TFB ehm... rock party?
#1

Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.

James T. Kirk | Human

Infinite analisi, oltre ad una buona dose di tempo e pazienza, non erano state sufficienti a concludere oltre ogni ragionevole ombra di dubbio che le insolite formazioni polverose che sembravano seguirli sul pianeta fossero creature senzienti. D'altra parte, quelle stesse analisi non erano riuscite a concludere nemmeno che non lo fossero. Il tempo, intanto, continuava a scorrere e se non si fossero sbrigati con le riparazioni alla stazione di rilevazione rischiavano di ritardare il rendez-vous con il cargo che erano stati incaricati di scortare. Teletrasportare la strumentazione a bordo dell'Enterprise per effettuare le dovute sistemazioni era fuori discussione: un simile spostamento avrebbe richiesto poi giorni interi per ricalibrare l'intero sistema, assicurando loro quel ritardo che speravano di evitare. Le opzioni a loro disposizione non erano molte: potevano posticipare uno dei due incarichi o correre qualche rischio e portare a termine entrambi.

La speranza di recuperare ulteriori dati in tempo utile cominciava infatti a scemare e fu probabilmente quella la ragione per cui Jim decise che era arrivato il momento di agire. A passo deciso il capitano si avviò verso l'infermeria, le porte si aprirono con un debole sibilo e per un istante fu quasi sorpreso di trovarla semi-deserta: era difficile distinguere giorno e notte a bordo di una nave stellare e solo l'illuminazione che la sera si faceva più tenue gli annunciò che tra le varie incombenze della giornata doveva aver perso il senso del tempo. Ormai era un po' troppo tardi per sperare di trovare l'ufficiale medico capo ancora in servizio...
@Sara Petrelli
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#2

Joanna McCoy

Human

 Nonostante l’entusiasmante inizio nell’Enterprise, Joanna aveva sperimentato anche la parte più tranquilla del suo lavoro, qualcosa che le ricordava leggermente la sua vecchia esperienza sulla Terra e che quasi le faceva dimenticare di essere su una nave. Almeno, così si poteva pensare, se non fosse che il suo metabolismo stava ancora cercando di abituarsi alla nuova vita. 
Il turno di quel giorno era particolarmente noioso, fortunatamente in infermeria avevano pochi pazienti e tutti con patologie o ferite che richiedevano cure semplici e perciò Joanna aveva molto tempo libero mentre attendeva di sistemare i medicamenti. Sospirò dispiaciuta mentre prendeva il suo PADD, avrebbe preferito passare quel turno con suo padre, in modo da parlare nell’attesa, ma proprio quel giorno avevano orari completamente diversi.
Aveva deciso di impiegare il suo tempo di attesa nel rivedere i dati dei pazienti e scrivere piccoli appunti nel caso fossero utili, quando sentì il sibilo delle porte che si aprivano. Si alzò da dove era seduta e si avvicinò all’entrata, trovando il capitano che si guardava intorno.

Capitano, sta bene? Si è fatto male in qualche modo? 
Suo padre le aveva raccontato della frequenza in cui zio Jim si presentava in infermeria, Joanna era entrata nell’Enterprise da poco e di certo non si aspettava una sua visita così presto. 
Analizzò attentamente con lo sguardo l’uomo alla ricerca di qualche possibile ferita o segno di malessere, a prima vista non sembrava avere nessun problema ma per sicurezza impugnò il suo tricorder medico, forse aveva bisogno di un’analisi più approfondita.
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#3

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James T. Kirk | Human

Whoa! Whoa! Piano! protestò Jim, allungando una mano verso il tricorder che Joanna gli puntava contro per costringerla ad abbassarlo. Sto bene! promise, prima che la ragazza si mettesse in testa di verificare di persona con qualche interminabile serie di analisi. Per un istante fu tentato di dirle che in realtà stava cercando suo padre, ma sapeva che in quel momento l'amico non era in servizio. Si fosse trattato di chiunque altro non avrebbe esitato un istante per ripiegare sul primo ufficiale medico che si fosse ritrovato di fronte per quella missione, ma non era facile abituarsi all'idea che ora Joanna fosse un membro dell'equipaggio. Scosse leggermente la testa, allontanando quel pensiero.

