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The Sixth Era - Stagione 1: First Flight
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Stagione 1: First Flight


This ship has been our home, it's kept us together, it's been part of our family.

Anno 2381


[Immagine: tse-season-01.jpg]

Episode 01 - The New Ship


Nel cantiere navale di Utopia Planitia, struttura in orbita sincrona attorno a Marte, si sta svolgendo l'ultima messa a punto di una nuova astronave di classe Intrepid: la USS Voyager-A. Basata sulla sua omonima ormai dismessa dal servizio, la nuova nave è dotata di tecnologie innovative in gran parte ispirate a quelle borg.

Essendo Kathryn Janeway stata promossa a vice ammiraglio nel 2378, la nuova nave è stata assegnata a Chakotay. Suo ingegnere capo è il denobulano Feezal Mettus. Con l'approssimarsi dell'ora del varo, Feezal si ritrova a dover affrontare diversi problemi e disguidi che rischiano di ritardare la cerimonia. Il ritardo accumulato è tale che il denobulano non può far altro che chiedere ad Adam Luther, guardiamarina fresco d'accademia appena salito a bordo, di dargli una mano.

Quello che il capo ingegnere non conosce è che l'assenza di refrigerante e i piccoli problemi tecnici rincontrati non sono la vera minaccia al varo. All'interno del sistema solare Sol, cuore della Federazione Unita dei Pianeti, è presente una nave occultata: l'incrociatore pesante romulano IRW T'Met.

Comandata dal capitano Lyirru s'Taebok, la T'Met si trova nel Settore 001 su ordine del pretore Tal'Aura. Il suo compito è quello di indagare sulle tecnologie recentemente sviluppate dalla Federazione, tra cui il motore a cavitazione quantica montato sulla Voyager.

Il delicato compito di infiltrarsi nel cantiere navale viene dato al legato Dhivael s'Ehweia. Teletrasportatasi all'interno della base, la romulana fa appena in tempo a scambiare due parole col tenente JG Renson Scott prima che scatti l'allarme.

Episode 02 - Fairyland (Part I)


Contrariamente a quanto Dhivael teme inizialmente, l'allarme non è scattato a causa della sua presenza. La sua identità di copertura, per quanto estremamente fragile, non è ancora crollata e nessuno è a conoscenza del reale motivo della sua presenza. Per di più, la stazione su cui si trova non è l'unico posto in cui è scattato l'allarme: anche il computer della Voyager ha rivelato un'anomalia nel ponte 11.

Due piccoli varchi spazio-temporali si sono aperti: uno nel cantiere navale, l'altro sull'astronave. Feezal Mettus e Dhivael s'Ehweia non hanno modo di sfuggire alla forza di attrazione delle anomalie e vengono trascinati al di là dei varchi pochi istanti prima che questi si richiudano.

Quella che si para davanti a loro quando l'attraversamento si conclude è un'immensa foresta, di cui non sono in grado di vedere la fine. Ognuno dei due inaspettati compagni di avventura si ritrova ad affrontare la solitudine della selva, in un momento in cui l'oscurità diventa sempre più fitta a causa del calare della sera.

Avendo attraversato differenti varchi, infatti, il denobulano e la romulana sono stati condotti in diverse zone della foresta. Per quanto non ci sia un'eccessiva distanza tra loro, quantomeno in linea d'aria, gli intricati sentieri rendono difficile ai due incontrarsi. Senza una buona conoscenza del luogo o una guida, infatti, sarebbe più probabile per loro finire per incamminarsi in direzioni opposte.

Per fortuna, una guida ben presto si presenta di fronte a Feezal. Si tratta di un esserino minuscolo, dalla pelle verde-marrone, occhi enormi e ali talmente sottili da esser praticamente invisibili. Quell'alieno tanto simile alle fate della mitologia terrestre lo invita a seguirlo, attraversando ad una velocità sorprendente il bosco e conducendolo in un'ampia radura in cui sono già stati radunati innumerevoli altri umanoidi, anch'essi evidentemente condotti contro la loro volontà su quel pianeta sconosciuto. Dopo aver terminato il suo compito l'esserino scompare, per poi riapparire davanti a Dhivael e ripetere lo stesso invito.

Episode 03 - Fairyland (Part II)


Mentre la radura si riempie sempre di più, Dhivael si ritrova ad osservare i tanti umanoidi presenti: alcuni sono evidentemente umani ma altri sembrano appartenere a specie a lei sconosciute. Mentre si guarda attorno, la romulana non può evitare di notare Feezal. La divisa che il denobulano indossa, simile anche se di colore differente a quella che lei stessa si è messa prima di infiltrarsi nel cantiere navale di Utopia Planitia, rende evidente che si tratta di un membro della flotta stellare.

