TFB La febbre del sangue di un neo capitano
#11

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

La guardai e riflettei per un lungo istante prima di rispondere. Si, è un insegnante di ingegneria cibernetica ed è... un bravo ragazzo. Mi.. ci è voluto diverso tempo per capirlo. Lo esclusi totalmente dalla mia vita per anni, non appena entrai nella Federazione. Non è stato giusto. O logico. ammisi guardandola. In un certo senso era un ragazzo troppo perfetto per quanto mi riguardava. Il problema era forse che era un "vero vulcaniano", definizione di cui io personalmente mi sentivo molto fallace. Talvolta nemmeno io mi sentivo appartenere a nessuna specie in particolare, c'era stato un lungo periodo in accademia in cui odiavo quella goccia di sangue umano nelle vene. Iniziai ad accettarla solo da adulta, ma era difficile perché non riuscivo a non soffrire troppo alcuni sentimenti. Ora che tutti i miei sentimenti, tutti i miei pensieri uscivano allo scoperto, ma totalmente alla rinfusa, mi chiesi se Elina ne era qualche modo scioccata.

La cosa pazzesca è che il suo mentore non gli voleva dare la cattedra su Vulcano. Non lo considerava.. abbastanza pronto. Quando mi ha comunicato la notizia, che gli hanno dato la cattedra che tanto ardentemente desiderava, ero genuinamente contenta per lui. Tuttavia, mi fa riflettere che entrambi abbiamo raggiunto il culmine della carriera e sarà difficile, quando e se avremo un figlio, non posso chiedergli di seguirmi. Non dopo tutto l'impegno profuso per ricostruire l'accademia vulcaniana e la cattedra di ingegneria cibernetica. ammisi. Non avevo mai pensato davvero a cosa potesse succedere, se potessi rimanere incinta. Mestral poteva sicuramente cavarsela da solo su Vulcano, ma come poteva un bambino rimanere lontano dalla propria madre? O una madre rimanere lontana dal proprio figlio? Se qualcuno me lo avesse chiesto, non avrei saputo dire se stavo parlando con Elina o stavo riflettendo ad alta voce, ero un po' confusa.

Annuii, quando mi disse che lo stava facendo con piacere. Apprezzavo il fatto che era presente, non avrei voluto nessun'altra persona al mio fianco. 
Non importa dissi quando Elina disse che non era veramente esperta di vulcaniani avere già qualcuno con cui parlare e cercare quanto meno... di rimanere concentrata su qualcosa si sta rivelando di una certa utilità. ammisi. Era sempre più difficile riuscire a rimanere ancorata a dei pensieri coerenti, ma dovevo farlo. Non dovevo, non potevo, permettermi di dare spettacolo. Quando mi parlò di Tobin, non ero sicura di aver capito a cosa faceva riferimento, ma annuii. 
Ogni aiuto è sempre ben accetto, soprattutto quando sarò per davvero fuori di me. sorrisi appena guardandola. "Dovrei trovare il modo di contattare Mestral, ma anche lui non sarà lucido. O mio fratello, si, potrei chiedere eventualmente aiuto a mio fratello." pensai  
 
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#12

For a joined Trill, nothing is more important than to protect the life of the symbiont. Nothing.

Elina Milayn Dax | Joined Trill

Nonostante la preoccupazione che provava per la salute della vulcaniana, Elina si sentiva a suo agio nel conversare con lei. T'Dal le sembrava essere più aperta, più libera nel parlare, come se stesse dicendo tutto quello che le passava per la testa. Questo era piacevole, in quanto le dava l'impressione che l'amicizia che le legava fosse diventata più profonda, ma anche spaventoso. Quel comportamento più umano era in gran parte dovuto alla febbre di sangue del Pon farr. Magari lei poteva preferire una T'Dal un po' meno vulcaniana ma non se questo avrebbe comportato la sua morte... o anche solo dei danni psicofisici. Per il momento, però, l'unica cosa che poteva fare era ascoltarla e cercare di estrapolare qualsiasi informazione che le potesse essere successivamente utile per aiutarla.