Voglio scendere di nuovo sul pianeta per tentare quelle riparazioni e mi serve qualcuno che conosca le creature di sabbia per tenerle d'occhio... se la sente di accompagnarci? si informò senza tergiversare oltre. Joanna era una delle due persone a bordo dell'Enterprise che avevano passato più tempo a studiare quei cumuli di sabbia semoventi e in quell'infermeria era sicuramente la persona più competente per garantire che non costituissero una minaccia per la squadra di sbarco. Tuttavia quella sarebbe stata la sua prima vera missione sul campo e non si trattava propriamente di una scampagnata: aveva bisogno di sapere che Jo era altrettanto disposta ad affrontare qualche rischio prima di decidere se assegnarle l'incarico.
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#4

Joanna McCoy

Human

Si fermò immediatamente appena vide la mano di Jim alzarsi verso il tricorder, lo abbassò per poi lasciarsi sfuggire un sospiro di sollievo, già preoccupata per le condizioni non solo del suo capitano ma di un uomo che aveva preso in simpatia anni fa.
Mi scusi, Capitano, sta cercando qualcosa allora?
Le guance di Joanna si fecero leggermente più rosate, forse aveva messo troppa enfasi nel suo gesto ma era subito entrata nella modalità infermiera.
Rimase completamente sorpresa alla richiesta del capitano, certo immaginava che prima o poi avrebbe avuto una missione sul campo ma non si aspettava potesse accadere così presto. Era piuttosto felice all’idea che il capitano la ritenesse adatta per un compito così importante e non pensava minimamente di poter rifiutare.
Sono pronta, dopotutto è il mio lavoro. Inoltre io e il dottor McCoy abbiamo passato gran parte del tempo ad analizzare quei granelli e vorrei continuare il lavoro anche nel loro habitat.
Fece un cenno deciso con la testa, gli occhi che brillavano dall’emozione di iniziare la sua prima missione in campo mentre le sue labbra erano solo lievemente incurvate in un sorriso.
Trasferisco solo i miei compiti ad una collega e, se mi da il permesso, mi preparo per andare.
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#5

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James T. Kirk | Human

Lo sguardo entusiasta di Joanna era contagioso e Jim lo ricambiò con un lieve sorriso. Sapeva che molto probabilmente la prospettiva della sua prima missione sul campo stava portando la ragazza a sottovalutare i potenziali rischi, ma in fondo sarebbe stato con lei tutto il tempo, cosa mai sarebbe potuto andare storto? D'accordo. rispose cordiale. ... prenda un kit medico, poi ci raggiunga direttamente in sala teletrasporto 1. Sono certo che l'infermiera Rakic saprà aiutarla nel rivedere le procedure per lo sbarco. aggiunse, muovendo un cenno di saluto in direzione dell'altra donna che, sentendo pronunciare il proprio nome, aveva interrotto un istante il proprio lavoro per drizzare la testa con sguardo interrogativo. Ha un quarto d'ora. la informò Jim prima di lasciare l'infermeria per dirigersi verso la stiva di carico, dove gli ingegneri stavano terminando di approntare la strumentazione necessaria alle riparazioni.

Dieci minuti dopo, Jim si trovava in sala teletrasporto assieme ad alcuni degli ingegneri, che stavano posizionando sulla piattaforma un pesante contenitore pieno di attrezzi. ... ma se riuscissimo a disabilitare questo sistema di allarme automatico, poi potremmo teletrasportarli direttamente nella stanza dei sensori, è corretto? chiese in direzione del tecnico del teletrasporto, che aveva individuato un'area un po' troppo lontana per i gusti del capitano come luogo adatto per la rimaterializzazione. Uno degli ingegneri, che aveva ascoltato la conversazione, si avvicinò ai due il problema, signore, è che non abbiamo i codici per farlo. spiegò, guadagnandosi un'occhiata perplessa da parte di Jim è una stazione federale! Come è possibile che non abbiamo i codici di sicurezza? protestò il capitano. Abbiamo i codici di accesso, ma per il deflettore... iniziò a spiegare l'ingegnere, interrompendosi un istante quando la porta si aprì per lasciare entrare una donna di colore. Tenente Uhura! la accolse Jim ... per favore, chiami il Comando e si faccia dare il codice per disabilitare il deflettore della stazione. Se rifiutano mi passi la comunicazione. tagliò corto. Capiva le ricerche segrete e il bisogno di riservatezza... ma non aveva la minima intenzione di permettere che la burocrazia dei piani alti complicasse inutilmente il loro lavoro o, peggio, mettesse a rischio la sicurezza del suo equipaggio.
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#6