Per qualche istante si chiede se raggiungerlo, continuando la recita della vulcaniana appena entrata in servizio, ma la sua diffidenza verso i non romulani ha presto la meglio e la giovane decide di nascondersi tra la folla. Sarebbe per lei disagevole, infatti, se Feezal la notasse e la raggiungesse, convinto di aver incontrato un'alleata in quel luogo estraneo.

Quando la creatura simile ad una fata ricompare di fronte alla folla, un arco di rose compare improvvisamente in mezzo alla radura. Guardando oltre di esso, ognuno vede il luogo in cui si trovava poco prima di essere inghiottito dall'anomalia spaziale: davanti a Feezal si para la sala macchine della Voyager, davanti a Dhivael il corridoio del cantiere navale.

L'arco di rose sembra essere la via d'uscita da quella strana situazione, l'unico modo per tornare nel Settore 001, ma per oltrepassarlo è necessario prima risolvere un indovinello. Dhivael è tra i primi ad oltrepassare quel varco, più per sfuggire alla vista del denobulano che per fiducia nei confronti dell'esserino che li ha guidati fin lì, mentre il più cauto Feezal sembra preferire osservare ancora un poco quanto sta succedendo prima di fare la sua mossa.

Episode 04 - Fairyland (Part III)


Quello che attende Dhivael al di là dell'arco di rose non è il cantiere navale ma un incolto labirinto di siepi e piante. Due grandi specchi chiudono l'ingresso a due diramazioni distinte del labirinto e su uno degli specchi è presente un secondo indovinello. La romulana si ritrova costretta a fare una scelta e, dopo diversi minuti di riflessione, decide di rischiare ed incamminarsi per la diramazione che ritiene essere la strada 'giusta ma contorta' indicata dall'indovinello.

Inoltratasi nel labirinto vegetale, la romulana finisce per perdersi. Ritornata al punto di partenza, ricomincia a camminare per i sentieri, questa volta riuscendo a raggiungere con successo una strana radura dal cui terreno ricoperto di sabbia. Quell'ambiente solitario e scuro, però, non è vuoto. Un bambino umano si trova proprio al centro della radura, intento a costruire un castello di sabbia e a scrivere qualcosa sul terreno con un rametto.

Avvicinatasi alla strana apparizione, Dhivael nota che quelli scritti sulla sabbia sono dei numeri. Si tratta di una sequenza incompleta, l'ennesimo indovinello a cui deve trovare una soluzione. Dopo un'attenta riflessione, la giovane si china per scrivere una serie di numeri sulla sabbia. Quando ha finito di scrivere l'ultimo numero, però, il terreno sotto di lei perde consistenza, tramutandosi in pericolosissime sabbie mobili.

I suoi tentativi di liberarsi dalla trappola sembrano essere vani. Dopo alcuni attimi di terrore, la sabbia, al posto di soffocarla, si limita a scivolarle addosso. Prima che Dhivael possa rendersi conto di cosa sia successo, si ritrova in un altro labirinto vegetale. La sua comparsa in quel luogo avviene giusto in tempo perché lei possa assistere alle azioni di un'altro dei partecipanti a quello strano gioco in cui si è ritrovata invischiata: l'umano David Raven, che già in precedenza ha notato per la sua linea di pensiero particolarmente in sintonia con quella della sua specie.

L'umano ha appena lanciato verso la creatura simile ad una fata un oggetto, definendolo un dono. Dhivael si ritrova a fissare inorridita il cilindretto metallico in questione, mentre un terribile dubbio attraversa la sua mente. Quando la fata sta per afferrare il cilindro, questo rilascia una luce intensa ed un impulso sonoro ad alta intensità.

Episode 05 - Fairyland (Part IV)


L'esplosione è troppo distante per danneggiare Dhivael, per quanto la romulana rimanga temporaneamente accecata dalla luce da essa rilasciata. Quando i suoi occhi tornano a vedere, sia l'umano che la fata sono scomparsi. C'è qualche istante di silenzio poi il paesaggio attorno a lei comincia a tremolare, come se si trattasse di una simulazione in un ponte ologrammi affetta da un calo d'energia. Quando il mondo torna stabile, il labirinto vegetale e la sua natura rigogliosa sono scomparsi sostituiti da una terra bruciata e senza vita. L'unica nota di colore sono le persone presenti tra i tronchi anneriti, spaesate come lei dall'improvviso cambiamento.

Dhivael ha fatto solo qualche passo verso i suoi compagni di sventura, quando ciò che la circonda comincia a fluttuare. Il tempo di un battito di ciglia e la romulana non si trova più in quella landa desolata ma in quella che sembra essere una stiva di carico dal design chiaramente federale. Che sia tornata su Utopia Planitia? Consapevole che la sua missione è stata compromessa dall'intervento alieno, sta progettando la sua fuga dal cantiere navale quando scatta l'allarme intruso.

