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TSE Fortune favors the bold, part II: "Terra Prime, forever"
#11

Who would've thought civilian life would be more dangerous than commanding a ship for the Imperial Guard.

Sessethantis "Thantis" sh'Valrass | Andorian

Sorrise mentre ascoltava le parole dell'amica: Jhamel stava bene sulla Voyager e quello era tutto ciò che contava. Tra i quattro sessi andoriani, erano le donne zhen quelle che se la passavano peggio. Nella società andoriana, donne come Jhamel erano viste solamente come oggetti da usare per portare a termine una gravidanza. Si trattava di un'orribile tradizione, ma non era qualcosa che una persona potesse cambiare. Non da sola, almeno. Nella Federazione, invece, le cose erano ben diverse: Jhamel veniva vista come una donna andoriana, non come una donna zhen. Una differenza che poteva apparire a prima vista labile ma che in realtà risultava colossale. Perché, se la società andoriana non si aspettava nulla da Jhamel, la flotta stellare la vedeva come una preziosa recluta. Se su Andoria Jhamel non avrebbe potuto far altro che stare a casa e servire, nella flotta quello che l'attendeva era una lunga carriera.

Sono felice che stia andando tutto bene. Disse quindi, mentre anche lei cominciava a mangiare. La carne di pipistrello era così ben cotta che Thantis poté sentire il suo grasso sciogliersi in bocca, rilasciando un sapore così delizioso da farle sognare di mangiare quel piatto ogni giorno. Jhamel, per amor di Uzaveh*! Esclamò, quando l'amica cominciò la sua solita tiritera sulla necessità per lei di trovare dei partner. Era già deciso da tempo che, se Thantis fosse rimasta incinta, sarebbe stata Jhamel a portare a termine la gravidanza ma la verità era che l'andoriana si sentiva in colpa ad approfittare così dell'amica. Non ho così tanta fretta nel fidanzarmi, sai!? Un giorno magari, quando troverò le persone giuste, ma per ora vorrei concentrarmi sulla mia carriera.

Preso il PADD dalla tracolla, Thantis lanciò un'occhiata al mittente del messaggio: Sai Fujiwara. È solo un amico. Disse, confermando di fatto che si trattasse di un uomo. Magari lo conosci, lavora all'Accademia della Flotta Stellare: è il Professor Fujiwara. Mm... ha iniziato ad insegnare nel 2381, se non erro, e la sua materia è antropologia, quindi probabilmente non hai mai seguito le sue lezioni. Se vuoi te lo presento. Propose, per poi aggiungere: Non farti fermare dalle tradizioni andoriane, Jhamel: hai tutto il diritto di cercare la tua felicità al di fuori del shelthreth. Io non ho intenzione di ferm... eh, Terra Prime!?

*Uzaveh è una delle divinità maggiori del pantheon andoriano, oltre che il creatore dei quattro generi andoriani.
#12

La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto.

Jhamel Sorichas | Andorian

Come al solito la reazione della mia migliore amica al nominare la sua stagnante vita sentimentale era buffa. Risi tra un boccone e l'altro, rischiando quasi di strozzarmi col cibo. Dopo aver bevuto dell'acqua per aiutarmi a deglutire, osservai Thantis mentre leggeva il messaggio sul PADD. Non interessata. Dissi alla sua proposta. Faccio parte del tuo 'shelthreth', ricordi? Non ho intenzione di cercare felicità altrove. L'unica cosa che ti chiedo è di trovare dei partner che mi trattino come una persona e non come una schiava. Rifiutato il suo tentativo di organizzarmi un appuntamento al buio, la osservai preoccupata. Perché hai nominato Terra Prime? C'è qualche problema? Come sua amica, sapevo bene cosa era successo tempo fa quindi mi preoccupava che avesse nominato quell'organizzazione.

O meglio... vorrei saperlo: cosa è successo???
#13

Who would've thought civilian life would be more dangerous than commanding a ship for the Imperial Guard.

Sessethantis "Thantis" sh'Valrass | Andorian

Terra Prime. Al leggere quel nome, ricordi dolorosi tornarono ad attanagliarla. Credeva di essersi ripresa, credeva di aver superato quell'incidente... ma era bastato un messaggio per riportare in vita le sue parole. Non c'era modo per lei di dimenticare quanto accaduto quell'anno: il rapimento, le torture, il terrore. Se non fosse stato per quel gruppo di cadetti che l'aveva salvata, Thantis era sicura che il 2382 sarebbe stato l'anno della sua morte. Perché gli umani di Terra Prime non avevano alcuna pietà per gli alieni.

Con una mano tremolante afferrò la bottiglia di birra andoriana e riempì il suo bicchiere del suo liquido azzurrognolo. Solo dopo aver svuotato il bicchiere in un sorso, Thantis rispose alla domanda dell'amica: Fujiwara mi ha avvisato che potrebbero esserci alcuni pazzi di Terra Prime sulla stazione. Jhamel, cosa devo fare? Non sono qui per me, vero? Come era finita in quel modo? A quanto ne sapeva, il Professor Fujiwara era giunto a Deep Space 9 per partecipare ad uno scavo archeologico su Bajor. Come aveva ottenuto quelle informazioni su Terra Prime? C'era da fidarsi?
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La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto.

