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TFB La Triade del Loto Bianco: Attentato
#1

La carriera del tenente Zhou Wu era relativamente nella norma. Di origini cinesi, aveva frequentato l'accademia della Flotta Stellare e si era diplomato in medicina con ottimi voti. Aveva prestato servizio su diverse navi prima di riuscire a ottenere il posto che bramava: quello di agente della Sezione 31. Per l'agenzia, poi, aveva compiuto diverse missioni, soprattutto come supporto medico. Era considerato affidabile, una persona a cui si poteva dare l'accesso al centro operativo, una persona a cui si poteva dare il compito di controllare la salute degli agenti che lavoravano al vertice della base terrestre. Eppure, come le registrazioni della scatola nera avrebbero confermato più tardi, quel giorno qualcosa non era andato come previsto. L'affidabile tenente Wu era entrato, come ogni mattina, nel Quartier Generale della Flotta Stellare, aveva preso l'ascensore ed era sceso fino al piano sotterraneo che ufficialmente non esisteva ma che ufficiosamente conteneva il principale centro di comando della Sezione 31, poi al posto di dirigersi in infermeria si era diretto verso la zona di comando. E lì era esploso. L'esplosione aveva distrutto buona parte del piano, carbonizzando innumerevoli agenti della Sezione 31 prima che venisse bloccata dal sistema di sicurezza del Quartier Generale. Gli allarmi avevano iniziato a scattare in tutto l'edificio, mentre i campi di forza contenevano l'esplosione ed evitavano il crollo di diverse zone della struttura, visto il danneggiamento delle fondamenta.

Una volta che il Comando di Flotta si fu reso conto di quello che la scossa che aveva attraversato l'edificio e l'attivarsi del sistema di sicurezza significavano, si erano subito attivate le squadre di soccorso... ma anche quelle di sicurezza. I sensori del piano sotterraneo non funzionavano, come d'altronde tutto il resto, e le interferenze dovute all'esplosione impedivano la scansione a lungo raggio quindi non si sapeva se era sopravvissuto qualcuno: bisognava controllare di persona. L'ammiraglio Sheppard (assente, come - per fortuna - anche il Comandante Uchiha) era stato contattato e avvisato della situazione, e lui aveva fatto in modo che anche diversi agenti della Sezione 31 venissero avvisati, richiedendo loro di raggiungere il Quartier Generale della Flotta.
#2

Nicole Alyssa Williams

Betazoid

Nicole Alyssa Williams si era svegliata presto, quella mattina.
Da quando era stata assegnata alla USS Eternity, si era trasferita a casa del Capitano della suddetta nave, Edward Alan Harris, con cui trascorreva momenti piacevoli da ormai qualche anno.
In quei giorni, Edward non era a casa. Era partito qualche giorno prima per un viaggio di piacere con l'Ambasciatore Klingon presso la Federazione, Alexander Davis.
Nulla da dire riguardo Alexander, cordiale, bello e tutto. Ma in parte Klingon.
Il motivo della sua sveglia mattutina era stato il comunicatore, che aveva trasmesso un segnale, ed un messaggio, di soccorso.
Tutti gli agenti dovevano recarsi al più preso al Centro Operativo.
C'era stato un attentato.
Le domande che si erano subito poste alla mente di Nicole erano molte. Chi potrebbe organizzare un attentato contro la Sezione 31? Sono in pochi a conoscere la sua esistenza: Ammiragli, alcuni Capitani tra cui Edward...ma nessuno perlomeno all'interno della Federazione, avrebbe mai organizzato un attentato con la morte di molte persone, colpevoli solo di essere sul posto di lavoro.
Si veste in pochi minuti, curandosi come sempre ed indossando la divisa della Flotta. Esce da casa, recupera in garage la sua moto sportiva e parte velocemente verso gli edifici federali.
Raggiunge in pochi minuti il luogo dell'incidente.
Si presenta ad uno dei superiori. Tenente Nicole Alyssa Williams, a rapporto.
#3

Emil Sheppard

Human

Era una mattina come le altre, quando mi avvisarono di quell'incidente, un incidente che non doveva capitare, richiamai tutti gli agenti della sezione 31 alla base operativa per l'attentato e mi diressi al luogo dell'incidente.
Arrivai nel luogo dell'incidente, mi dissero che quasi tutto il settore della sezione 31 era stato disintegrato, dovevo avvicinarci, ma il problema più grave era che delle parti di edificio erano tenute su dai campi di forza.
Per fortuna ora l'intero edificio era stato evacuato e si poteva intervenire.
#4

