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TSE [QUEST] 12 hours, intensive training
#21

L'esplosione avviene. Un boato e un luce vi accecano. L'esplosione vi spazza via dal riparo dove vi eravate messi, la roccia fortunatamente vi protegge dall'impatto con la maggior parte dei detriti, tutti perdete coscienza per 10 minuti.
Feezal Mettus è il meno fortunato, avendo rallentato la corsa per dirigere le colleghe al riparo è colpito ad una gamba da un frammento di duranio e come le altre cade terra privo di sensi, ma ci metterà 25 minuti a riprendere i sensi. Dalla ferita di Mettus esce copiosamente del sangue.

NOTE OFF:
CaptainEnomis salta un turno.
#22

L'esplosione produce un boato e una luce accecante. L'onda d'urto coinvolge la squadra della Voyager, le rocce riescono a proteggere gli ufficiali dalla maggior parte dei detriti, tuttavia sono sbalzati a terra e perdono conoscenza.
Quando Eva riprende i sensi osserva il proprio comunicatore, poi il tricoder che sembra ancora funzionante sul display si accorge che e' rimasta incosciente per 10 minuti.. Sente agitarsi anche la collega Evaron che si sta riprendendo.
Sul proprio corpo non riscontra nessun tipo di ferita se non le contusioni dovute all'onda d'urto sparsi attorno alla loro posizione ci sono innumerevoli detriti di metallo, sposta lo sguardo a destra ed a sinistra, cerca il loro caposquadra e lo nota disteso ancora privo di sensi.
"Tenente Erovan il comandante Metteus è ferito! ". Esclama verso la femmina caitian, inziando a cercare nel suo zaino, la dotazione per il soccorso, "cerchi di esaminare l'entità delle sue ferite", suggerisce verso l'altra donna, tra loro nessuno ha la specializzazione medica ma in caso di ferite non gravi potrebbero agire come primo soccorso.
Lei stava cercando qualcosa di utile per fermare l'emorragia, dato che vedeva del sangue sull'uniforme del denobulano.

Ten. KIRA TALIA
Ten. EVA SVETLANA IVANOVA


[Immagine: 4d47541182ee6d5679af696b2ab1beb4.jpeg]
#23

S'rrel Erovan

Caitian

Correva, col cuore a mille per l'agitazione e la fatica. No, veramente, non voleva morire appena iniziata la simulazione: sarebbe stato di certo deprimete e poco professionale! Ci teneva a completare quel test in modo quantomeno decente. Raggiunta la roccia, si buttò dietro di essa il più velocemente possibile, senza preoccuparsi del rischio di eventuali escoriazioni che si aggiungessero alle lievi ferite con cui era iniziata la simulazione. In quel momento l'importante era non saltare in aria. Pochi istanti dopo aver raggiunto il riparo, però, poté sentire un boato e fu balzata in là dall'esplosione. Un colpo e... l'oscurità.

Quando riprese conoscenza, a S'rrel ci volle qualche istante per comprendere dove si trovasse e cosa stesse facendo. Una simulazione! Era svenuta in una simulazione! Per quanto tempo? In effetti non ne aveva idea. Le sembrava quasi assurdo che un programma potesse arrivare a far svenire ma, d'altronde, se era possibile rompersi una gamba sciando nel ponte ologrammi, perché allora non avrebbe dovuto essere possibile svenire? Se non ricordava male, la sicurezza del ponte si occupava solo di impedire ferite gravi o mortali.

Le parole del tenente Ivanova la riscossero, facendole scacciare quei pensieri e riportando la sua mente sulla situazione attuale. Il comandante era ferito? S'rrel si mosse, controllando di non aver riportato danni gravi, e si alzò, avvicinandosi a Mettus. "Dannazzzione." Si ritrovò a borbottare, mentre constatava la ferita del comandante. Quanto avrebbe voluto saper di più sul ponte ologrammi (l'olografia era una materia in cui non era specializzata) e, soprattutto, sulle impostazioni di quella simulazione. Quella era una ferita reale o olografica? Nel dubbio, l'unica possibilità era trattarla come una ferita reale. Quindi doveva rivangare le informazioni che aveva ricevuto al corso di primo soccorso. Oh quanto le sarebbe piaciuto che con loro ci fosse stato un ufficiale medico!