Joanna McCoy

Human

Fece un cenno della testa agli ordini del capitano, si voltò anche verso la sua collega, le fece un lieve sorriso prima di tornare a guardare Jim.
Sì, capitano, sarò in sala teletrasporto 1 il prima possibile.
Osservò il capitano mentre si allontanava rimanendo ferma sul suo posto fino a quando le porte non si chiusero, solo in quel momento si accorse che aveva solo un quarto d’ora.
Infermiera Rakic, le mando il mio piano per le cure dei pazienti, può farle per me? Prometto che la prossima volta ricambierò il favore prendendo i suoi pazienti.
Fu più tranquilla quando la collega le fece capire che non era un problema per lei, fece un altro cenno della testa anche se decisamente più agitato e iniziò a passare i dati dei suoi pazienti e delle cure dal suo PADD a quello dell’infermiera Rakic.
Dopo aver risolto quel punto, prese il kit medico e il necessario per prepararsi alla missione, il cuore le batteva così forte che quasi sembrava volesse uscire dal petto, anche se non era biologicamente possibile.
Una volta finito i preparativi, salutò la collega continuando a ringraziarla, prima di incamminarsi a passo svelto verso la sala teletrasporto 1; era agitata non solo perché era la sua prima missione, ma anche perché non amava molto usare il teletrasporto, preferendo viaggiare in navicelle più piccole piuttosto che quel sistema. Sua madre si lamentava spesso di quel suo problema, dicendo che era uguale a suo padre e che fosse davvero assurdo che entrambi avessero scelto una professione che implicava l’utilizzo del teletrasporto.
Coraggio Jo, devi far vedere quanto vali, non puoi farti fermare dalle tue insensate paure.
Prese un profondo respiro ed entrò nella sala, salutò con un sorriso il tenente Uhura  e con un cenno del capo altri colleghi, prima di avvicinarsi al capitano, il quale sembrava  piuttosto infastidito.
L’infermiera McCoy è a disposizione, Capitano.
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#7

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James T. Kirk | Human

Jim mosse un cenno di assenso in direzione della nuova arrivata. Joanna non sembrava del tutto tranquilla, ma non poteva certo biasimarla: era la sue prima missione sul campo e sebbene il capitano non avesse la minima intenzione di darlo a vedere, quella situazione non lasciava del tutto tranquillo nemmeno lui. Stava per aggiungere qualche parola di incoraggiamento nei confronti della ragazza, quando Uhura lo interruppe: Capitano, l'ammiraglio Cattel afferma che si tratta di informazioni strettamente riservate riferì la donna con fare professionale. Jim trattenne un moto di frustrazione: quelle erano cose che non riusciva a capire. Come potevano pensare che potessero fare il loro lavoro, laggiù, se il Comando non formiva gli strumenti per portarlo a termine in sicurezza!? Fece cenno a Joanna di attendere un istante e raggiunse Uhura alla console di comunicazione Ci penso io. Conosce già l'infermiera McCoy? le chiese, prendendo il suo posto.

Uhura rivolse un sorriso interrogativo alla nuova arrivata McCoy come...? si informò lasciando in sospeso la domanda, anche se non sarebbe servita certo una grande fantasia per intuire quale altro McCoy potesse avere in mente. Gli ingegneri, nel frattempo, erano riusciti a posizionare il loro materiale sulla piattaforma del teletrasporto ed attendevano solo l'autorizzazione del capitano per potersi mettere al lavoro.

Passò qualche lungo istante prima che Jim chiudesse la comunicazione con il Comando, niente codice annunciò pensieroso. Non era tanto il fatto di non aver ricevuto il codice ad impensierirlo, quanto piuttosto quello che significava. Stando alle parole dell'ammiraglio Cattel, nemmeno lui aveva l'accesso alle informazioni dettagliate riguardo alla stazione. Che razza di studi stavano facendo su quel pianeta per avere un livello di sicurezza tale che nemmeno coloro che erano incaricati di riparare la strumentazione potevano avvicinarsi agevolmente!? Per un istante si trovò a considerare l'idea di mandare a quel paese il Comando e la sua burocrazia, rifiutandosi di terminare il lavoro se non avesse avuto adeguate garanzie di sicurezza. In silenzio tornò ad avvicinarsi alla console del teletrasporto per studiare la zona prevista per la rimaterializzazione. In fondo non era lontana dalla stazione: si trattava di poche centinaia di metri. Da percorrere con casse di pesanti strumenti, certo, ma l'addestramento dell'Accademia prevedeva cose molto peggiori. Anche volendo... non sembravano esserci ragioni sufficienti a contestare gli ordini del Comando.