Nicole Alyssa Williams

Betazoid

A Nicole non ci volle molto per scoprire che le zone in cui la bomba era esplosa erano protette dai campi di forza che contenevano l'esplosione ed impedivano ulteriori danni.
Squadre di soccorso e sicurezza si agitavano intorno a lei.
Anche io devo agire, immediatamente. Le sue capacità sarebbero state molto utili per localizzare sopravvissuti, feriti da curare; persone che avrebbero potuto far luce sull'accaduto.
Si gettò a capofitto nei sotterranei, ignorando gli ordini lanciati in sua direzione che la intimavano a tornare indietro.
Non posso, devo aiutare i miei colleghi.
Prima di entrare nella zona calda, aveva afferrato un estintore, si sarebbe dovuta far strada tra fuoco e macerie. Ed ovviamente una maschera per l'ossigeno, altrimenti il fumo l'avrebbe soffocata.
#5

Il comandante Farina era presente al momento dell'esplosione, ma si trovava ai 'piani alti'. Quando gli allarmi erano scattati, lei era stata la prima a preoccuparsi di avvisare gli agenti della Sezione 31 di ciò che era avvenuto, attraverso il canale di emergenza. E si era anche ritrovata a dover spiegare agli agenti che arrivavano quel che poco si sapeva, oltre che a tentare di far collaborare le squadre di soccorso della Flotta con gli agenti della Sezione 31 che stavano arrivando da tutto il mondo e oltre. Un lavoro di cui avrebbe fatto volentieri a meno, visto come la maggior parte dei suoi colleghi, giustamente sconvolti e arrabbiati, facevano un po' troppo quello che volevano. Cosi non si era stupita quando il tenente Williams, dopo essersi presentata, si era buttata a capofitto tra le squadre di soccorso che si stavano calando per il turboascensore (non più funzionante) che portava al piano sotterraneo della Sezione 31. Aveva cercato di richiamarla, ma lei non le aveva dato ascolto. In un'altra occasione avrebbe pensato a segnalare subito il comportamento della sottoposta, ma visto la situazione era disposta a chiudere un occhio. E, in ogni caso, aveva appena visto l'ammiraglio Sheppard, che stava parlando con alcuni ufficiali e stava venendo informato della situazione. Gli si avvicinò e si presentò, facendo il saluto militare: "Ammiraglio Sheppard, sono il comandante Alice Farina." Poi proseguii: "Non so se è già stato informato, ma le squadre di salvataggio sanno già iniziando a scendere nei sotterranei. Purtroppo il piano di salvataggio è stato organizzato dal Comando, ma diversi nostri agenti si sono infiltrati nelle squadre quindi son sicura che si preoccuperanno anche ad evitare che l'interesse delle squadre di soccorso cada su qualcosa di riservato."
#6

Emil Sheppard

Human

<< Buongiorno comandante Alice Farina, la situazione quindi è molto grave. Richiami tutti gli agenti che riesce, e li mandi tutti nel mio ufficio. Dobbiamo riorganizzarci, questo è stato un duro colpo per la sezione 31, ma dobbiamo rialzarci e aumentare le nostre sicurezze. Poi vorrei avere una squadra che andasse a vedere cosa ha perso la sezione 31 come tecnologie ecc.. oltre ovviamente al personale. Mi sa che dovremo ri-cominciare tutto da capo con una nuova sede. Lei organizzi tutti gli agenti che può così organizziamo bene il tutto. >>, mi guardai un po in torno, la situazione era gravissima, avevamo di sicuro perso un casino di agenti e tecnologie, non va bene così. Dovrò riunire anche i capi della federazione, per la ri-organizzazione, non possiamo rimanere così. Mi diressi verso il mio ufficio, e appena arrivato mi sedetti e presi il mio comunicatore, anche se Claire aveva sabotato la intelligenza artificiale della mia astronave, in questa situazione non contava. La chiamai più volte ma suonava a vuoto. La cosa mi sembrava molto strana.
#7

"Sissignore!" Disse il comandante Farina alle parole dell'ammiraglio Sheppard, scattando anche sull'attenti. Lo osservò per qualche istante mentre si allontanava in direzione del suo ufficio, poi tornò a prestare attenzione al suo attuale compito: dividere gli agenti della Sezione 31 in squadre, inviandone alcuni nell'ufficio dell'ammiraglio.
#8

