TSE Natale Betazoide
#11

Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente.

Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Lorelei non era esperta in cucina quindi non sapeva dire, non senza prima assaggiarla, se la torta fosse venuta male come la sua bisnonna sembrava credere. L'aspetto non era eccezionale, quello era certo, ma la giovane donna era stata sincera quando aveva affermato che ciò che più contava era il gusto. Non siamo ad una gara tra chef, bisnonna. L'aspetto esteriore della torta non è poi così importante. Commentò mentre osservava l'anziana tagliarne una fetta per lei e posarla, con una mano decisamente tremante, su un piattino. Grazie. Fece appena in tempo a ringraziarla che l'altra era già partita a cercare un bollitore per il tè. Aspetta, ti do una mano. Iniziò a dire, venendo però preceduta dall'arrivo dall'arrivo della cameriera che fu rapida ad intercettare Korinna prima che potesse eventualmente finir sommersa dal pentolame.

Il commento scherzoso dell'anziana la fece sorridere ma, alle successive parole di Tamara, la sua espressione si fece più seria. Poteva immaginare che una donna che aveva avuto una vita piena come la sua bisnonna facesse fatica a rimanere con le mani in mano arrivata la pensione ma, considerando la sua età, non era un bene che passasse tutta la giornata a lavorare. È una vera fortuna che Tamara sia con lei. Pensò, osservando il loro scambio di battute. Tamara non solo si era rivelata una persona competente ma, da quando lavorava lì, era riuscita a formare un ottimo rapporto con Korinna. Alle volte, mentre le vedeva interagire, non poteva far a meno di paragonarle a due vecchie amiche che si supportavano l'un l'altra. Di fronte a quello, la differenza di età o di ruolo aveva ben poca importanza.

È un peccato che non riesca a raggiungerci ma terremo da parte qualche fetta per lui. Intervenne quando fu chiaro che Sal non sarebbe riuscito a raggiungerle a breve. Sempre che la torta non sia così deliziosa da portarci a mangiarla tutta prima di accorgercene. Scherzò, recuperando il coltello per tagliare qualche altra fetta di torta. Vedendo tutti lavorare, si sarebbe sentita in colpa a non far nulla per aiutare: magari era incapace in cucina (tutta colpa del replicatore) ma per tagliare una torta non ci voleva chissà che esperienza. Avrebbe atteso che Korinna tornasse coi piattini, per poi spostare le due fette dalla tortiera al rispettivo piattino.

Non lo facevi? Ripeté, perplessa. Come aveva fatto la sua bisnonna a sopravvivere su un'astronave con tutto quel rumore di fondo? No, non lo sanno. Ho sempre creduto fosse una situazione normale. Rispose. Che io sia troppo sensibile? Emotivamente, intendo. Teorizzò. Insomma, mi sento in colpa quando capto qualcosa che non dovrei sentire... potrebbe essere quello il fulcro del problema. Su Betazed non è un problema e non solo perché il nostro popolo ha un buon controllo sulla propria mente. Noi abbiamo un concetto di privacy molto labile, quindi non è un problema se si capta qualche cosiddetto segreto. Coi miei colleghi è diverso: loro danno per scontato che quanto è nella loro mente rimanga nella loro mente. Non la prendono molto bene quando si rendono conto che so qualcosa che non dovrei. È... quasi stressante.
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#12

Korinna Suder

Betazoid

Korinna raggiunse nuovamente il tavolo e vi depose i piattini, non potendo fare a meno di notare come Lorelei avesse già tagliato la torta ma vi siete messe d'accordo voi due? Sono vecchia, ma non ancora al punto da non riuscire a servire un paio di fette di torta brontolò senza troppa convinzione per poi mettersi a sedere e lasciare che Tamara si occupasse del tè e Lorelei servisse la torta per tutti. Beh, cara, che tu sia sensibile non c'è alcun dubbio... e non sono nemmeno sicura che esista qualcosa come "troppo sensibile", ma se questo ti dà problemi è possibile che esista una soluzione ragionò, ascoltando in silenzio le spiegazioni della nipote. Però temo di non essere la persona giusta a cui chiedere: ho sempre trovato eccessivo il modo in cui molte specie nella Federazione si preoccupano dei propri pensieri, come se fossero interessanti o particolarmente scabrosi. Alla fine vogliamo tutti le stesse cose e nessuno di noi userebbe mai i loro pensieri per farli soffrire: temo si dimentichino sempre della parte in cui sentiamo nei dettagli quando facciamo loro del male... o forse non si rendono conto di quanto poco sia divertente. aggiunse, lanciando un'occhiata carica di affetto alla nipote.