Prese il kit che aveva recuperato sul runabout alla ricerca di qualcosa di utile. Non aveva ancora controllato quello che c'era al suo interno, ma sperava che si trattasse di un kit medico. Qualcosa con cui esaminare la ferita... ma cosa? "Qualcuno ha recuperrrato un tttricorder medico?" Domandò, per quanto non avesse grandi conoscenze sul suo utilizzo. Ma era sicuramente più fattibile da usare (o almeno sperava) dello scanner medico che di solito era presente nei kit. Un tricorder medico per controllare l'entità delle ferite e poi... cosa serviva? "E.... ssservirrrebbero delle bende e un... modullllatorrre trrrombico..."
#24

Tra i kit di sopravvivenza presi dal runabout prima dell'esplosione è presente almeno un kit medico. All'interno della piccola valigetta c'è tutto il necessario per le operazioni di primo soccorso. Tra i vari oggetti presenti, spiccano:
  • Un tricorder medico;
  • Un modulatore trombico [strumento di forma cilindrica, con un diametro non superiore ai 2 cm ed una altezza non superiore ai 12 cm. Dispone di due modalità: la prima favorisce la coagulazione del sangue in caso di emorragie; la seconda favorisce la lisi di coaguli di sangue (o anche ematomi) per prevenire trombosi];
  • Un rigeneratore dermico [strumento medico comune, facilmente utilizzabile per guarire ferite cutanee MINORI, come tagli e bruciature]
  • Kit di bendaggi vari in materiali inerti e sterili;
  • Un applicatore spray [strumento in grado di dispensare una grande varietà di liquidi, schiume e gel per uso topico. L'applicatore spray è di solito pre-caricato con una sospensione color carne composta da coagulante, anestetico locale e antibiotico].
Gli oggetti in lista sono facilmente utilizzabili anche da non esperti di medicina che abbiano ricevuto un educazione al primo soccorso [corso obbligatorio in accademia]. Tra di essi, l'unico un po' complesso potrebbe essere il tricorder medico ma i pg non avranno difficoltà ad utilizzare le funzioni più basilari e importanti. Essendo il tricorder una creazione olografica non sarà possibile comprendere se la ferita del comandante Mettus è reale o fa parte della simulazione.

Le condizioni di Mettus non sono critiche, almeno se si ferma in tempo l'emorragia.
#25

Anche Eva si misi alla ricerca dell'equipaggiamento medico, all'interno del suo zaino. Quando trovò il tricoder lo sollevo in alto in buona vista, 
" eccolo. adesso procedo all'analisi delle sue condizioni, S'rrell se ci aiutiamo a vicenda possiamo riuscire a fermare l'emorragia"
la giovane tenente umana cercando di mantenere la calma era la sua prima esercitazione a bordo della Voyager volevo riuscire a creare quel legame necessario con l'equipaggio iniziando con questa squadra. 

Ivanova si avvicino al corpo del Denobulano e attivo il tricoder medico per uno scanner completo delle sue condizione, nello zaino erano presenti anche bende  modulatore trombico proprio quello che stava cercando la capitana.
"Li hai trovati ? " sembrava di si.. " quando serviranno le bende ti aiuterò a fascialo vedi se il modulatore funziona ".

Da parte sua Elanya provava a fare un secondo scanner per essere certa del risultato.

Ten. KIRA TALIA
Ten. EVA SVETLANA IVANOVA


[Immagine: 4d47541182ee6d5679af696b2ab1beb4.jpeg]
#26

S'rrel Erovan

Caitian

Alla fine era il tenente Ivanova che stava usando il tricorder medico. Quindi toccava a S'rrel agire direttamente sulla ferita e sperare che - tra lei e la collega - si riuscisse ad aver abbastanza competenze mediche per salvare (olograficamente parlando, o almeno questa era la speranza della caitiana) il comandante. "Ok. Si limitò a dire, mentre recuperava il modulatore trombico dal kit medico. Per un brevissimo istante rimase congelata. La modalità... qual'era la modalità corretta? La prima, era la prima. Con un sospiro mentale di sollievo per essersi ricordata quel particolare fondamentale, S'rrel attivò il dispositivo, cominciando a passarlo sulla ferita di Mettus. In quel momento la cosa fondamentale era riuscire a bloccare l'emorragia, poi avrebbe cercato di capire con la collega cosa altro fare. Bendare la ferita direttamente? O era meglio prima disinfettarla?