Mestral. Dalle parole di T'Dal sembrava essere una brava persona. Un uomo per cui la vulcaniana stava cominciando a provare sentimenti. Questo era decisamente un sollievo, in quanto la trill era ben consapevole della consuetudine vulcaniana del matrimonio combinato. Tutto grazie alle conoscenze ereditate da Tobin Dax, ovviamente. Non poteva dire di approvare quella tradizione ma, fin tanto il promesso sposo fosse andato bene a T'Dal, lei si sarebbe limitata a sperare nella loro felicità.

Quando la vulcaniana accennò ai problemi che avrebbe comportato l'eventuale nascita di un figlio, Elina non poté fare a meno di pensare alla sua piccola Nilani. La situazione che era sorta tra lei e la sua bambina non era la stessa che stava ipotizzando T'Dal? L'aveva lasciata su Trill e, per quanto fosse nelle sicure mani di sua sorella, la verità era che l'aveva abbandonata. Tutto per il bene della flotta stellare e della Federazione, per poter governare la USS Constelaltion in quella situazione di crisi che era la guerra contro i romulani.

Alla conclusione della guerra, quando lei fosse tornata su Trill, Nilani l'avrebbe riconosciuta? O l'avrebbe scambiata per 'Zia Lyrrin', la sua sorella gemella?

Erano interrogativi dolorosi, che rischiavano di scatenare dubbi su sé stessa e sulle sue decisioni. Quando ripensava a Nilani non poteva fare a meno di chiedersi se la sua carriera fosse così importante, se fosse fondamentale riabilitare il nome della USS Constellation. Poteva frugare nella memoria di Dax alla ricerca di una risposta ma, per quanto entrambi i suoi precedenti ospiti avessero avuto dei figli, solo Tobin aveva fatto parte della flotta stellare. E la sua esperienza non poteva dirsi particolarmente educativa, in quanto Raifi Fendus era stato un figlio dannatamente problematico. Ed Elina non aveva idea se questo suo carattere dififcile fosse stato causato o meno dall'assenza del padre.

Sicuramente è difficile creare una famiglia quando si lavora su di un'astronave. Si decise quindi a parlare, scacciando per il momento i mille dubbi che vagavano per la sua mente. Probabilmente è qualcosa che tutti i membri della flotta devono fare i conti, prima o poi. Ma credo che valga la pena provarci, che i benefici siano maggiori dei problemi.

Sì, forse era quella la risposta. La nascita di Nilani non era qualcosa che lei avesse programmato o anche solo desiderato. Eppure, ora che c'era, non poteva più rinunciare a lei. Per quanto continuasse ad aver paura che la piccola si affezionasse più a sua sorella che a lei, non si pentiva di averla data alla luce.

Son felice che parlare con me ti stia aiutando. Aggiunse poi, ritornando a concentrarsi sul problema attuale.

Elina era decisa a fare tutto quello che poteva per aiutare T'Dal a superare quella difficile situazione. Era pronta anche ad usare il Rito dell'Emersione, se fosse stato necessario. Avvicinatasi ad un tavolo libero, fece segno a T'Dal di accomodarsi, mentre una possibilità le passava per la testa.

Credi che una tisana rilassante potrebbe essere utile? Domandò. Intendo... non per risolvere il problema ma per aiutarti a mantenere il controllo.

Non sapeva molto di fisionomia vulcaniana e, di conseguenza, non aveva idea dell'effetto che le comuni erbe calmanti avrebbero potuto avere sull'amica, ma era pronta a sparare qualsiasi idea che le fosse venuta in mente. Anche se, in effetti, quella appena pronunciata era un poco assurda: se i medicinali non funzionavano, come avrebbe potuto farlo una tisana? Ma anche un minimo effetto magari poteva risultare utile.
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