TSE Natale Betazoide
#61

Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente.

Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

L'arrivo di Sal aveva alleviato i timori di Lorelei. Per quanto non avesse intenzione di frenare la bisnonna, impedendole di fare scelte in autonomia, non poteva fare a meno di sentirsi lievemente preoccupata per la sua salute. Korinna era anziana, ormai, e l'antropologa non aveva ben chiaro che tipi di forzi fisici fossero adatti alla sua età e quali avrebbero potuto risultare pericolosi. Avere Sal con loro, pronto ad intervenire se ce ne fosse stata la necessità, le avrebbe permesso di apprezzare pienamente sia la passeggiata che la visita al vecchio insediamento agricolo.

Non l'hanno considerato patrimonio culturale? Domandò, sorpresa, quando la bisnonna cominciò la sua spiegazione. Mm... in effetti, se ha solo qualche centinaio di anni, la sua importanza storica potrebbe non essere stata ancora riconosciuta. È un vero peccato: probabilmente abbiamo testi, foto e registrazioni risalenti a quell'epoca, ma non è detto che siano sufficienti. Darei volentieri un'occhiata alle rovine, potrebbero offrire interessanti informazioni sulla vita di tutti i giorni della comunità agricola. Forse quello era un lavoro più da archeologa che antropologa, ma l'antropologia era una disciplina che toccava diversi campi di studio. Compresa l'archeologia. Non sarebbe stata la prima volta che studiava delle rovine ma l'idea stessa la rendeva particolarmente entusiasta. Quelle erano rovine betazoidi, parte della storia del suo popolo. L'insediamento non sarebbe rimasto lì ad attenderla, presto sarebbe scomparso: se non avesse camminato tra le sue rovine ora, osservando e studiando quel che rimaneva, non avrebbe avuto altre occasioni per farlo.
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#62

Korinna Suder

Betazoid

Penso che con tutti i ruderi che ci sono sul pianeta da quando è stato invaso, nemmeno chi gestisce il nostro patrimonio culturale sappia più bene dove mettere le mani spiegò Korinna, tendendo la mano libera dal bastone in direzione di Sal perché la aiutasse a rimettersi in piedi. Quando mi sono trasferita qui non c'era quasi nessuno. Solo da un paio di anni hanno cominciato ad arrivare dei nuovi vicini e questa zona sembra diventare sempre più popolare. Sospetto che da qui a una decina di anni cominceranno a costruire intere città, anche perché ormai gran parte della produzione agricola si trova su Darona, i pochi agricoltori che ancora coltivano qualcosa non riescono a competere. C'è Gerd con sua moglie che lavorano personalmente il loro campo da generazioni, ma credo che ormai lo facciano per abitudine più che per necessità valutò, mentre lentamente si incamminava di nuovo lungo il sentiero, avanzando faticosamente lungo la salita.

Sal la seguiva a breve distanza, pronto a sorreggerla nel caso in cui la donna avesse dato segni di cedimento, ma lasciando che fosse Korinna a fare il passo, anche se forse per orgoglio di fronte alla presenza di Lorelei, forse il desiderio di mostrarle che era ancora perfettamente in grado di percorrere quel sentiero, la stavano facendo procedere più rapidamente del solito.

Non ci volle molto prima che finalmente raggiunsero la cima della collina e lì Korinna si fermò di nuovo: non era rimasto molto, qualche cumulo di sassi che descriveva grossolanamente la piante di alcune abitazioni, un vecchio pozzo, dal quale spuntava un piccolo arbusto, i segni di quello che un tempo era stato un campo e qualche pianta da coltivazione che si era inselvatichita. La casa dove vivo ha la stessa struttura, è stata interamenete ricostruita, ma mi piaceva l'idea che sembrasse autentica spiegò Korinna, prendendosi un momento per recuperare il fiato.
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#63

Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente.

Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Annuì pensierosa alle parole della bisnonna. Sui libri di testo, l'occupazione di Betazed poteva sembrare corta, quasi irrilevante, ma il numero di morti e la distruzione portata dal Dominio diceva altrimenti. Considerando che ancora oggi, ben quindici anni dopo, la ricostruzione di certe aree del pianeta non era stata completata, non c'era da sorprendersi che il Ministero della Cultura betazoide non prestasse la dovuta attenzione a rovine come quella. Dopo il passaggio del Dominio, c'erano patrimoni culturali e artistici ben più importanti che necessitavano di urgenti lavori di restauro. Era un vero peccato, ma anche una necessità.