Mandi giù il materiale decise in direzione del tecnico del teletrasporto, per poi cercare con lo sguardo l'ufficiale della sicurezza dal grado più alto Gerstman, lei e la sua squadra siete i prossimi. Mettete in sicurezza l'area, e iniziate a portare il materiale verso la stazione. Se tutto andrà come l'ultima volta dovremmo avere tempo sufficiente per raggiungere la base prima che le creature di sabbia si facciano vive. ordinò mentre afferrava il phaser che uno degli ufficiali della sicurezza stava distribuendo a tutta la squadra per fissarlo alla propria cintura. Noi attenderemo il vostro via libera. disse, ricevando un cenno di assenso da parte dell'uomo.

Energia. ordinò al tecnico del teletrasporto, per poi rivolgersi nuovamente alle due donne ... il tenente Uhura è esperta in xenolinguistica, se esiste un modo per comunicare con quelle creature mi piacerebbe trovarlo. Avrei diverse domande su cosa sta succedendo su quel pianeta... spiegò, prendendo distrattamente il proprio comunicatore in attesa della chiamata del tenente Gerstman.
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#8

Joanna McCoy

Human

Rimase al suo posto in silenzio, osservando ciò che stava accadendo; a quanto pare c’era un problema riguardante alcune informazioni, Joanna immaginò essere importanti per la missione ma che purtroppo erano riservate. Non provò a chiedere niente in merito, dopotutto non era suo compito e certamente il Capitano e il Tenente erano le persone più adatte a risolvere la questione.
Joanna sorrise timidamente quando l’attenzione venne attratta su di sé, non era un problema quando si trattava di lavoro ma al di fuori di quel campo l’agitava leggermente avere gli occhi puntati su di sé.
Sì, sono la figlia del Comandante e Ufficiale Medico Capo McCoy o come a qualcuno piace chiamarlo…Bones.
Lanciò una leggera occhiata divertita al Capitano, aveva sempre trovato curioso quel soprannome anche se adatto alla professione del padre.
La sua espressione si fece seria quando, dopo aver osservato attentamente Jim, notò che c’era qualcosa che non andava. Non sapeva quale codice gli servisse ma evidentemente era un vero e proprio problema non averlo.
Fece un cenno con la testa quando le spiegò il ruolo del Tenente, anche se in fondo sapeva già in cosa era specializzata. 
Mando a tutta la squadra ciò che abbiamo raccolto io e il Comandante McCoy? Forse alcuni dati li abbiamo interpretati secondo le nostre conoscenze ma potrebbero essere legati ad altri fattori che noi non conosciamo abbastanza approfonditamente da capirli.
Dopotutto non tutte le creature si esprimevano con il linguaggio, magari il Tenente poteva conoscere altre forme di comunicazione e trovarle nei dati che avevano analizzato. Nonostante gli enormi passi in avanti che la Federazione aveva fatto negli anni, c’era ancora molto da scoprire e da capire; non tutto poteva essere analizzato allo stesso modo, era una frase che veniva spesso ripetuta all’Accademia della Flotta Stellare.
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#9

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James T. Kirk | Human

Jim annuì distrattamente alla proposta di Joanna sì, buona idea. convenne, concedendole un paio di secondi di attenzione prima di spostare lo sguardo verso la squadra di ingegneri: Anderson, voi siete i prossimi. annunciò in direzione di un uomo sulla cinquantina, che portava sull'uniforme rossa il grado di tenente. ... raggiungete la stazione e iniziate le riparazioni appena siete pronti. Non voglio dovermi fermare su quel pianeta un minuto più del necessario. precisò. L'uomo mosse un cenno di assenso, anche perché era sceso sul pianeta anche con la squadra precedente e dopo aver incontrato le strane creature che li avevano inseguiti, l'idea di fermarsi a prendere un tè con loro non rientrava certo tra le sue priorità. Senza perdere un solo istante l'uomo si posizionò sulla piattaforma per il teletrasporto, subito imitato dai suoi colleghi. Fu in quel momento che il comunicatore di Jim trillò per annunciare una comunicazione di arrivo.