"Ssspero che il comandanttte rriprenda conossscenza prrresto." Commentò, mentre lavorava. "Ah... sssarebbe meglio metttere la sua tesssta in posizione ipertesa, per evitare che la lingua blocchi le vie rrrespiratorie. Ci puoi pensarrre tu?" Aggiunse d'un tratto, ricordandosi improvvisamente quella fondamentale azione. Bene, molto bene. Visto l'andazzo forse era meglio che lei ripetesse il corso di primo soccorso. Erano troppe le cose che non si ricordava o si ricordava in ritardo.
#27

Feezal Mettus

Denobulan

Disorientato, a terra e con un dolore lancinante alla gamba. Riprende conoscenza appena in tempo per sentire le parole della caitiana riguardo all'iperestensione, quindi apre a fatica gli occhi e preso dalla morsa del dolore olografico, la sua faccia si contorce in un espressione poco piacevole. "Ahhh" riesce solo a urlare di dolore al momento, cercando poi di rialzarsi in posizione semi seduta sui gomiti per andare quindi a prendere di scatto il polso della Ivanova che poveretta stava facendo le sue scansioni... Lo stringe fortissimo mentre urla, quasi a sfogarsi. Non vuole farle male, questo è chiaro. Ma è un gesto automatico per cercare un qualche tipo di conforto.
"Un antidolorifico o svengo!" riesce a sibilare queste parole, ancora impotente di fronte al dolore che sente e a cui tutta via si sta abituando, purtroppo. La vista della ferita non lo spaventa troppo ma è messo abbastanza male. Il fatto che S'srel non abbia iperesteso il capo non lo rende tanto sicuro ma come già detto è ancora totalmente KO.

L'espolosione è stata devastante, chissà per quanto è rimasto senza coscienza. Avrebbe controllato subito ma -ripetiamo ancora- non è nelle condizioni.
#28

Le analisi del tricorder mostrano che il frammento di duranio, della dimensione di circa 5 centimetri è ancora conficcato nella coscia destra del denobulano e ha reciso l'arteria fermorale, in effetti ora vi trovate in una vera e propria pozza di sangue. Fortunatamente S'srel riesce a evitare che l'emorragia continui attraverso il modulatore trombico, il problema è che la ferita è ancora aperta e il frammento se Mettus si spostasse potrebbe recidere altri tessuti se non rimosso. Fino a quando non sarà somministrato un antidolorifico i dolori continueranno.


Non sapete bene che ora sia, ma ormai è tardo pomeriggio e non è difficile stimare che la luce mancherà entro qualche ora.
#29

Eva Svetlana Ivanova

Human


"Ah... sssarebbe meglio metttere la sua tesssta in posizione ipertesa, per evitare che la lingua blocchi le vie rrrespiratorie. Ci puoi pensarrre tu?"

Il tenente S'rrel aveva appena finito di farle quella richiesta, quando il tricoder rilevo nella scansione la presenza di un frammento di duranio, della dimensione di 5 cm, ancora conficcato nella coscia destra del loro caposquadra, che aveva reciso l'arteria femorale, la situazione era  molto più seria di quello che pensava.

"Io.. ssii. " disse mentre cercava di elaborare il tutto, avvicino le mani al capo del denobulano cercando di estendere la testa di poco all'indietro con una mano che toccava la fronte e l'altra che con molta attenzione cercava di sollevare il mento in modo che non si soffocasse con la gola. Poi si rivolse alla compagna di squadra cercando il suo viso.
"ha un frammento di metallo nella gamba destra che ha reciso l'arteria femorale, dobbiamo estrarlo e cicatrizzare la ferita in modo che non muoia dissanguato"
Proprio in quel momento il comandante Metteus riprese i sensi con un urlo di dolore, e istintivamente afferro il polso di Eva, stringendoglielo in una morsa. L'umana emise un verso come reazione alla presa, mentre cercava di tranquillizzare il loro ufficiale ferito. 
"aahhh! Signore signore si calmi!

