TFB Soffriamo molto di più per la nostra immaginazione che per la realtà delle cose
#1

I've always found that when people try to convince others of their beliefs it's because they're really just trying to convince themselves.

Kira Aroya | Bajoran

La licenza: bella cosa, ma non sapevo cosa fare. Ero rimasta sulla base, decidendo di non tornare a Bajor, al contrario di tante altre persone della nave che decisero di tornare a casa; dalle proprie famiglie. Una parte di me sarebbe voluta tornare sul mio pianeta natio, ma avevo ancora dei sentimenti contrastanti riguardo le persone che avevo lasciato. Ero tornata dalla mia famiglia perché ero stata male, tentai di riprendere i rapporti con la mia famiglia e c'ero parzialmente riuscita, ma non accettavano ancora del tutto la mia partenza per la Federazione. Non capivano ancora il mio rifiuto di sposare un uomo che era una gallina dalle uova d'oro. Non mi capivano e basta e io come potevo spiegare cosa provavo viaggiando tra le stelle? Nessuna descrizione sarebbe riuscita a rendere giustizia alla meraviglia che c'era là fuori. Avrei voluto una famiglia? Si, ma sarei voluta sposarmi per amore, ma poteva una società come quella di Bajor anche solo immaginare una cosa simile? Stavo ancora pensando a queste cose, quando notai una persona conosciuta: Elina, il capitano della Constellation. Mi sorprese molto vederla lì, in tutta sincerità. Buongiorno, Elina. Non sei tornata a casa? chiesi gentilmente. Sapevo che aveva una famiglia, al contrario mio e mi aspettavo che fosse tornata a casa e non fosse rimasta lontana dagli affetti. 
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#2

For a joined Trill, nothing is more important than to protect the life of the symbiont. Nothing.

Elina Milayn Dax | Joined Trill

Earth Spacedock.

Per molti anni, quella stazione era stata per Leena quasi il simbolo del ritorno a casa. Per quanto la trill non fosse una terrestre e il suo pianeta natale non si trovasse nel Settore 001, tornare a Earth Spacedock solitamente significava l'inizio di un periodo di riposo. Negli ultimi mesi, però, la Constellation aveva passato molto, troppo, tempo ad andare avanti e indietro da quella stazione alla zona neutrale romulana. Dopotutto, era molto il materiale necessario per ricostruire gli avamposti distrutti durante la guerra e ogni astronave, anche la sua, era stata costretta a fare la sua parte.

Così, nonostante sapesse che quel lavoro era finalmente finito e che a lei e al suo equipaggio era stato dato un periodo di licenza, Leena non poteva far a meno di sentirsi non molto ben disposta nei confronti di quella struttura. Provare rabbia e disagio nei confronti di un oggetto inanimato era assurdo, ne era ben consapevole, ma non poteva farci molto. Non senza fare una visita ad un consigliere, almeno. Ma dove trovare il tempo? Praticamente, da quando aveva messo piede in quella stazione, Leena non aveva avuto un attimo di tregua.

Finire di stilare gli ultimi rapporti, parlare col comandante di Earth Spacedock, organizzare la manutenzione della nave. Per alcune cose aveva potuto farsi aiutare dai suoi sottoposti, soprattutto dal suo fidato primo ufficiale, ma del resto aveva dovuto occuparsene personalmente. Così, ora che aveva finalmente finito ed era ufficialmente in licenza, con ogni probabilità il consigliere della Constellation si era già imbarcato nel primo volo disponibile verso il suo pianeta natale.

In realtà, se proprio avesse voluto parlare con qualcuno, c'erano ancora delle opzioni a sua disposizione. Avrebbe potuto, ad esempio, andare nel ponte ologrammi della Constellation e attivare il POL Alessa. Uno psicologo olografico poteva sembrare un'assurdità ma era da tempo che l'equipaggio della sua nave si affidava ad esso. Oppure avrebbe potuto affidarsi al consigliere presente sulla stazione. Ma avrebbe avuto veramente senso? Non era meglio prendere il primo volo per il pianeta Trill? Un po' di riposo e la compagnia dei suoi famigliari avrebbero fatto di certo miracoli.

Presa la sua decisione, Leena portò la mano alla sua borsa per estrarre il PADD. La sua idea era quella di collegarsi al sistema della stazione e informarsi sulle partenze per Trill ma, prima ancora che potesse estrarre il PADD, una voce attirò la sua attenzione.