Jhamel Sorichas | Andorian

Ok Thantis, stai calma. Le risposi, perdendo ogni interesse per la ciotola di ramen mezza vuota. Non c'è ancora nulla di confermato e quel professore potrebbe essersi sbagliato. Ricordati: Deep Space 9 è sotto il controllo della flotta stellare. Se succedesse qualcosa, i militari reagirebbero subito. Terra Prime qui non può fare quello che vuole. Cercai di tranquillizzarla. Contatta quel Fujiwara e chiedigli maggiori informazioni. Se è una voce di corridoio non c'è troppo da preoccuparsi, se la fonte è affidabile... non preoccuparti, ci sono io con te: qualsiasi cosa succeda, ti proteggerò.
#15

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Sessethantis "Thantis" sh'Valrass | Andorian

Giusto, si trovava su Deep Space 9. Anche se fosse successo veramente qualcosa, la flotta stellare l'avrebbe protetta. Hai ragione. Scusami, Jhamel: ho perso il controllo. Il suo sguardo cadde sul PADD e sul programma di messaggistica ancora aperto. Dopo aver tratto un profondo respiro, l'andoriana si affrettò a digitare una risposta in cui rassicurava Fujiwara, gli diceva dove si trovava e gli chiedeva maggiori informazioni sulle voci da lui sentite. La risposta dell'uomo fu immediata e particolarmente stringata: Ok, rimanga sul posto. Arrivo subito. Nonostante lo stress che stava provando in quel momento, Thantis non poté far a meno di ridacchiare.

Sembra proprio che scrivere non gli piaccia. Meno male che è un professore. Disse, rivolta a Jhamel. Ha detto che ci raggiunge. A questo punto, direi proprio che sentiremo la sua risposta dalle sue labbra. Il suo sorriso scomparve, sostituito da un velo di preoccupazione. Si trattava veramente di un falso allarme? Thantis stava cercando disperatamente di convincersi che era così, che un professore non poteva ottenere informazioni di quel tipo, ma dentro di sé bruciava forte il timore che fosse tutto vero. Presa la forchetta si costrinse a arrotolare qualche spaghetto nonostante lo stomaco chiuso ma la posata non raggiunse mai le sue labbra. Un'altra notifica era appena giunta sul suo PADD e questa volta il mittente non era Fujiwara ma il Consolato Andoriano: La flotta stellare ha segnalato possibili attività di Terra Prime su DS9. Per ragioni di sicurezza, si richiede a tutti i dipendenti di rientrare il prima possibile al consolato. Thantis non si accorse di aver lasciato andare la forchetta né che il ramen era schizzato sul suo vestito. Rimase a fissare la notifica con uno sguardo vacuo e il terrore dipinto sul volto. Era vero, era tutto vero.
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La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto.

Jhamel Sorichas | Andorian

Osservai l'espressione di Thantis, notando con sollievo che si era rilassata anche se non del tutto. Fu l'arrivo di un'altra notifica a rompere l'incanto, facendo tornare la paura sul volto della mia amica. Cosa succede? Domandai, prendendo il suo PADD senza troppe cerimonie. Letta la notifica, il mio volto si fece serio. Lasciai cadere alcuni crediti federali sul tavolo, più che sufficienti per pagare quanto avevamo ordinato, e mi alzai indicando a Thantis di fare lo stesso. Andiamo. Non c'è tempo di aspettare il tuo professore, ti accompagno al consolato.
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Sessethantis "Thantis" sh'Valrass | Andorian

Ma Fujiwara... Le parole le morirono in bocca prima ancora di pronunciare l'intera frase. No, Jhamel aveva ragione: era meglio muoversi subito. Non era detto che fosse lei il bersaglio di Terra Prime, anzi era improbabile che quei terroristi colpissero per due volte la stessa piccola ed insignificante diplomatica, ma non aveva senso rischiare solo per ascoltare la spiegazione di un civile. Hai ragione, abbiamo già avuto conferma che quanto scritto da Fujiwara è vero. Non c'è bisogno di attenderlo. Si alzò anche lei, pronta a lasciare il locale. Prima fosse tornata al consolato, prima sarebbe stata al sicuro. Insomma, c'era anche la possibilità che fosse il consolato il bersaglio ma, ora che la sicurezza era stata allarmata, Thantis dubitava che i terroristi avrebbero avuto la meglio sugli uomini della Guardia Imperiale Andoriana.

