01-01-2024, 09:01 AM
Korinna Suder
Betazoid
Korinna allargò le braccia in un moto di frustrazione: avrebbe volentieri dato una mano, ma quelli che si ritrovava davanti erano geroglifici incomprensibili. In un'altra situazione avrebbe forse provato uno per uno i comandi finché fosse riuscita a far rispondere la nave in qualche modo, ma al momento l'unica cosa che riusciva a capire dalle luci rosse che lampeggiavano ovunque, era che più di una cosa non funzionava. Cosa devo fare? chiese, cercando di seguire alla meno peggio le indicazioni dell'altra donna. Aveva seguito diversi corsi di pilotaggio in Accademia e se si fosse trattato di una navetta federale sarebbe molto probabilmente riuscita a farla atterrare, ma in quel momento si pentì amaramente di non aver seguito qualche corso di klingon, invece.
Fortunatamente, nonostante la situazione apparentemente disperata, Seeth riuscì a mantenere la calma abbastanza da darle qualche istruzione e, una volta compresi i comandi principali, Korinna riuscì quantomeno a non peggiorare la situazione. L'impatto fu comunque violento: la navetta colpì terra una prima volta e un ampio squarcio si aprì nella paratia laterale. La betazoide si aggrappò con tutta la forza che aveva alla console che aveva di fronte, ma fu comunque sbalzata all'indietro. Fortunatamente la poltrona che aveva dietro di sé la trattenne prima che andasse a sbattere violentemente contro una delle paratie. La navetta rimbalzò una seconda volta, poi si capovolse e rimbalzò una terza, prima di arrestarsi contro un cumulo di neve a breve distanza da un profondo dirupo.
Korinna attese qualche istante per accertarsi che la navetta fosse realmente ferma, poi si guardò prudentemente attorno: c'erano rottami ovunque e la navetta era stata letteralmente sventrata. Rahnaz!? chiamò, non riuscendo a vedere nessuno dei due klingon che erano assieme a lei. Una folata di aria gelida le sferzò il volto e una goccia di sangue macchiò la neve che la circondava. Se avesse avuto uno specchio si sarebbe accorta di avere una ferita superficiale alla testa, ma tra il freddo, l'incidente e le sensazioni che quel luogo le trasmetteva era troppo intontita per rendersene conto. Si prese qualche istante, poi si tirò in piedi, felice di constatare che non sembrava avere niente di rotto. Rahnaz!? chiamò di nuovo, non avendo sentito risposta.
Fortunatamente, nonostante la situazione apparentemente disperata, Seeth riuscì a mantenere la calma abbastanza da darle qualche istruzione e, una volta compresi i comandi principali, Korinna riuscì quantomeno a non peggiorare la situazione. L'impatto fu comunque violento: la navetta colpì terra una prima volta e un ampio squarcio si aprì nella paratia laterale. La betazoide si aggrappò con tutta la forza che aveva alla console che aveva di fronte, ma fu comunque sbalzata all'indietro. Fortunatamente la poltrona che aveva dietro di sé la trattenne prima che andasse a sbattere violentemente contro una delle paratie. La navetta rimbalzò una seconda volta, poi si capovolse e rimbalzò una terza, prima di arrestarsi contro un cumulo di neve a breve distanza da un profondo dirupo.
Korinna attese qualche istante per accertarsi che la navetta fosse realmente ferma, poi si guardò prudentemente attorno: c'erano rottami ovunque e la navetta era stata letteralmente sventrata. Rahnaz!? chiamò, non riuscendo a vedere nessuno dei due klingon che erano assieme a lei. Una folata di aria gelida le sferzò il volto e una goccia di sangue macchiò la neve che la circondava. Se avesse avuto uno specchio si sarebbe accorta di avere una ferita superficiale alla testa, ma tra il freddo, l'incidente e le sensazioni che quel luogo le trasmetteva era troppo intontita per rendersene conto. Si prese qualche istante, poi si tirò in piedi, felice di constatare che non sembrava avere niente di rotto. Rahnaz!? chiamò di nuovo, non avendo sentito risposta.