Nicole Alyssa Williams

Betazoid

Nicole si era calata nel turboascensore non più funzionante insieme ai membri della "guarnigione" della Flotta Stellare che era stanziata presso il Quartier Generale, in modo da difendere i vertici della Federazione in caso di attentato.
Gli Alti Ammiragli, essendo già sul posto, anche se ai piani superiori, avevano subito assegnato gli agenti della guarnigione al servizio di soccorso presso i sotterranei dove c'era stato l'attentato.
Nicole si domandò se il tutto non si trattasse di un piano più grande, se l'attentato alla Sezione 31 non fosse solamente un diversivo per..tipo rapire i vertici della Federazione?
Non ci voglio pensare. Spero di no. Prima salverò i miei colleghi, prima potrò andare a verificare di persona se sta succedendo qualcos'altro. Era con una decina di agenti della Flotta, comandati da un Tenente, suo pari grado, di nome Smith. L'aveva subito guardata male, ma lei gli aveva detto che non c'era tempo per parlare, che dovevano salvare più persone possibile e che non avrebbe interferito. Capisco le sue preoccupazioni. I suoi uomini gli solo fedeli, ma la presenza di un altro Tenente che potrebbe a sua volta dare degli ordini lo mette in difficoltà. Non farò niente del genere, agirò da sola.
Appena messo piede nella zona dell'attentato, sentì vibrare il comunicatore della Sezione 31. Lo spense, sarebbe tornata su il prima possibile.
Mentre Smith stava ancora dando gli ordini, lei si gettò a capofitto tra le macerie, in cerca di superstiti.
Una valanga di emozioni contrastanti colpì la sua mente come una lancia. Rabbia, Odio, Paura, Tristezza, Dolore, Panico.
Quasi cadde a terra.
Sentì qualcuno che la sorreggeva, e la voce di uno degli agenti della squadra di Smith. Tenente, è sicura di voler stare quaggiù?
Lei riprese il controllo di sè, mentre ricorreva ai metodi che le erano stati insegnati anni addietro per controllare il flusso di emozioni che una folla di persone provava allo stesso tempo. Ne diminuì la potenza, lasciando però invariata la frequenza. In questo modo avrebbe potuto isolare le persone che provavano emozioni e che erano quindi ancora vive. Sono sicura, agente. Ora mi lasci.
Sentì la voce di Smith protestare, ma lei non gli prestò attenzione. Spostò uno scaffale e passò oltre, lasciando indietro la squadra.
Non era stata molte volte nel centro operativo, ma si ricordava alla perfezione tutte le stanze, i corridoi e a chi appartenevano i vari uffici.
Inutile quando il tutto era stato compattato, levigato, spaccato, ammassato, da una bomba di media potenza.
Si concentrò sulle persone a cui appartenevano le emozioni che attraversavano la sua mente.
Probabilmente, al momento dell'attentato, i massimi esponenti della Sezione si trovavano in quel luogo. Ma forse no, considerato che l'attentato è avvenuto sul presto ed in genere le persone importanti si recano al lavoro più tardi. Ma allora qual'è il motivo dell'attentato?
La sua mente la stava guidando da una persona, un collega che sperava non fosse l'Ammiraglio Sheppard, Claire Mayfair oppure il Comandante Uchiha, colui che amministrava il centro operativo.
Sollevò qualche trave, spostò qualche mobile, il tutto grazie all'allenamento a cui si prestava ogni giorno. Spense qualche piccolo incendio e trovò il primo collega.
Era un uomo, il viso irriconoscibile, ustionato. La gambe sepolte sotto un cumulo di macerie. Ci avrebbe messo moltissimo a spostarle tutte.
Tremava, nonostante facesse molto caldo. Era quasi in fin di vita.
Ironicamente, il suo grado era ancora visibile sull'uniforme. Guardiamarina. Appena lui la vide, lei sentì empaticamente la sua speranza crescere, anche se sapeva di non poter essere salvato. Si sforzò di portare la mano alla testa per eseguire il saluto, ma lei gli mise la mano sul braccio, impedendoglielo. Tranquillo. Starai meglio. Non era vero, nemmeno lei ci credeva, ma era ciò che lui voleva sentirsi dire. Lei iniziò a spostare le macerie che gli seppellivano le gambe. Ma lui le afferrò saldamente l'uniforme all'altezza del petto. Mia....mia moglie...
Lei rispose a mezzo tono. Come si chiama?
Eva...Eva Roth....
Andrò da lei personalmente.

Era inutile cercare di mentire al Guardiamarina, non avrebbe risolto nulla. Decide di accedere ai suoi poteri, per vedere gli ultimi ricordi dell'uomo.
Chiuse gli occhi e toccò la sua mente.
Vide il Guardiamarina Roth camminare per un corridoio.....era appena arrivato al lavoro....salutò gli agenti Werner, Freth, il Tenente Jackson....vide un altro agente, che al saluto rispose in tono neutro, distaccato....vide il Guardiamarina scherzare con alcuni colleghi sulla degradazione dell'Ammiraglio Sheppard. Poi....tutto finì.
Si staccò dalla sua mente molto velocemente, quasi svenne.
Sapeva già ciò che era successo.
Aprì gli occhi.
Il Guardiamarina aveva cessato di vivere.
#9

La situazione nel piano interrato era catastrofica, come sia il tenente Williams che la squadra del tenente Smith avevano già potuto notare. La distruzione era ovunque e molti erano gli agenti della Sezione 31 morti o agonizzanti: non erano molti quelli che avevano qualche possibilità di salvarsi. Il guardiamarina Roth era appena morto quando gli agenti della Sezione 31 presenti in zona ricevettero una chiamata collettiva dal comandante Farina: "Sono il comandante Farina. L'ammiraglio Sheppard ha bisogno di alcuni agenti per analizzare la situazione. C'è qualcuno disponibile?"