Prese un profondo respiro, e quando finalmente ottenne che il suo polso fosse libero dalla presa del denobulano, cerco di coordinarsi con l'altra collega per intervenire nel migliore dei modi. Tutti si trovavano in una mezza pozza di sangue, e chi ne soffriva in prima persona era Metteus.
"Ok calmiamoci tutti, dunque io mi occupo dell'antidolorifico, S'rrel devi cercare di estrarre il frammento, sul tricoder c'e la scansione della sua posizione esatta, te la senti?
In attesa della risposta della caitiana il tenente Ivanova prese applicatore spray dallo zaino, e tutte le bende sterili disponibili, quindi cercò di sistemarsi sul fianco sinistro del ferito, cosi da lasciare il lato destro alla sua collega; al tempo stesso tolse la protezione color carne al'applicatore e lo azionò una prima dose sul lato superiore della ferita in modalità antidolorifica, e una seconda dose sulla parte inferire della coscia destra rispetto alla ferita, in modalità anestetico e antibiotico.

"Adesso il dolore dovrebbe attenuarsi, ora viene la parte più difficile.." lasciò la frase in sospeso..guardando l'espressione del viso di Metteus sembrava pallido c'era il rischio che andasse in stato di shock.




Ten. KIRA TALIA
Ten. EVA SVETLANA IVANOVA


[Immagine: 4d47541182ee6d5679af696b2ab1beb4.jpeg]
#30

S'rrel Erovan

Caitian

Il fatto che il comandante Mettus avesse ripreso conoscenza la sollevava, ma la sua reazione l'aveva preoccupata. Il comandante stava soffrendo decisamente e, per di più, visto la situazione della sua gamba i movimenti erano poco raccomandabili. Ma, per fortuna, la collega si stava già occupando di somministragli un antidolorifico. "Comandanttte, la prrrego di non muoverrsi. La ferita non è ancorrra chiusa." Avvisò gentilmente, mentre considerava le informazioni datele dal tenente Ivanova.

Estrarre il frammento, estrarre il frammento, estrarre il frammento. Era una cosa che poteva fare? In qualche modo, anche se in ritardo, le nozioni imparate al corso di primo soccorso le stavano tornando alla mente. Osservò con attenzione la ferita del comandante, e i dati del tricorder. "Rimuoverrre il corpo esstraneo sssenza un'opportuna ssstrumentazione potrrrebbe peggiorare la ferrrita." Disse, prendendo una decisione. "Farò del mio meglio per bloccarrlo in modo che non possa muoversssi e provocarre altri danni, ma non posso farrre altro." Continuò, considerando tra sé e sé che sarebbe stato necessario un ufficiale medico e un'infermeria, anche perché Mettus aveva perso parecchio sangue. Poteva solo sperare che fosse sangue olografico... insomma, se il comandante fosse stato in pericolo di vita la simulazione si sarebbe fermata, no? Teoricamente era così, ma poteva darlo per scontato? No, meglio di no.

Cercando disperatamente di ricordarsi quanto le era stato insegnato, cercò la pulsazione dell'arteria danneggiata a monte della ferita. Una volta individuata, la premette con le dita e poi la strinse con un laccio emostatico. Per quanto al momento l'emorragia fosse stata fermata dall'azione del modulatore trombico, infatti, per lei era meglio prendere più precauzioni possibili, anche perché se il frammento si fosse mosso allora l'emorragia sarebbe ricominciata. "Il laccio è da rrrimuovere ogni... tre quarti d'ora, se non errro, per evitare l'ischemia." Disse, mentre prendeva una garza sterile e la metteva intorno al frammento di duranio, attenta a non muoverlo o stringerlo eccessivamente. Poi iniziò a fasciare la ferita, cercando di fissare il frammento in modo che non si potesse spostare. "Non ssson sicura che lei possa alzarsssi o anche muoversssi, comandante." Disse, alzando poi gli occhi al cielo per controllare la posizione e la luminosità del sole. Non le serviva controllare l'ora per rendersi conto che era tardi, nonostante il pianeta alieno. "Trrra qualche ora calerrrà il buio, sssarebbe meglio trovare un rifugio." Aggiunse, guardandosi attorno alla ricerca di un possibile rifugio e di qualcosa che li potesse aiutare a spostare il comandante in modo sicuro.

Ok, io ho fatto del mio meglio.... sperando di non venir uccisa dal master e/o dal professore che mi ha fatto, parecchi mesi fa, il corso di primo soccorso. LaughDD
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