In quel momento passò di fianco a loro una giovane cameriera, un vassoio con due tazze di Katheka, una bevanda stimolante simile al caffè terrestre, tra le mani. La ragazza, andoriana come il resto dello staff, era poco più di un'adolescente ed era evidente che fosse alle prime armi. Probabilmente si trattava della figlia di qualche residente della stazione, magari anche di un dipendente del consolato andoriano, che stava svolgendo un tirocinio per avvicinarsi al mondo del lavoro. Arrivata ad un tavolo non troppo distante da quello di Thantis e Jhamel, la ragazza posò le tazze davanti alle persone che le avevano ordinate: due umani ben vestiti ma dall'espressione seria. Stava per lasciare il posto quando i due uomini si alzarono e uno di loro l'afferrò bruscamente, puntandole un phaser alla tempia. Nessuno si muova, o l'andoriana è morta.
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Jhamel Sorichas | Andorian

Roozh! Imprecai in andoriano, posizionandomi tra Thantis e i terroristi. La mia mano si avvicinò in automatico alla mia vita ma non vi trovò il phaser: ero fuori servizio, perché ne avrei dovuto avere uno? Perché tra tutti i locali di DS9 dovevano scegliere proprio questo? Mi domandai, maledicendo la nostra sfortuna, ma la risposta a quella domanda era ovvia: quel fast food era gestito completamente da andoriani e frequentato quasi esclusivamente da alieni. Anche ora, se mi fossi guardata attorno, dubitavo che avrei trovato qualche umano oltre i due terroristi. Era decisamente il luogo migliore per un attentato di Terra Prime, se non si considerava il super controllato consolato andoriano. Thantis, stai tranquilla: ti proteggo io. Le sussurrai. C'era anche la ragazzina da salvare ma per prima cosa dovevo tranquillizzare la mia amica.
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Sessethantis "Thantis" sh'Valrass | Andorian

Il tempo nel locale sembrava essersi congelato. Il chiacchiericcio era svanito, sostituito da uno scioccato silenzio, e molti dei presenti erano rimasti bloccati con una posata a metà strada tra il piatto e la bocca. L'evento era accaduto così improvvisamente ed inaspettatamente che clienti e personale sembravano non sapere come reagire. Ma non erano solo loro a non sapere cosa fare, anche Thantis non era messa meglio. Congelatasi sul posto, un'espressione di puro terrore sul volto, l'andoriana trovava solo un pizzico di sollievo nella figura di Jhamel che si era parata protettiva davanti a lei. Se non fosse stato per la presenza dell'amica, probabilmente a quel punto si sarebbe fatta prendere dalla disperazione. Perché era successo di nuovo, la sua vita era nuovamente nelle mani di quei pazzi. Una situazione inaccettabile ma che non aveva modo di cambiare.

Sedetevi. Disse Austin, l'umano col phaser, lanciando un'occhiata minacciosa alle due andoriane. Thantis si costrinse ad ubbidire, mentre la sua mente cercava disperatamente una soluzione alla situazione che si era venuta a creare. Non fare nulla ed attendere i soccorsi era una possibile soluzione, ma la giovane non era sicura che fosse l'ideale. Conoscendo Terra Prime, i due umani non avevano la minima intenzione di risparmiare la vita ai presenti. Se i soccorsi non fossero arrivati in tempo, tutti loro sarebbero stati uccisi come esempio della supremazia umana.

In quel momento, la porta scorrevole del ristorante si aprì e un uomo dai lunghi capelli biondi la varcò. Senza mostrare una minima esitazione, Sai Fujiwara proseguì il suo cammino all'interno del locale, lanciando un'occhiata divertita ai due umani e al loro ostaggio. Wow. Cos'è? Un nuovo modo di pubblicizzare il locale? Ottima rappresentazione, sembra quasi di trovarsi in mezzo ad un attentato! Alle sue parole, Austin lanciò una serie di maledizioni: lui e il suo compagno avevano deciso d'agire dopo che l'ultimo cliente umano aveva lasciato il locale e ora un umano con evidenti problemi psicologici aveva fatto il suo ingresso. Spostato il phaser dalla nuca della cameriera andoriana, lo puntò verso il professore. Fermo dove sei, non fare nessuna mossa azzardata o sarò costretto a sparare. Se ti comporterai bene, ti prometto che non ti succederà nulla: Terra Prime non colpisce gli umani.
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La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto.

Jhamel Sorichas | Andorian

Conoscono l'identità di Thantis o no? Mi domandai quando l'umano ci ordinò di sederci. Notai che Thantis aveva subito ubbidito, forse un residuo del trauma subito solo alcuni anni prima, ma io non fui così rapida nel reagire. Facendo finta di essere rimasta immobilizzata dalla paura, guardai l'umano alla ricerca di un suo punto debole. Disarmarlo non sarebbe difficile... se solo non avesse un ostaggio! Pensai. La mia occasione giunse quando un uomo entrò nel locale: non sapevo se aveva qualche rotella fuori posto o se stava volontariamente attirando l'attenzione dei terroristi verso di sé ma quel che contava era che il phaser non era più puntato verso la ragazzina. Subito mi mossi verso il terrorista, cercando di colpirlo al braccio teso in modo da disarmarlo. Ero un'informatica non una combattente ma all'accademia avevo studiato le basi del combattimento: avrei cercato di farmele bastare.
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