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TSE Fortune favors the bold
#1

Let's make a deal: I'll spare you the 'ends justify the means'-speech and you spare me the 'we must do what's right'-speech. You and I are not going to see eye to eye on this subject, so I suggest we stop discussing it.

Sai Fujiwara | Human

Estate. Le lezioni all'Accademia della Flotta Stellare erano state interrotte per le vacanze e, avendo partecipato già l'anno prima, a Sai non era stato richiesto di aiutare a preparare gli aspiranti cadetti che avrebbero partecipato all'ennesimo Programma Preparatorio dell'Accademia della Flotta Stellare. Così, trovandosi d'un tratto libero, aveva programmato di tornare a Terra Nova per incontrare la sua famiglia. Questo avrebbe significato doversi sorbire le 'mirabolanti' imprese del cugino Sho che, a differenza sua, aveva proseguito la sua carriera nella Flotta ma ascoltare certe stupidate era diventato ormai un sacrificio necessario per passare un po' di tempo assieme ai suoi genitori. Dopotutto, la sua decisione di lasciare la carriera militare era stata dolorosa per Kyo Fujiwara e Rei Nishimura, entrambi ufficiali della Flotta Stellare. Ovviamente, se i due avessero scoperto che loro figlio aveva lasciato la Flotta per entrare nella Sezione 31, la loro delusione si sarebbe subito trasformata in orrore.

Acceso il PADD, stava per prenotare un volo per il suo pianeta natio, quando una notifica aveva stravolto tutti i suoi piani. Un messaggio... da Controllo. La richiesta non era per niente chiara, non che fosse esattamente una novità, e Sai aveva la forte impressione di star venendo tenuto all'oscuro di molto ma non poteva far altro che ubbidire. Dopotutto, non solo Controllo gli aveva ordinato di visitare Deep Space 9 ma gli aveva anche prenotato il viaggio e l'albergo. Di fronte a tutta quella efficienza, non poteva far altro che mettersi l'anima in pace e accettare quell'imprevista visita al Settore Bajoriano.

La cosa che gli aveva fatto più storcere il naso, però, non era l'imprevista e poco chiara missione ma il mezzo con cui avrebbe dovuto raggiungere la stazione. Non un trasporto civile ma uno militare. Sì, come professore dell'Accademia della Flotta Stellare lui aveva certi privilegi ma difficilmente, senza lo zampino di Controllo, sarebbe riuscito ad ottenere un posto su quella piccola astronave. D'altronde, era raro che un professore usasse quel tipo di privilegi... non senza un buon motivo, almeno. E, quello datogli dai suoi superiori, era probabilmente un motivo appena appena accettabile agli occhi dei militari. Che stesse per succedere qualcosa di grave? Altrimenti perché Controllo avrebbe avuto tutta quella fretta? Per quanto un trasporto civile fosse più lento rispetto ad uno militare, la differenza non era poi così grande.

Una volta salito sul trasporto, però, alcuni dei suoi dubbi erano stati chiariti. Militari o meno, difficilmente qualcuno sarebbe rimasto per così tanto tempo in silenzio. Così Sai, mentre fingeva di leggere un saggio di antropologia sul suo PADD, aveva raccolto gratuitamente qualche informazione. Buona parte dei presenti erano stati appena trasferiti sulla USS Voyager. E, in quel momento, la nave era attraccata su DS9. Che questo avvenimento avesse qualcosa a che fare con la sua strana missione? Ma lo avrebbe scoperto a breve. Dopotutto, stavano per attraccare alla stazione.
#2

