsi- ribadii, mettendo a posto il documento, stranamente in formato cartaceo. Avrei dovuto riportarlo elettronicamente, ma non era compito mio, perciò mi dedicai nella prosecuzione delle mie mansioni.
Mi tornò in mente, inoltre, un episodio che mi era rimasto particolarmente impresso; avevo sedici anni, e un ragazzo aveva espresso una sua perplessità: voleva sapere se prendermi la mano equivaleva ad un rapporto sessuale con me. Gli avrei riso in faccia, se non fossi stata troppo impegnata a cancellare la sua esistenza dalla mia mente. Bambini del genere non rientravano nelle mie grazie, e una mia risposta seria valeva molto. Certo, non potevo prendermela con lui, nè con nessun essere umano solo perché non erano a conoscenza di quel particolare, ma mi infastidiva sapere che era possibile che una persona pensasse cose del genere guardandomi.
Smisi per un attimo di pensare così freneticamente, e mi resi conto di quanto fossi polemica. Mi sgridai mentalmente. Troppi pensieri assolutamente controproducenti. Meglio tornare al lavoro.
#19

Leonard McCoy

Human

Sorrisi di nuovo di fronte alla decisione mostrata dalla dottoressa.
-Mi fa piacere saperlo, ci mancherebbe solo che dessi fastidio ad una promettente recluta come lei.-
Il discorso tornò sulle mani, confermando i miei precedenti dubbi... quell'incidente avrebbe fatto da monito in modo che non riaccadesse. Per quanto ricordassi la sensibilità tattile romulana, come quella vulcaniana, era così sviluppata da rendere un semplice gesto come lo sfiorarsi le mani un qualcosa di più profondo... di più intimo. Non certo a livello sessuale o simile, ma piuttosto un qualcosa di più spirituale... Un tocco in grado di nascondere significati inimmaginabili.
-Purtroppo me n'ero dimenticato, ma per fortuna nulla di grave è successo.-
In fondo ci stavo pensando anche troppo, forse a causa della preoccupazione di averla indisposta... ma a quanto pareva, e come aveva detto, non aveva causato nulla di irrimediabile o simile. Mi avvicinai a lei, osservandola con attenzione e curiosità mentre eseguiva i compiti successivi, riuscendoci senza quasi doverci prestare eccessiva attenzione, persa in qualche pensiero o ricordo... ma d'altronde non era nulla di così difficile, solo mansioni praticamente svolgibili ad occhi chiusi. La mancina intanto teneva la penna con cui prima avevo firmato il contratto, giocandoci meccanicamente alternandone la posizione fra le dita.
#20

T'Eleijha Hilda Usher

Human/Romulan

Questa volta, non dissi nulla. Continuai imperterrita a completare un rapporto, in silenzio. Non volevo apparire scortese, ma sentivo che non era necessario aggiungere altro.
Per un buon quarto d'ora non aprii bocca, riuscendo a non perdermi in ricordi e pensieri fonti di distrazione; c'ero io, lo schermo dei PADD e nient'altro. Mi ricordai a malapena di non essere fisicamente sola nell'infermeria.
Fu comunque un fattore positivo, dal momento che riuscii a depennare dalla mia lista ben quattro documenti; certo, due di questi erano semplicemente elenchi di materiali da controllare, ma ero riuscita a completare altrettanti rapporti piuttosto rapidamente.
-Mi dica, dottore- feci, spezzando di colpo il silenzio ovattato, la voce appena calante e roca a causa del prolungato silenzio, -lei ha mai incontrato dei romulani?-
Era una domanda sciocca, dal momento che conoscevo perfettamente la risposta: sì, li aveva incontrati, magari non di persona, ma sapevo che li aveva incontrati. D'altronde, la Narada, la nave che aveva distrutto Vulcano e si apprestava a fare altrettanto con la Terra, era romulana, lo sapevano tutti, e io avevo studiato attentamente quei rapporti. Non sapevo giustificare quella domanda... Forse speravo di sentirmi rispondere che, sì, ne aveva incontrati, che aveva avuto occasione di verificare di persona come fossero, insomma, forse speravo che potesse descrivermeli. Non perché avessi bisogno di farmi descrivere un romulano, ma perché avrei davvero voluto sapere com'era un romulano visto dagli occhi di una persona reale che ne aveva conosciuto uno.
Mi sentivo un po' sciocca, a dir la verità, e forse mi stavo davvero lasciando andare un po' troppo. Ma volevo sapere... volevo sapere.
Non avevo avuto molte occasioni di parlare personalmente con qualcuno che avesse avuto un contatto con i romulani, e avevo intenzione di approfittarne.
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