Guarda... segui i miei pensieri disse Korinna, chiudendo gli occhi un istante per rievocare, con quanti più dettagli fosse in grado, i ricordi di un tempo lontano in cui era stata un giovane tenente. All'epoca i betazoidi nella Flotta non erano ancora così numerosi ed al sospetto generato dai suoi poteri si aggiungeva la naturale diffidenza verso un popolo dalla cultura così diversa. Korinna lasciò vagare la propria mente tra i ricordi dei ponti della nave, il brusio incessante dei pensieri altrui che si sovrapponeva alle chiacchiere allegre degli altri membri dell'equipaggio, le loro emozioni fuori controllo di fronte alla ragazza per la quale non chiudevano occhio o per il minimo segno di pericolo, vivide quasi come se fossero state circondate davvero da decide di persone. Poi, all'interno di quel lontano ricordo, l'entusiasmo di Korinna sovrastò ogni altra cosa nell'apprendere che anche una delle sue migliori amiche dei tempi dell'Accademia era stata assegnata alla stessa nave e in quell'istante il rumore di fondo che l'aveva accompagnata fino a quel momento scomparve, mentre la giovane cercava di scoprire dal computer quando avrebbe potuto rivedere l'amica. Lo sai fare, questo? chiese premurosamente l'anziana, riferendosi al modo in cui la sua controparte più giovane si era liberata senza troppe difficoltà del rumore di fondo della nave, quando aveva deciso di farlo.
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#13

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Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Sorrise all'ennesimo brontolio della bisnonna, consapevole che la donna non si fosse realmente offesa per la questione. Presi i piattini, posò su ognuno di essi una fetta di torta. Per sicurezza tagliò ancora qualche fetta, che lasciò però nella tortiera, nel caso qualcuno avesse voluto fare il bis o Sal fosse arrivato in tempo. Distribuiti i piattini ed eventuali posate da dolce, Lorelei si sedette vicino a Korinna. Mentre attendevano l'arrivo del tè, la betazoide riportò la sua attenzione sul discorso.

Già, se ne preoccupano in modo eccessivo. Concordò, alle prime parole della bisnonna. Il colmo è che sanno che noi betazoidi non useremmo mai quanto captato per far loro del male, non volutamente almeno. Quel tipo di problematiche tra specie venivano ben trattate all'Accademia della Flotta Stellare, in quanto il Comando non sottovalutava i rischi legati a xenofobia o incomprensioni culturali. I suoi colleghi erano ben consapevoli che i betazoidi non erano una vera minaccia alla loro privacy e ai loro segreti, ma un lieve ed irrazionale timore permaneva. Esso non danneggiava veramente i rapporti di Lorelei coi suoi colleghi, né impediva il lavoro di squadra. Eppure, la metteva lievemente a disagio... soprattutto nei momenti in cui diventava evidente che sapeva qualcosa che non avrebbe dovuto sapere.

Guarda... segui i miei pensieri. A quella richiesta, Lorelei si concentrò completamente sulla sua bisnonna, in modo da seguirne i pensieri... e finire avvolta dai suoi ricordi. I primi momenti furono simili alla sua situazione attuale, con l'aggiunta di una profonda diffidenza verso la sua specie che ora era in buona parte assente. Ad un certo punto, il rumore di fondo però scomparve in modo improvviso e decisamente imprevisto. In parte. Rispose, sincera, quando il ricordo terminò. Mi succede solitamente quando sono concentrata nel mio lavoro o nello studio e qualcosa coglie la mia attenzione. È come se concentrandomi su qualcosa che mi piace realmente, tutto il resto diventi irrilevante, venga spento. Replicarlo volutamente è... più difficile.
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#14

Korinna Suder

Betazoid

Alle parole della nipote Korinna non poté fare a meno di sospirare ... e questo è quello che succede togliendo le ore di meditazione dai programmi di studio, con la scusa che gli insegnamenti devono essere presentati in modo stimolante. Stimolo di qua, stimolo di là, la vostra attenzione finisce per essere talmente dispersa che poi non riuscite più nemmeno a filtrare quello che volete. Eh, no. La mia generazione decisamente non vi ha reso un buon servizio. non riuscì a trattenersi dal commentare l'anziana. Esistono delle tecniche per rafforzare le difese mentali. Volendo potrei impedirti di leggere i miei pensieri senza che tu te ne renda nemmeno conto... ma è passato tanto di quel tempo da quando ho imparato queste cose che adesso non credo saprei guidarti. Tamara, ai tuoi tempi si faceva ancora la meditazione degli insetti? chiese, lanciando un'occhiata all'altra donna.