Nessun genitore dovrebbe sopravvivere ai propri figli. Mai.
Ma i dadi del Destino non hanno un cuore e invertono a piacimento l’ordine delle cose incuranti di ciò che è giusto e di ciò che non lo è.
In questo, forse, lo scorrere del Tempo è più equo nel distribuire le sue ingiurie.
Erano invecchiati i suoi genitori dall’ultima volta. Più di quanto fosse lecito pensare. La perdita di Innelda aveva scavato solchi profondi nei loro volti, nei loro cuori e nelle loro esistenze che inevitabilmente ormai tendevano a divergere.
Nè Vranx aveva contribuito ad alleviare le loro sofferenze con la sua scelta di andarsene. Ma anche lui aveva le sue esigenze. Doveva pur sopravvivere in qualche modo e restando sarebbe morto dentro.
Adesso il breve periodo di licenza trascorso al Monastero di Tempassa, su Bajor, successivo al trasferimento nella nuova unità era scaduto e forse era un bene che si trovasse su DS9, al molo di attracco dove doveva accogliere i nuovi effettivi assegnati alla Voyager.
Forse sarebbe stato preferibile dare quell’incarico ad un rosso ma quelli, si sa, sono abili ad imboscarsi.
Accompagnato da due marinai, si era appostato pochi metri oltre il portello che si era aperto lasciando defluire i passeggeri del convoglio. Aveva studiato in anticipo, come di sua competenza, le schede personali dei soggetti e adesso li stava valutando di persona. Aveva già visto quelle facce a metà tra l’entusiasmo e il timore dell’inizio di una nuova avventura. A questi era toccato anche di passare per DS9, carica di Storia recente.
Venti passeggeri di cui dodici assegnati alla Voyager. Curioso come tra i passeggeri ci fosse un civile. Forse ci teneva a farsi notare? Non era affar suo e si dedicò a coloro che erano assegnati alle sue cure quando uno dei marinai che lo accompagnavano gli si avvicinò a sussurrargli <C’è qualcosa di strano, signore>.
Vranx non amava spendere parole inutilmente e concesse uno sguardo attento al ragazzo invitandolo a continuare.
Questo gli mostrò il tricorder che segnalava 21 segni vitali umanoidi. <Dovrebbero essere venti>.
La campanella di allarme cominciò a trillargli nella testa.
Accese il suo tricorder e verificò la lettura. 21.
<Un momento di attenzione> fermò i passeggeri prima che superassero la zona di sbarco per avviarsi ai controlli. <Conteggio passeggeri. Solo una formalità> mentì spudoratamente mentre contava rapidamente. Venti. Ricontò ancora. Venti. Perché quel dannato tricorder continuava testardamente a segnalarne 21?
#3

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Sai Fujiwara | Human

Quando finalmente il trasporto era attraccato alla stazione, Sai si era costretto a trattenere un sospiro di sollievo. Per quanto durante il viaggio nessuno lo avesse veramente disturbato, non gli era per niente piaciuto tutto quell'interesse che i suoi compagni avevano dimostrato verso di lui. Probabilmente, se non avesse finto di essere assorto nella sua lettura, qualcuno non avrebbe resistito a fargli più di una domanda. Domande di cui, per di più, nemmeno lui aveva risposta. Che ci faceva un civile su di un trasporto militare? Come agente della Sezione 31, il giovane uomo era abituato a far il possibile per passar inosservato, a meno che la situazione richiedesse un suo immediato intervento... come era successo, ormai sei anni prima, sulla Hari Seldon. Di conseguenza, non riusciva a capire perché i suoi superiori avessero deciso di metterlo così in evidenza, per quanto i suoi compagni di viaggio probabilmente lo avrebbero ricordato soltanto come lo strano civile che aveva sfruttato i suoi contatti per salire su di un mezzo militare. Nulla che mettesse a rischio la sua copertura, dunque.

Ritirato il PADD, aspettò che i suoi compagni di viaggio scendessero prima di farlo anche lui. Mettere piede su DS9, però, non gli portò alcun sollievo. Non si trovava lì per divertirsi, dopotutto, ma per lavorare. E aveva la brutta sensazione che la sua missione avesse un qualche legame con la Voyager. Dannazione! Pensò, mentre un bajoriano in divisa li fermava per quello che sembrava essere un controllo di routine. Perché Controllo non ha inviato qualcun'altro? Dubito che non abbiamo agenti nella flotta! Come diamine fa un civile a... Ma i suoi pensieri furono bruscamente interrotti dalle azioni del bajoriano. Perché sembrava star controllando e ricontrollando qualcosa?

C'è qualche problema, signore? Domandò dunque, sfruttando la sua identità di civile per disturbare senza farsi scrupoli il povero bajoriano. Se non fosse stato già in pre-allerta a causa della sua strana missione, probabilmente l'anomalo comportamento dell'uomo gli sarebbe sfuggito. Non voglio farle fretta, ma avrei un appuntamento... Aggiunse, in modo da giustificare il suo intervento. Probabilmente, quella sua azione avrebbe aumentato a dismisura l'antipatia dei presenti nei suoi confronti, ma non gli importava più di tanto. Quello che voleva era capire perché Controllo l'avesse mandato di tutta fretta su quella stazione. E se il motivo avesse qualche legame con la Voyager... o con quel dannato trasporto da lui preso.
#4