Nel frattempo, l'ammiraglio Sheppard era appena giunto al suo ufficio 'secondario', quello situato nei piani superiori del quartier generale, quando il comandante Afolayan, un agente della Sezione 31 'infiltrato' nel centro di comunicazione del quartier generale, entrò nel suo ufficio. "Ammiraglio Sheppard, scusi se la disturbo in un momento simile, ma credo che debba vedere questo." Disse porgendogli un padd. "Ci è già giunta una rivendicazione: l'organizzazione il Loto Bianco ha rivendicato l'attentato."
#10

Nicole Alyssa Williams

Betazoid

L'Agente della Sezione 31 Nicole Alyssa Williams era ancora al piano seminterrato.
Aveva rinunciato, sebbene in contrasto con la sua moralità, a tentare di salvare coloro che a suo giudizio, erano ormai spacciati.
Si concentrava solo su coloro che avevano ancora chance di vivere. Una volta individuati, si preoccupava di offrire un primo soccorso, poi comunicava con la squadra del Tenente Smith indicando la posizione dove si trovava e mentre attendeva, leggeva nella mente dell'agente in questione, finchè un paio di uomini si occupavano di liberarlo e portarlo ai piani superiori, dove avrebbe ricevuto le giuste cure.
Era quello l'iter che aveva deciso di seguire, ma non aveva ancora scoperto niente di rilevante.
La giornata era iniziata tranquilla, come lei aveva capito fin da quando aveva letto la mente del Guardiamarina Roth, non c'era stato nulla di anormale.
Era certa che, insieme alle squadre di soccorso, quelle della sicurezza stavano cercando eventuali esplosivi da disinnescare.
Erano tutti in pericolo.
Molti ricordi degli agenti erano comuni: gli agenti che lavoravano al centro di comando erano sempre gli stessi, avevano stessi orari, turni e uffici. Ormai conosceva volti e nomi di quasi tutti, ma nessuno di loro aveva notato qualcosa che fosse vagamente riconducibile ad una bomba.
Eppure gli Agenti della Sezione 31 non erano così sprovveduti.
C'era qualcos'altro che Nicole aveva notato: quella mattina il Tenente Wu, ufficiale medico addetto all'infermeria del centro operativo, era stato stranamente silenzioso.
Ma, cosa assai più strana, non aveva trovato i suoi resti. C'era da aspettarsi che un'esplosione di tale potenza avesse letteralmente vaporizzato alcune persone, quindi il Tenente Wu poteva essere una di queste.
Ciò significava, tuttavia, che era stato molto vicino alla bomba durante il momento dell'esplosione. Era possibile che l'avesse azionata lui stesso? In una situazione come questa, c'è da aspettarsi di tutto..
Lei non era un'investigatrice; era solo molto brava a leggere i sentimenti delle persone, e, se erano vive, i pensieri. Ma del Tenente Wu non c'era traccia, quindi non c'erano pensieri da leggere e tantomeno ferite da esaminare.
Ma era lui l'unico passibile di sospetti, in tutti i pensieri che aveva letto in ci lui era stato presente.
Ricevette in quel momento la comunicazione del Comandante Farina.
L'Ammiraglio era arrivato e desiderava essere messo subito al corrente dei fatti.
Rispose subito. Tenente Williams a rapporto. Il tempo di raggiungere i piani superiori e mi recherò dall'Ammiraglio.
Ripercorse il tragitto fino al turboascensore. C'erano due uomini di guardia, due uomini della Flotta Stellare. Sono il Tenente Williams. Devo raggiungere i piani superiori.
I due la guardarono di sbieco, certo avevano visto molte persone salire e scendere e non si preoccuparono di lei.
Raggiunto il piano superiore, fece rapporto al Comandante Farina. Comandante Farina. Ho salvato quante più persone potevo ed ho scoperto qualcosa di sgradevole. Spero non sia successo qualcos'altro. E senza dire altro, a passi veloci ma tranquilli in modo da non dare nell'occhio, raggiunse l'ufficio dell'Ammiraglio Sheppard.
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