Tamara aveva appena finito di prendere le tazze ed ora stava cercando le foglie di tè da mettere in infusione sì, signora... ma non credo sarei una buona insegnante. So che in città stanno tornando di moda le scuole di tecniche mentali, ho un'amica che si è messa in testa di imparare a muovere gli oggetti con il pensiero. raccontò con una vena di disapprovazione nella voce. Che tè volete? chiese, approfittando del momento di pausa nella conversazione. Prendi quello che mi ha portato Janissa l'ultima volta che è stata qui, così lo facciamo assaggiare a Lore. rispose Korinna, per poi tornare a rivolgersi alla nipote viene dalla Terra, se l'è fatto portare da un'amica... sempre a vantare i suoi contatti in giro per il quadrante, quella... ma il tè è buono. precisò, prendendo una delle fette di torta che Lorelei aveva disposto sul tavolo per passarla a Tamara. Non fate complimenti disse ad entrambe, prendendo una delle fette per sé.
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#15

Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente.

Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Ah, in effetti... Il commento della bisnonna era così sensato che Lorelei provò la forte tentazione di sotterrarsi. Era stata giovane, appena un'adolescente, quando aveva cominciato a provare interesse per le tradizioni e le cultura, interesse che poi si era convertito in studio dell'etnologia e dell'antropologia. All'inizio era stato un passatempo e solo successivamente si era trasformato in un lavoro, ma una cosa era certa: le aveva tolto tempo, tanto tempo. Tempo che avrebbe dovuto lasciare alla meditazione e allo studio delle tecniche mentali. In questo mi dichiaro completamente colpevole. Ammise. Sembra che io me la sia andata a cercare ma, ora che ho capito quale sia il problema, almeno posso mettermi all'opera per rimediare. Non aveva intenzione di dare la colpa ai suoi genitori o in generale alla sua famiglia, era consapevole che il problema era stato solo ed esclusivamente lei. Loro ci avevano provato e anche in più di un'occasione: era stata lei a non ascoltare.

Ascoltò con interesse lo scambio tra Tamara e la sua bisnonna. Potrei approfittare della licenza per iniziare a seguire un corso di una scuola di tecniche mentali. Commentò pensierosa. Qualcosa di basilare, che insegni il controllo e non... tecniche alla moda come muovere gli oggetti con il pensiero. Non che non potesse comprendere il fascino della telecinesi ma decisamente non era ciò di cui aveva bisogno. Sarebbe stato però interessante studiare i mutamenti nel campo delle tecniche mentali. Quali erano quelle più ricercate al giorno d'oggi? Quali una ventina di anni prima? No, non era il momento per quello. Lorelei si costrinse a scacciare quei quesiti dalla sua mente e concentrarsi sul presente: non poteva negare che sarebbe stato un campo di ricerca affascinante ma doveva essere realista. Non sarebbe mai riuscita a imparare a controllare i suoi poteri, lavorare sulla Voyager e nel contempo anche studiare la società betazoide moderna.

Un tè terrestre? Sono proprio curiosa di assaggiarlo. Riportata la sua attenzione al presente, Lorelei allungò la mano per prendere e avvicinare l'ultimo piattino. Non vedeva l'ora di dare un morso alla torta preparata dalla sua bisnonna ma avrebbe aspettato il tè prima di assaggiarla.
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#16

Korinna Suder

Betazoid

Per le Dee, Lore! Ma come fai a essere così scombinata alla tua età?! Quando arriverai alla mia non capirai più nemmeno dove ti trovi! non poté fare a meno di rimbrottare Korinna nel sentire i pensieri della nipote che si accavallavano mentre tentava di stabilire delle priorità riguardo a ciò che voleva imparare. Hai davanti una vita intera, credimi: avrai tempo per studiare quello che ti piace e anche di stufarti di ciò che adesso ti appassiona... ma per il tuo bene... cerca di imparare un po' di disciplina. disse, alzando le proprie difese mentali prima che la frenesia di Lorelei finisse per turbare anche lei.