Sollevò lo sguardo dal tricorder con la mente che viaggiava a velocità stellari. La mano destra andrò a sfiorare il petto. <C> <Sicurezza. Rischio intrusione. Richiesta campo di forza a chiudere la sezione del corridoio di attracco della nave appena arrivata>.
Il civile protestò qualcosa. Fujiwara... Sai Fujiwara. Appena arrivato dopo un viaggio di tre mesi pretendeva di essere in ritardo ad un appuntamento e proprio nel bel mezzo di una emergenza... bah. Lo escluse dalle priorità.
Una delle estremità del campo di forza appena innalzato sfrigolò e una figura sembrò materializzarsi nel corridoio.
<Si identifichi e dichiari le sue intenzioni> comandò secco alla figura con la destra sul manico del phaser tenuto nella fondina a mezza coscia mentre con la sinistra indicava ai presenti di farsi indietro. Busto leggermente piegato in avanti ad abbassare il baricentro e compasso delle gambe leggermente allargato pronto a scattare come una molla.
[Immagine: captive-3.jpg?w=371&h=287]
<Io sono Tosk.> si presentò la figura <Desidero vedere O'Brian>
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Sai Fujiwara | Human

La sua protesta non era servita a molto: il bajoriano gli aveva a malapena lanciato un'occhiata prima di prendere l'evidente decisione di ignorarlo completamente. Non che Sai avrebbe potuto aspettarsi altro: lui stesso avrebbe fatto la stessa cosa se, durante un'emergenza, un ignorante civile si fosse messo di mezzo... accampando, tra l'altro, una scusa flebile come quella. Non che la sua fosse esattamente una scusa. In effetti, aveva un'appuntamento con una conoscente che, a causa del suo lavoro, viveva sulla stazione ma non era certo in ritardo né aveva fretta d'incontrarla. Semplicemente, l'aveva avvisata del suo arrivo in modo da far sembrare il suo improvviso ed imprevisto viaggio qualcosa di normale, tipo una specie di vacanza decisa all'ultimo. O meglio, una via di mezzo tra una vacanza e una ricerca sul campo, visto che Controllo aveva messo in mezzo il suo ruolo di professore dell'Accademia della Flotta Stellare per fargli prendere quel dannato trasporto!

In ogni caso, la decisione del guardiamarina di sigillare la zona con un campo di forza fu per Sai una sufficiente risposta alla sua domanda. C'era un problema... e il problema era legato al trasporto da cui era appena sceso. Se avesse potuto farlo senza essere sospetto, a quel punto avrebbe tirato fuori il tricorder per controllare cosa non andava. Anche perché c'era sempre la possibilità che centrasse qualcosa con la sua missione.

Quando una figura si materializzò nel corridoio, Sai ebbe la forte tentazione di sotterrarsi. Quella creatura - un tosk, vista la sua caratteristica fisionomia - si era evidentemente imbarcata di nascosto sul trasporto, passando almeno parte del viaggio assieme a lui e a gli altri passeggeri... il tutto senza che lui si accorgesse di nulla. Che il tempo passato all'accademia lo avesse influenzato così tanto? Perché non aveva pensato alla possibilità che la sua missione fosse legata all'anomalo mezzo di trasporto che gli era stato assegnato?

Ma aveva veramente senso? I tosk erano originari del Quadrante Gamma, perché uno di loro avrebbe dovuto prendere un trasporto federale? Che stesse cercando di tornare a casa, dopo essersi fatto un bel viaggetto per i Quadranti Alfa e Beta inseguito da uno o più cacciatori?

Non ci posso credere, un tosk. Mettendo da parte quei quesiti, per i quali al momento non aveva risposta, Sai tornò a parlare, quasi come se non si fosse reso conto che così facendo sarebbe stato d'impiccio. Fece anche qualche passo verso l'alieno per poi subito fermarsi. Dopotutto, non aveva intenzione di dar l'impressione di volerlo minacciare... né voleva far esaurire qualsiasi pazienza il bajoriano ancora avesse nei suoi confronti. Sai Fujiwara, antropologo. È un piacere far la sua conoscenza. Son sicuro che lei ha ottime ragioni per voler vedere O'Brian, quindi non la importunerò, ma se ha bisogno di una mano per interagire con i qui presenti non si faccia scrupolo a dirmelo. Per quanto non possa dire di essere esperto della cultura della sua specie, son sicuro di poter dare una mano, se necessario.
#6

Ci mancava solo il civile intenzionato a fare l'eroe senza averne i titoli.
Non ripetè nemmeno l'invito gestuale di farsi da parte. Non aveva mai amato ripetersi.
Ancora si sfiorò il petto <C> <Sicurezza. Richiesta di teletrasporto fuori dal campo di contenimento per i viaggiatori a cominciare da Sai Fujiwara, antropologo>
Quello che ritornò fu una serie di frasi concitate e convulse fino a quando una voce prese il sopravvento <C><E' arrivata una nave non identificata che sta disturbando le attività della stazione. Sono in atto teletrasporti multipli sulle vostre coordinate. Non è possibile garantire il campo di contenimento nè utilizzare il teletrasporto>.
Troppo facile pensare che il sedicente Tosk fosse il riferimento, l'avanguardia dell'attacco. Altro che O'Brian...