Arrivati in cima alla collina, gli occhi di Lorelei quasi brillarono di eccitazione al vedere le rovine. Le osservò con attenzione da distanza, analizzando la pianta delle abitazioni, la posizione del pozzo e, per quanto fosse possibile, quella degli orti. Hai fatto la scelta migliore. Disse, in risposta alle parole della bisnonna riguardanti la sua casa. Una casa ricostruita offre la stessa sensazione di autenticità di una casa storica restaurata. Non avrà lo stesso valore, ma in cambio non ricadi in tutte quelle leggi restrittive sul patrimonio culturale. Non dico che non sia emozionante vivere in un edificio che ha centinaia di anni, ma non è salutare dover passare una trapela burocratica ogni qual volta si vuole fare un intervento edilizio. Lorelei non era molto esperta in proposito, ma aveva comunque qualche idea sulle problematicità delle leggi atte a tutelare il patrimonio culturale.

Se hai potuto basarti sulla struttura delle antiche dimore contadine per la tua casa, ritengo che ci siano dei testi in proposito... o almeno delle mappe in catasto? Domandò, spostando finalmente lo sguardo dalle rovine a Korinna. Una parte di lei avrebbe voluto correre fino alle rovine per poterle analizzare da vicino ma era consapevole che la bisnonna aveva bisogno di riposare dopo la salita. Chiedere informazioni sull'eventuale documentazione riguardo quell'insediamento o quel tipo di insediamento le avrebbe permesso sia di darle il tempo di riprendere un po' il fiato, sia di scoprire se aveva modo di recuperare qualcosa. Senza dati precisi, sarebbe stato difficile analizzare propriamente le rovine.
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#64

Korinna Suder

Betazoid

Korinna avrebbe voluto ridacchiare alle parole della nipote, ma con il fiato ancora corto per la salita finì per tossicchiare e le fu necessario qualche istante prima di riuscire a rispondere in realtà la sensazione di autenticità non era la cosa che mi interessasse maggiormente quando decisi di venire a vivere qui: cercavo un posto tranquillo, lontano dalla città: avevo notato che in città non riuscivo a starmene con le mani in mano e tra un'associazione e l'altra continuavo ad assumere più incarichi di quelli che ormai ho la forza di seguire... ma forse il problema non era la città. fu costretta ad ammettere. Con il tempo altra gente ha iniziato a trasferirsi qui nei dintorni e devo confessarti che non mi dispiace. Voglio bene a Sal e Tamara... disse, riservando un sorriso all'uomo che era con loro ... ma questa zona era un po' troppo solitaria per i miei gusti. confessò, poggiandosi leggermente sul suo bastone mentre il suo sguardo si portava nuovamente verso l'orizzonte: la temperatura era mite, ma il sole stava ormai cominciando ad abbassarsi verso il mare.

Non so dirti molto altro sulla mia casa, questo è ciò che mi ha riferito l'architetto, ma per quanto ne so potrebbe anche essersi inventato tutto di sana pianta. Presumo che basterebbe fare una ricerca negli archivi pubblici per scoprire quanto ci sia di vero, ma non mi sono mai presa il disturbo ammise, notando che lo sguardo di Lorelei si posava di tanto in tanto sulle rovine oh, vai pure, piccola mia: credo che rimarrò qui ad osservare il cielo per un po' disse e con un cenno le suggerì di avviarsi verso il vecchio insediamento. Forse Sal ti sa dire qualcosa di più in merito: la sua famiglia è di questa zona e lui è cresciuto poco lontano da qui. Aveva una fattoria da quella parte della collina... disse, indicando la direzione con la punta del suo bastone. La fattoria c'è ancora, la gestisce mio fratello... ogni tanto vado a dargli una mano, ma non abbiamo una grande produzione. spiegò Sal, sentendosi chiamato in causa.
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#65

Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente.

Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Il tossicchiare di Korinna per un attimo la allarmò, ma l'anziana si riprese in fretta. Forse farla ridere, per quanto involontariamente, dopo uno sforzo simile non era stato l'ideale. Sorrise all'ammissione della bisnonna, ben comprendendo il bisogno di tranquillità che l'aveva condotta in un angolo così isolato di Betazed. Lei stessa a volte provava la tentazione di rifugiarsi in qualche zona di campagna, lontana dal caos di una città o di un'astronave. Lorelei poteva però immaginare che quella tentazione si sarebbe almeno in parte alleviata una volta che fosse diventata più pratica nelle arti telepatiche e avesse stabilizzato le sue difese mentali. Il suo desiderio di solitudine, era infatti spesso legato al rumore telepatico di sottofondo che tanto aveva imparato ad odiare.

Vedrò di dare un'occhiata agli archivi. Confermò, decisamente curiosa di scoprire di più sull'aspetto originario di quell'insediamento agricolo di cui ormai rimanevano solo le fondamenta. Esitò un attimo quando la bisnonna la spronò ad andare a vedere le rovine, e i suoi occhi quasi luccicarono quando le fu fatto presente che Sal era della zona. Sal, se ti venisse in mente qualche informazione o curiosità sul vecchio insediamento, o più in generale sulla zona, la ascolterei molto volentieri. Disse, rivolta a lui, per poi tornare a rivolgersi alla bisnonna: Allora io andrei a dare una rapida occhiata da vicino. Non aveva intenzione di impiegarci molto in quanto il sole stava cominciando a calare e non aveva intenzione di mettere a rischio la sua salute. Nei prossimi giorni, se ci sarà l'occasione, verrò a fare un'analisi più approfondita. Magari potrei anche noleggiare una olocamera. Sì, quella non era una cattiva idea. Riprendendo le rovine con una olocamera, avrebbe potuto poi visionarle con più calma una volta in una sala ologrammi. Visionare una riproduzione olografica non sarebbe stato paragonabile a vederle dal vivo ma almeno sarebbe durata nel tempo, rimanendo consultabile anche dopo che le rovine fossero state distrutte per far spazio alle nuove costruzioni.

Torno subito! Disse, per poi cominciare a dirigersi a passo veloce verso le rovine.
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#66

Korinna Suder

Betazoid

Olocamera... rifletté Korinna ad alta voce ... sai che forse ne ho una in casa da qualche parte? si ritrovò a pensare. Ricordava di averne ricevuta una in regalo da Allana qualche anno prima, contenente qualche registrazione delle vacanze che lei e Tomi avevano fatto su Risa qualche anno prima. Non aveva l'abitudine di buttare roba ed era certa fosse ancora in qualche scatla, anche se non avrebbe saputo da dove iniziare a cercare. Sal, tu sai se c'è ancora? chiese all'uomo, prima che si allontanasse. Sì... penso sia nel ripostiglio, in serata darò un'occhiata. promise per poi seguire Lorelei verso le rovine.

Quando ero piccolo venivo qui a giocare alla conquista del Regno di Jendara con i miei fratelli raccontò, rievocando con un sorriso ricolmo d'affetto quei giochi infantili e la saga tradizionale da cui erano tratti ... ma siamo sempre stati contadini, temo che nessuno di noi sappia molto di architettura o di storia locale. Ricordo che mio nonno non aveva in gran simpatia i proprietari, perché avevano degli animali che continuavano a invadere il suo terreno o, almeno, questo è quello che ci raccontava... ma forse non è quello che le interessa sentire. azzardò l'uomo, seguandola pazientemente tra le rovine. Certo, se Lorelai avesse chiesto le avrebbe facilmente saputo descrivere l'utilizzo delle varie stanze sebbene non fossero rimaste che poco più delle fondamenta di molti degli edifici, ma riteneva che la giovane avrebbe saputo fare altrettanto e l'idea di raccontarle qualcosa al riguardo non lo sfiorò nemmeno.

Un alito di vento scompigliò i capelli di Korinna e la donna si voltò leggermente in direzione dei due impegnati a studiare le rovine, godendosi a distanza l'entusiasmo della nipote e la vitalità che lasciava trasparire.
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#67

Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente.

Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Presa dal suo entusiasmo, Lorelei si era persa il commento sulla olocamera ma non era eccessivamente preoccupata dalla questione. Era consapevole che, in una zona così isolata, avrebbe potuto rivelarsi difficile recuperarne una ma, alla peggio, avrebbe fatto un salto nella città più vicina. Raggiunta da Sal, sorrise alle sue parole mentre si chinava per osservare più da vicino quelli che una volta erano stati i muri di una casa. L'interesse dell'antropologia è l'uomo, sia come individuo che come membro di comunità. Rispose, al suo commento finale. Rialzatasi, prese a passeggiare per le rovine, osservandosi attorno con interesse e fermandosi di tanto in tanto a controllare qualche particolare. Le storie di vita non sono insignificanti, anzi offrono informazioni fondamentali. Cercò di spiegare, comprendendo che per un 'non addetto' quella specifica tecnica di analisi potesse suscitare perplessità. Eppure, la raccolta di materiali biografici faceva da sempre parte dell'analisi antropologica: ricostruire storie individuali permetteva infatti di ottenere una migliore comprensione della cultura che si stava studiando. Ad esempio, dal tuo racconto otterrei informazioni non solo sulle coltivazioni e sugli animali allevati al tempo di tuo nonno, ma anche sui rapporti interpersonali nell'insediamento. Se alle prime si potrebbe arrivare anche con l'analisi archeologica, studiando resti animali o vegetali, non sempre è possibile trovare documenti che testimonino le relazioni tra le persone. Quindi sarei davvero interessata a sentire i tuoi racconti, se ti andasse di condividerli.

Lorelei si fermò un attimo, spostando il suo sguardo dalle rovine a Sal ed infine sulla più distante bisnonna. Vederla osservarli da lontano, il vento che le scompigliava i capelli, le ricordò le sue priorità. Forse è meglio rimandare la conversazione a quando saremo a casa. Disse quindi. La temperatura era mite e il vento leggero, quindi probabilmente non c'erano ancora rischi per la sua salute, ma le dispiaceva lasciare la bisnonna da sola. Era venuta a trovarla per stare con lei, non per esplorare delle rovine. Per quanto interessanti fossero. Torniamo da 'nonna Korinna? Domandò, per poi cominciare ad incamminarsi verso l'anziana.
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#68

Korinna Suder

Betazoid

Sal seguì la giovane tra le rovine, ascoltandola non senza curiosità: fin da piccolo si era occupato di aiutare la famiglia nelle sue attività e non aveva mai avuto il tempo per studiare quanto gli sarebbe piaciuto. A sentire la giovane l'antropologia sembrava una branca interessante. Capisco... disse, riflettendo sui ricordi dei racconti del nonno beh... allora... la storia è un po' lunga. Da quello che ricordo qui vivevano tre diverse famiglie, anche se è difficile dire dove iniziasse una e finisse l'altra. Anche adesso... una delle vicine di casa di sua nonna è la figlia di una cugina di sesto grado di mia cognata: trverà diversi legami di parentela tra la gente che vive qui, tendiamo ad essere particolarmente affezionati a queste colline disse l'uomo con un sorriso pieno di affetto al pensiero della propria infanzia trascorsa in quegli stessi luoghi in cui ancora viveva.

Oh. Certamente. rispose, seguendo Lorelei in direzione dell'anziana che li aspettava comodamente seduta qualche centinaio di metri più in là. Quando Korinna notò che la nipote si stava avviando nella sua direzione le lanciò un'occhiata interrogativa a distanza Ma come? Già stufa di esplorare? chiese sorpresa, tornando a comunicare telepaticamente perché gridare non le piaceva.
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#69

Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente.

Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Gli occhi di Lorelei quasi brillavano a causa dell'interesse che stava provando per le parole dell'uomo. Aveva già studiato piccoli insediamenti in cui tutti si conoscevano ed erano imparentati ma, essendo abituata alla vita di città, aveva sempre percepito una certa distanza tra sé stessa e quel modo di vivere. Questo è davvero interessante: credo proprio che farò il giro del vicinato per vedere se c'è qualcuno che ricorda qualcosa e ha voglia di parlarne. Non era sicura che i più giovani avrebbero avuto qualcosa da raccontare in proposito, ma poteva immaginare che la generazione della sua bisnonna avrebbe potuto riferirle informazioni utili. Sai se c'è qualche amica di 'nonna Korinna che potrebbe sapere qualcosa? Quando si parla di antropologia mi faccio sempre prendere un po' troppo, e non vorrei finire per escluderla. Quello era un timore valido: trovare un modo di unire i suoi interessi con quelli della sua bisnonna era un'idea da valutare.