Tamara, ricordami di cercarle una buona scuola disse Korinna in direzione della cameriera per poi tornare a rivolgersi alla nipote ... mi informerò se conosco qualcuno, ormai quelle scuole le apre chiunque, non vorrei finissi da dei perdigiorno si premurò l'anziana. Alla sua età trovava particolarmente difficile liberarsi del bisogno di prendersi cura della propria famiglia, specialmente dei membri che le apparivano più fragili. Non era ancora riuscita del tutto a convincersi che la morte del marito non era stata una sua responsabilità. In qualità di ex-ambasciatrice riteneva che avrebbe potuto accorgersi di quanto fosse grave la guerra con il Dominio e insistere perché Nat non rimanesse da solo su Betazed. La notizia della morte prematura di Lon, ricevuta qualche anno dopo, aveva riaperto quella stessa ferita e ora l'idea che Lore potesse essere a sua volta in difficoltà semplicemente non poteva essere accettata in modo passivo.

Ecco il tè le informò Tamara, rimuovendo il filtro e versando il contenuto del bollitore nelle tazze, mentre Korinna si faceva da parte per farle posto al tavolo. Siedi con noi disse alla cameriera, prima di tornare a dedicare la sua attenzione a Lore Quanto hai detto che durerà la tua licenza? si informò.
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#17

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Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Venir rimproverata, anche in modo lieve, non era mai piacevole ma Lorelei era una betazoide: ad un cortese silenzio preferiva sentirsi dire le cose in modo diretto come quello. Venir criticata significava poter comprendere ed analizzare il problema, correggendolo prima che fosse troppo tardi. Ti ringrazio. Rispose quindi, sincera, mentre cercava di riportare un po' d'ordine tra i suoi pensieri. Che la sua bisnonna avesse alzato le difese mentali era una dimostrazione più che ovvia di quanto li avesse lasciati andare incontrollati.

Mi rimangono ancora venticinque giorni, non contando oggi. Rispose, dopo che Tamara ebbe distribuito il tè e si fu seduta. Si portò alla labbra la tazza, assaggiando quel tè terrestre di cui non conosceva il nome. Lorelei non poteva dirsi un'esperta di tè ma il suo gusto non le dispiacque. Forse era anche migliore di quello replicato che era abituata a bere sulla Voyager. Imparare le basi in questo tempo dovrebbe essere fattibile, poi posso continuare gli esercizi sulla Voyager. In solitaria o magari in gruppo... non sono l'unica betazoide sulla nave, né l'unica telepate. Dovrei informarmi. Non le sarebbe dispiaciuto intrufolarsi nella seduta di meditazione di un collega vulcaniano, ad esempio.

Poggiata la tazza sul tavolo, Lorelei passò al piatto forte della giornata: la fetta di torta davanti a lei. Il primo morso le trasmise perfettamente il famigliare gusto del cavat abbinato alla dolcezza e al pizzico di asprezza della marmellata di sadi. Deliziosa.
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#18

Korinna Suder

Betazoid

... ai miei tempi erano quasi tutti terrestri sulle navi della Flotta... commentò Korinna. Non che non sapesse che nel corso dei decenni era gradualmente aumentata la presenza di ufficiali di varie specie, ma non si era mai realmente soffermata a rifletterci. Chissà se la sua carriera avrebbe preso una svolta diversa se non ci fosse stato quel netto predominio culturale e ideologico di cui un tempo godevano i terrestri. Deve essere interessante avere a che fare con colleghi di culture diverse ragionò fin troppo consapevole, in virtù del suo lavoro di un tempo, a quante problematiche la convivenza prolungata di ideologie molto diverse in spazi ristetti come una nave stellare poteva portare... ma gli incidenti diplomatici, in fondo, non erano più un suo problema.

... ti fermerai qui almeno un paio di giorni, vero? chiese Korinna, senza preoccuparsi di nascondere la sua delusione al pensiero che la nipote volesse utilizzare tutto ciò che le rimaneva della licenza per chiudersi un una scuola a studiare. L'anziana prese la tazza con entrambe le mani e ne sorbì un sorso di tè, proseguendo so che qui non ci sono molte di quelle vostre diavolerie tecnologiche, però speravo avessi voglia di raccontarmi un po' dei tuoi viaggi. Ormai non riesco più ad andare in giro come un tempo, ma sai... dopo tanti anni passati qua e là per la Galassia, è difficile accontentarsi di vedere le stelle da qui. confessò con un velo di nostalgia.

Ah! Vulcaniani... sbottò, cogliendo il pensiero di Lorelei le loro tecniche sono efficaci ma brutali, non te le consiglio per cominciare. precisò ... quella loro fusione mentale mi lascia sempre scombussolata per giorni. borbottò, ringraziando con un cenno del capo al complimento che la nipote aveva rivolto alla torta. In effetti era riuscita meno peggio di quanto si era inizialmente immaginata. La prossima volta vedrò di lavorare sull'estetica.
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#19

Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente.

Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Sì, può essere problematico alle volte avere a che fare con tanta diversità, ma è decisamente interessante. Confermò. Non poteva negare che ogni tanto ci fossero incidenti, alcuni anche spiacevoli, ma come xenoantropologa trovava affascinante vivere giornalmente a stretto contatto con tante culture diverse. A dire il vero, per quanto non siano più la netta maggioranza di un tempo, ancora oggi ci sono parecchi umani nella Flotta: se si considera specie per specie, risultano la percentuale maggiore. Ritengo sia una questione culturale. Precisò poi. In altre parole, se in passato la 'torta' chiamata Flotta Stellare era quasi completamente occupata da umani, ora le sue fette erano divise in modo più omogeneo tra le diverse specie appartenenti alla Federazione. La fetta umana era ancora la più grande, ma non c'era più la grossa disomogeneità di un secolo prima.

Volentieri. Rispose alla sua successiva domanda della sua bisnonna, decisamente entusiasta all'idea di passare del tempo con lei. Poter raccontare dei propri viaggi le faceva piacere, ma ciò che le piaceva ancor di più era sentire i racconti dell'anziana donna. Racconti di un tempo passato ma preziosi per comprendere meglio Betazed, la Flotta e più in generale la galassia in cui si trovavano. Diede un altro morso alla torta, masticandola con calma in modo da gustarla pienamente, poi aggiunse: Se ti andasse, mi piacerebbe sentire qualcosa sulle nostre tradizioni. Racconti della tua infanzia o quello che preferisci. Ho letto qualche testo in proposito ma ammetto che fino a questo momento mi sono concentrata soprattutto sulle culture altrui. Il viaggio lungo dell'antropologo richiedeva di concentrarsi su culture lontane, in modo da ottenere uno sguardo più aperto e distaccato, prima di tornare alla propria. Era ciò che aveva fatto ma probabilmente era giunto il momento di iniziare a guardare vicino e non solo alle stelle.

Ahah, in effetti le tecniche telepatiche vulcaniane sono molto lontane dalle nostre. Non aveva mai provato l'effetto di una fusione mentale ma in tal proposito si fidava dell'opinione della bisnonna. Stavo più che altro pensando di imbucarmi in una delle loro sedute di meditazione ma probabilmente hai ragione: meglio diventare sufficientemente esperta nelle nostre tecniche prima di testare quelle altrui.
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#20

Korinna Suder

Betazoid

Mmmh... credo anch'io sia una questione culturale, non ci sono mai piaciute molto le organizzazioni di stampo militare, con tutto quel dare e prendere ordini. convenne Korinna mentre raccoglieva, tra le dita nodose, la tazzina di tè caldo. Sorbì un piccolo sorso, poi sorrise alla nipote, felice delle sue parole, ma ancor di più dell'entusiasmo che aveva percepito di fronte alla proposta di fermarsi qualche giorno. Ci contavo. le confessò Tamara ti ha già preparato la stanza degli ospiti. Non ricordo se ti ho mai fatto fare un giro della casa quando siete venuti a trovarmi la prima volta, ma comunque non è cambiato molto... ho solo riempito la casa di cianfrusaglie. disse, rivolgendo un sorrisetto alla propria collezione di suppellettili d'epoca, dalle stoviglie agli antichi strumenti agricoli che servivano più da decorazione che avere qualche scopo di ordine pratico. Il vecchio forno era l'unico strumento antico che aveva deciso di tenere in funzione, ma per la cura del giardino e della casa aveva preferito tecnologie più moderne e probabilmente aveva anche un replicatore da qualche parte nel sottotetto.

A proposito delle nostre tradizioni! esclamò, felice che la nipote avesse tirato fuori l'argomento come va con il tuo promesso sposo? Riuscite a sentirvi con tutto il tempo che passi nello spazio? chiese, ricordando perfettamente come avesse avuto quello stesso problema con Tomi, che sembrava intenzionato a fuggire verso gli angoli più remoti della galassia, prima che riuscisse a convincerlo a dare una possibilità alla moglie che aveva scelto per lui. La dedizione di Lorelei al lavoro le lasciava l'impressione che la mela non fosse caduta particolarmente lontana dall'albero e che ancora una volta le sarebbe toccato dare una spintarella se voleva vederli sposati, ma allo stesso tempo doveva riconoscere di non essere molto aggiornata sulla situazione...
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