Episode 06 - Intruder Alert


USS Voyager. L'allarme intruso è scattato improvvisamente, su ordine del computer centrale, prendendo alla sprovvista l'astrofisica Metshly Cotey, l'ufficiale della sicurezza Himan Roth e l'antropologa S'rrel Erovan. Nonostante la sorpresa, l'equipaggio è veloce ad attivarsi. La prima a reagire è la riserva medica Andrea Schwazer, intenta a fare l'inventario della strumentazione medica presente nella stiva di carico. Alla sua richiesta di identificarsi, Dhivael s'Ehweia si presenta come il guardiamarina T'Pau e cerca di spostare l'attenzione della donna su Feezal Mettus. Le condizioni del denobulano, che come lei è stato trasportato nella stiva, non sembrano buone: per quanto non sia ferito gravemente, ha urgentemente bisogno di un controllo medico.

Il tentativo della romulana di guadagnarsi la fiducia dell'umana non ha successo: prima che l'identità degli intrusi non sarà confermata, Andrea non ha intenzione di abbassare la guardia. Un phaser puntato su di lei, Dhivael non ha modo di lasciare la stiva prima dell'arrivo della sicurezza. Consapevole che una mossa azzardata potrebbe costarle la vita, si costringe a seguire i federali senza porre resistenza, attivando di nascosto un segnale di soccorso col suo comunicatore. Nel frattempo, Metshly Cotey si è unita alle squadre d'ispezione per controllare che sulla nave non ci siano altri intrusi. Quando la sua squadra incrocia quella della sicurezza, il suo tricorder capta una traccia biologica romulana. La scoperta arriva troppo tardi: cinque romulani si teletrasportano improvvisamente sul ponte, iniziando uno scontro a fuoco che porta alla morte di diversi membri dell'equipaggio. Col loro supporto, Dhivael riesce a scappare, tornando sulla IRW T'Met.

Episode 07 - First Flight


Alla comparsa della T'Met, il capitano Chakotay reagisce rapidamente. Senza attendere la conclusione dell'ultima messa a punto, la Voyager lascia Utopia Planitia, partendo all'inseguimento della nave romulana. Un piccolo scontro a fuoco si svolge ai confini del sistema solare ma alla fine la T'Met riesce a darsi alla fuga, lasciando il Settore 001 in occultamento.

Col varo della Voyager che si è trasformato in una battaglia navale, la Federazione è ben consapevole della presenza di una nave romulana all'interno del suo territorio e questo obbliga la T'Met ad abbandonare la sua missione. Per quanto il fallimento la colpisca duramente, Dhivael è rapida a riprendersi. Come legato, lo scopo della sua presenza sulla T'Met sarebbe controllare l'operato del suo capitano e non aiutare nelle missioni di spionaggio: con la recente ribellione del Generale Donatra, che si è dichiarata imperatrice e ha preso il controllo dei principali pianeti agricoli dell'Impero, il rischio di ribellioni all'interno della flotta è ancora più elevato del solito.

Episode 08 - The Interdimensional Bar


Mentre la T'Met è ancora nel territorio federale, Dhivael s'Ehweia riceve un messaggio dai suoi superiori. La Tal'Diann ha saputo del suo operato: nonostante non le venga data la colpa per il fallimento della missione, causato dall'intervento alieno e non da un suo errore, i suoi superiori si rivelano preoccupati per le sue condizioni psicologiche dopo il rapimento. Delle strane coordinate per il teletrasporto, criptate in maniera da rendere per lei impossibile comprendere la loro destinazione, le vengono trasmesse assieme all'ordine di usarle per rilassarsi un poco.

La situazione è sospetta ma la romulana non ha altra scelta che ubbidire. Alla conclusione del teletrasporto, al posto di trovarsi in un avamposto romulano all'interno del territorio federale, Dhivael si scopre su di una stazione spaziale dal design alieno: una vera e propria taverna dalla cui vetrata è possibile ammirare la via lattea in tutto il suo splendore. È David Raven, l'umano che ha attirato la sua attenzione nel labirinto floreale, a spiegarle dove si trova: un luogo non solo al di fuori della sua galassia ma anche della sua dimensione spazio-temporale, dove individui originari di dimensioni molto diverse tra loro possono incontrarsi.

Inizialmente i due si limitano a parlare ma, quando l'argomento cade su quel possa essere lo scopo dell'esistenza di quella stazione, decidono che è giunto il momento di fare alcune domande al suo proprietario. Per attirare la sua attenzione, iniziano a mettere a soqquadro la taverna prendendoci così tanto la mano che alla fine si ritrovano costretti a darsi alla fuga senza scoprire nulla: una vera fortuna che, per lasciare la stazione e tornare sulla T'Met, a Dhivael risulti sufficiente esprimerne il desiderio nella sua mente.
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