<Sono qui per me> Dichiarò il Tosk mestamente con la sua voce incerta.

E ancora lasciò la mente correre a velocità stellari mentre si rivolgeva ai suoi due tattici <Proteggere il Tosk ma se fa una mossa fuori luogo nessuna esitazione. Gli altri riparino sulla navetta. Subito. >
Impostò il tricorder per la ricerca di fonti energetiche derivanti da teletrasporto e unitamente associò alla ricerca il suo apparato sensoriale portando l'emettitore del phaser sui punti dove posava lo sguardo tra le luci lampeggianti della condizione rossa.
Si mosse camminando cauto all'indietro per compattarsi coi suoi due tattici per ridurre il perimetro difensivo pronto a far fuoco su qualunque cosa avesse la sfacciataggine di comparire senza il suo permesso.
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Sai Fujiwara | Human

Sicurezza. Richiesta di teletrasporto fuori dal campo di contenimento per i viaggiatori a cominciare da Sai Fujiwara, antropologo. Al comando dato dal bajoriano tramite il comunicatore, Sai non poté far a meno di scuotere lievemente la testa. Che lo avesse stuzzicato troppo? Per quanto l'uomo fosse 'soltanto' un guardiamarina, era anche vero che si trattava di qualcuno che non poteva ignorare o sottovalutare. Non se non voleva rivelare la sua reale identità, almeno. Quindi, cosa fare? Se voleva evitare di essere teletrasportato, aveva soltanto pochi istanti a disposizione. Eppure, mentre i millesimi di secondo passavano lenti, Sai si ritrovò ad esitare. No, non ne valeva la pena. Non era nemmeno sicuro che quel tosk centrasse qualcosa con la sua missione. E avrebbe sempre potuto seguire la situazione di nascosto anche una volta al di fuori di quel campo di contenimento.

Eppure, il teletrasporto non arrivò. Al suo posto dal comunicatore uscirono una serie di frasi concitate e poco chiare. Tsk! Quando infine arrivò l'avvertimento, Sai si ritrovò a lanciare un'occhiataccia al tosk mentre la sua mano destra afferrava il phaser di tipo 1 che aveva nascosto sotto i vestiti, senza però estrarlo. Per quanto il bajoriano non gli fosse esattamente simpatico, non era certo il momento più adatto per sfidare la sua autorità. Vista la situazione, infatti, era molto probabile che i Cacciatori stessero arrivando. Eppure, se la situazione era quella, che ci faceva il tosk ancora lì? Dal poco che sapeva, per i suoi simili era disonorevole richiedere protezione ad un'altra specie.

Ripararsi sul trasporto? Doveva seguire quell'ordine? Il suo sguardo cadde per un istante sul piccolo bracciale che portava al polso sinistro, quasi tentato di attivarlo, ma poi l'uomo scosse la testa e decise di evitare. Se lo avesse attivato e la situazione si fosse rivelata non critica come sembrava, sarebbe stato costretto a difendersi dall'accusa di utilizzo di tecnologia illegale. Presa una decisione, Sai si mosse rapido, rifugiandosi dietro il primo riparo che trovò, il phaser ora ben stretto nella mano destra.

Lascio a te l'onore di decidere chi compare. Ovviamente, come ho scritto nell'altro topic, se preferisci che subentro io come 'master' ti basta dirmelo. ^^
#8