Buongiorno, Aroya. Quando la donna si voltò verso il suo primo ufficiale, un sincero sorriso comparve sul suo volto. Per quanto non potesse paragonare il rapporto tra loro con quello che aveva instaurato con T'Dal, la trill si fidava ciecamente della bajoriana. Non ancora, purtroppo. Trattenuta dal dovere, potrei dire. Alle volte, affrontare i romulani sembra quasi più facile che affrontare la burocrazia della flotta. È solo una manutenzione, perché tutti questi problemi? Un sospiro le sfuggì dalle labbra. Tu, invece? Come mai ancora qui?
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#3

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Kira Aroya | Bajoran

Sospirai pensando a come la mia vita fosse cambiata da quando ero stata assegnata alla Constellation: era diventata più frenetica e altrettanto impegnata. Ero orgogliosa di me stessa, anche se c'erano giorni in cui non mi sentivo adatta al ruolo o “abbastanza organizzata” per aiutare il capitano; anche se era ovvio che c’erano dei passi che solo la stessa Elina poteva compiere. Certo, essere il primo ufficiale di una nave non era una novità per me, dato che lo ero stata per un periodo sulla Eternity, ma era diverso. Non solo perché la Constellation era differente e i capitani erano decisamente diversi, ma con Elina mi trovavo più a mio agio, forse perché era una donna.

Guardando il capitano che stava camminando a testa bassa, mi resi conto di quanto fosse stanca: stavo cercando di essere di aiuto, sobbarcandomi di tutto ciò che potevo, ma aveva davvero bisogno di staccare la spina. Dalle sue parole, ebbi la conferma di quella mia ipotesi.

Mi dispiace, ma credo che la burocrazia sia stata fatta per sfiancare i capitani; come se non bastassero le missioni e la diplomazia. le dissi con un sorriso per poi ascoltare la sua domanda. Perché mi trovavo ancora sulla stazione? Come spiegare la faccenda a Elina senza risultare patetica?

È una situazione alquanto complicata. Sto cercando di trovare un motivo per partire verso casa; ma ho una vocina in fondo alla mia testa che non è molto d'accordo. A casa mi ritroverei da sola, la mia famiglia continua a non vedermi di buon occhio. Sono stata una delusione per loro e dal mio rientro a San Francisco, non ho mai pensato di tornare a casa. Fino ad ora. ammisi, per poi chiederle Posso aiutarti in qualche modo? Mi sembri stanca. 
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#4

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Elina Milayn Dax | Joined Trill

Alle parole di Aroya, il sorriso della trill si allargò ancor più. Quella della bajoriana era evidentemente una battuta, ma aveva in sé qualcosa di veritiero. Per quanto Elina fosse consapevole che la burocrazia era necessaria per la sopravvivenza stessa della flotta o, in generale, della società, in certe occasioni non poteva far a meno di vederla quasi come una scocciatura. Eppure, anche quella faceva parte dei suoi doveri di capitano.

Mentre Aroya proseguiva a parlare, però, il sorriso della trill si alleviò fino a quasi scomparire. Leena non aveva mai fatto differenze rispetto alla specie o al pianeta di origine dei suoi colleghi. Ai fini del lavoro e delle interazioni interpersonali, non le importava che Bajor non facesse parte della Federazione Unita dei Pianeti. Dopotutto, nemmeno Trill era un pianeta membro. Ma questo rendeva di certo la vita di Aroya più complessa.

Per quanto, anche nella stessa Federazione, non tutte le famiglie fossero felici di vedere un figlio arruolarsi nella flotta stellare, era comunque probabile che anche i più scettici diventassero orgogliosi una volta che il figlio ribelle otteneva una carica importante come quella che ricopriva la bajoriana. Quando si parlava di pianeti esterni alla Federazione, però, non era detto che le cose andassero in quel modo.

Eppure, per quanto avrebbe voluto aiutare Aroya, i problemi famigliari non erano qualcosa in cui Leena potesse intromettersi. Se ci avesse provato, con ogni probabilità, sarebbe finita soltanto per complicare la situazione. Questo, però, non significava che non potesse provare a tirarle su il morale.

Credo che mi basti solo un po' di riposo. In questo periodo sono stata troppo stressata. Rispose, dunque. Ti va di visitare i giardini? Io li trovo rilassanti e... sembrerà assurdo ma li trovo utili a schiarirmi le idee.

Per quanto Earth Spacedock fosse sotto il controllo del Comando di Flotta, non era soltanto una base militare ma anche il più importante centro commerciale del Settore Sol. Di conseguenza, non era così anomalo che possedesse importanti aree ricreative. E, avendo ereditato la passione della botanica da Tobin Dax, i giardini erano una tappa quasi obbligata delle visite di Elina sulla stazione.

Se ti può essere utile, qui trovi una mappa di Earth Spacedock. ^^
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