L'area è sicura, Capitano: al momento non rileviamo nessuna traccia dei cumuli di sabbia e noi siamo in posizione. lo informò Gerstman con voce tranquilla: era evidente che per l'ufficiale della sicurezza si trattava di una semplice operazione di routine, come per molti altri dei presenti. Bene, arriviamo. Kirk chiudo. rispose il capitano, per poi fissare nuovamente il comunicatore alla propria cintura mentre dava istruzioni al tecnico di teletrasportare sul pianeta anche la squadra di ingegneri. Il caos di uniformi colorate che fino a pochi istanti prima affollava la piccola sala del teletrasporto si era ormai ridotto drasticamente. Solo Uhura e la giovane McCoy erano rimaste indietro. Signore... disse Jim con un sorriso cordiale, invitandole con un cenno a seguirlo verso la piattaforma. Attese qualche istante perché tutti fossero in posizione prima di segnalare nuovamente al tecnico che poteva procedere.

Si materializzarono pochi istanti dopo sul pianeta. Il sole era alto all'orizzonte e la temperatura era gradevole. Ciò nonostante il territorio circostante era brullo, con qualche basso arbusto che spuntava con poca convinzione qua e là dal terreno rossiccio. La squadra di ingegneri era poco più avanti: dopo aver recuperato il loro materiale, gli uomini si erano avviati a passo deciso verso la stazione di rilevazione: una struttura completamente automatizzava che, all'interno delle proprie sale, ospitava solo sonde e computer. Le forme austere dell'edificio lasciavano intuire che lo scopo dei progettisti non era certo trasformarla in una rinomata località turistica, ma si trattava certamente di una struttura funzionale e di una certa imponenza. Gerstman, rimanga qui con la sua squadra. Mi avverta immediatamente se nota movimenti sospetti. ordinò. Ad onor del vero, qualunque movimento sarebbe dovuto risultare sospetto visto che, almeno secondo le informazioni in loro possesso, l'intero pianeta avrebbe dovuto essere disabitato.

Bedny, Collignon, Uhura e McCoy con me. aggiunse, avviandosi al seguito della squadra di ingegneri, con tutta l'intenzione di andare a controllare di persona il procedere dei lavori. Solo quando ebbero raggiunto l'ingresso della struttura si fermò un istante per guardarsi attorno. McCoy, ancora nessuna traccia dei cumuli di sabbia? volle accertarsi prima di entrare.

Lascio decidere a te se/quando farli entrare in scena.
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#10

Joanna McCoy

Human

Una volta ottenuto il consenso del Capitano, Joanna prese il suo PADD cercando la cartella con i dati che aveva raccolto e inviandola ai membri interessati alla missione.
Quando alzò la testa alla fine dell’operazione, notò che gran parte delle persone presenti in sala teletrasporto era sparita e quei pochi rimasti erano già in postazione per essere teletrasportati. Il suo sguardo vagò per la stanza, rendendosi conto che ormai i membri dell’equipaggio chiamati per la missione erano solo lei, il Tenente e il Capitano, ormai era arrivato il loro turno e non poteva più rimandare l’inevitabile.
Fece un profondo respiro quando Jim le invitò a posizionarsi, fece un cenno con la testa,  si voltò e si diresse verso la piattaforma. Un volta in postazione chiuse gli occhi in attesa che il teletrasporto terminasse, poteva sentire il suo cuore martellare nel petto.
Quando riaprì gli occhi, l’ambiente non era più quello della sala teletrasporto, era evidente che finalmente si trovavano sul pianeta. Fece una smorfia infastidita per la nausea che stava provando, un piccolo sintomo causato dall’agitazione, fece un altro respiro profondo e tornò a concentrarsi appena in tempo per sentire il capitano chiamarla.
Joanna si trovava dietro a Jim e al suo fianco aveva il Tenente Uhura, mentre camminavano l’infermiera ebbe la prontezza di prendere il suo tricorder; fu quasi sollevata per la sua scelta, perché poco dopo il capitano le chiese informazioni sui cumuli.
Verifico subito.
Fece un lieve giro di ricognizione con lo strumento tra le mani, erano presenti solo loro come esseri viventi oltre la vegetazione e il tricorder non registrava neanche le possibili creature, dato che Joanna aveva inserito i parametri analizzati in laboratorio proprio poco prima di presentarsi nella sala teletrasporto.
Negativo, il tricorder non segnala nessun essere vivente a parte noi e la flora autoctona, non sembra esserci nulla di simile ai cumuli di sabbia.
La ragazza scosse la testa per ribadire ciò che stava dicendo, alzò lo sguardo per osservare il Capitano in attesa di avere altri ordini.

Nel prossimo commento metterò che Joanna capta un segnale anomalo, il fattore sorpresa dovrebbe creare un po' di scompiglio. Dobbiamo decidere se riesce ad avvisare in tempo o se mentre lo sta dicendo qualcuno viene attaccato. 
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