Quello che il primo teletrasporto fece comparire non parve particolarmente amichevole.
[Immagine: ep6z.jpg]
Tuttavia Vranx non aprì immediatamente il fuoco come era sua intenzione dal momento che i nuovi arrivati, seppure armati pesantemente, non manifestarono intenzioni decisamente belliche. Tenendo l'arma puntata tentò un approccio di contatto, dannati codici etici federali!
Deponete le armi...
Il resto venne interrotto dall'azione degli intrusi i quali, come era prevedibile, ricorsero all'uso delle armi aprendo il fuoco verso il manipolo di difensori intorno al Tosk abbattendo un tattico.
Un Guerriero non aspetta certo che il suo Nemico colpisca per primo. Era stato debitamente addestrato per questo dal suo Maestro sulle Colline Meridionali, tanti anni prima. Vranx scartò lateralmente appena la prima arma ostile accennò a sollevarsi nel tentativo di guadagnarsi quel preziosissimo attimo che avrebbe potuto fare la differenza tra la sua vita e la morte dell'avversario. Fu un tuffo sul fianco sinistro volto a cadere sulla spalla. A sinistra perchè il phaser era tenuto a destra e doveva essere libero di rispondere al fuoco durante la caduta controllata e di seguito anche dopo che avrebbe toccato il suolo.
OFF: ecco, adesso come faccio a masterare senza essere autoconclusivo?
In tutto questo il Tosk non restò ad attendere e agì a sua volta sfoderando una agilità che la struttura fisica apparentemente pesante non sembrava consentirgli. Eseguì un portentoso salto che disegnò una parabola nell'aria e, complice il fuoco federale (di Vranx e del tattico superstite) che necessariamente distraeva gli aggressori, piombò loro addosso scaraventadoli al suolo come birilli.
Ma non era finita qui perchè nel frattempo si era materializzata un'altra squadra di invasori.
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Sai Fujiwara | Human

Quando un gruppo di umanoidi comparve poco distante dal bajoriano e dai suoi uomini, Sai riconobbe immediatamente le loro tute. Se non fosse stato per la sua passione per l'antropologia e per le culture aliene, probabilmente il giovane non si sarebbe informato sull'incidente del 2369 e, di conseguenza, non avrebbe avuto la più pallida idea di chi fossero quegli individui dalla tuta rossa e dal casco che nascondeva i loro lineamenti. Per quanto le informazioni in suo possesso fossero scarse, in quanto si basavano soltanto sul rapporto fatto da O'Brien e dai suoi superiori al Comando di Flotta, erano sufficienti per renderlo consapevole che non si trattava di avversari semplici da battere.

Mentre il bajoriano e i suoi uomini affrontavano gli alieni, col prezioso supporto del tosk, Sai portò il suo phaser a settaggio cinque. Usare settaggi più bassi di quello, infatti, avrebbe reso un suo intervento decisamente inutile, visto che le tute protettive indossate dai Cacciatori li proteggevano dagli effetti dei primi tre settaggi. Visto com'era caotica la scena del combattimento, però, non si osò intervenire immediatamente in quanto il rischio di colpire alleati era troppo alto. Se la situazione fosse stata così critica da mettere a rischio la sicurezza della federazione, sicuramente non si sarebbe fatto scrupoli ma era evidente che non si era ancora giunti a quei livelli.

Quando il bajoriano di cui ancora non conosceva il nome e i suoi alleati ebbero più o meno sconfitto gli intrusi, Sai non fece in tempo a rilassarsi che ne comparve una seconda ondata. Maledicendo Controllo e la sua decisione di inviarlo su quella dannata stazione, l'uomo punto all'alieno più vicino e, senza alcuna esitazione, fece fuoco. Senza attendere l'esito del suo sparo si mosse, consapevole che, ora che aveva rivelato la sua posizione, il suo riparo non era più sicuro. Non era certo, infatti, che avrebbe retto ai colpi avversari: se non ricordava male, infatti, i Cacciatori avevano una potenza di fuoco sufficientemente potente da far esplodere la porta di una cella di sicurezza. Una potenza di fuoco che non voleva di certo provare sulla sua pelle. Se fosse riuscito ad evitare l'eventuale contrattacco avversario, avrebbe fatto fuoco una seconda volta.
#10

MASTER
Ambiente: Lo scontro si stava svolgendo nel corridoio che, dal portello della nave attraccata, conduce all'area di accoglienza. Si tratta di un percorso piuttosto ampio per facilitare il deflusso dei viaggiatori. I federali tengono la posizione che dà verso il portello.

Eventi:
Vranx colpì due volte il suo bersaglio e per due volte questo non sembrò darsene per inteso.
Invece fu decisivo l'intervento di Tosk nel mettere fuori combattimento gli aggressori che restarono a terra doloranti. Non del tutto neutralizzati, ma certamente non in condizione di recare danno a brevissimo termine.
La seconda squadra che comparve fu accolta dal fuoco di Fujiwara e questa volta uno dei tre cadde all'indietro segnando un punto a favore dell'antropologo. La replica degli incursori fu pronta e il campo di battaglia fu percorso da sinistri fasci di luce bianca. Il secondo colpo di Fujiwara si confuse con questi ma la mobilità dei bersagli gli negò il successo. Mentre una terza squadra stava per comparire Tosk, ancora alle prese con la prima ondata, fu messo molto pericolosamente sotto tiro dei due ancora in piedi.
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