Stavano ancora camminando tra le rovine, diretti verso il luogo dove la sua bisnonna si era seduta, quando un messaggio telepatico la raggiunse. Ho fatto solo un giro preliminare. Rispose nello stesso modo. Non ho con me l'attrezzatura necessaria. Attrezzi da scavo come pale e zappe probabilmente non sarebbero stati necessari, considerando che le rovine non erano state ricoperte dal terreno se non si considerava qualche punto in cui la vegetazione aveva deciso di farla da padrone. Poteva immaginare che, in caso di necessità, sarebbe riuscita a trovare qualcosa tra gli attrezzi da giardino della bisnonna. Metro, pennello e scopino sarebbero stati acquistabili in qualsiasi negozietto generale, esattamente come il materiale per prendere appunti. L'olocamera era un quesito ma in qualche modo l'avrebbe trovata. A ripensarci sono un'antropologa, non un'archeologa. E non sarebbe l'ideale far partire uno scavo archeologico mentre dovrei essere in vacanza e a riposo. Si ritrovò a ritrattare. Ah, non mal interpretarmi: le rovine sono super interessanti! Così interessanti che i miei pensieri stavano già partendo per la tangente. Quindi niente pala, pennello e scopino... un'olocamera rimarrebbe utile, però. Un attimo di pausa poi aggiunse, in maniera quasi scherzosa: Potrei aver bisogno di una mano per interrogare Sal, però. Sembra sapere parecchio sull'accampamento.
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#70

Korinna Suder

Betazoid

Sal non dovette riflettere a lungo per rispondere alla domanda di Lorelei sì... mia madre e la sua bisnonna sono in buoni rapporti, vive alla fattoria di mio fratello e ogni tanto andiamo a fare loro visita. Se desidera e la signora Suder se la sente potremmo organizzarci per andarla a trovare domani considerò. Era un po' che non passavano alla fattoria ed era certo che a suo fratello e alla cognata avrebbe fatto piacere avere un po' di aiuto in casa. Korinna sembrava particolarmente attiva in quel periodo e due passi e qualche distrazione dai lavori di casa le avrebbero certamente fatto bene. Se non ci fossero stati problemi per la sua famiglia, poteva essere una buna idea per tutti.

Oh. Che genere di attrezzatura ti serve? si informò Korinna, che non si era mai trovata né a fare scavi archeologici, né ad occuparsi specificamente di antropologia, anche se riguardo alla seconda aveva certamente qualche idea in più dei processi che ne erano alla base. L'idea però che la nipote pretendesse di farle compagnia, imparare le tecniche di meditazione e indagare contemporaneamente sulle origini di quell'insediamento nei pochi giorni a disposizione per riposarsi le lasciava qualche perplessità: nel corso degli anni aveva stretto diverse amicizie con ufficiali della flotta, e quello non era certo un atteggiamento che le fosse nuovo... quel voler esplorare ogni cosa, senza nemmeno prendersi il tempo per respirare... per quanto comune a diversi degli ufficiali che conosceva, non le era mai sembrato particolarmente salutare. D'altra parte sapeva  di essere probabilmente l'ultima persona a potersi esprimere al riguardo: lei per prima aveva la tendenza a concentrarsi sul lavoro, di qualunque genere esso fosse, quando voleva evitare di affrontare qualcosa di più mondano e più vicino al suo cuore.

Siedi con me la invitò Korinna, leggendo tra i suoi pensieri la discussione che aveva appena avuto con Sal. Sal, ti andrebbe di assistere mia nipote? chiese Korinna, non appena l'uomo le raggiunse le sue difese mentali sono deboli al punto che questo le crea qualche difficoltà quando è in mezzo alla gente: ho l'impressione che tutto il tempo passato circondata da alieni le abbia fatto dimenticare le basi della nostra telepatia... invece che raccontarle dell'insediamento, puoi lasciare che Lorelei trovi le informazioni che desidera tra i tuoi pensieri? chiese senza aiutarla precisò Korinna, strappando un sorriso all'uomo. Per me non è un problema. garantì lui.
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