01-08-2024, 03:44 PM
La mia vita è dedicata alla grandezza di Cardassia. Ogni decisione, ogni azione è rivolta al bene del nostro popolo e alla sicurezza del nostro impero.
Mindur Damar Cardassiano
Sorrisi internamente alla ingenuità di Ailam, riguardo alla sicurezza Laboratorio Ghenorev. «Interessante osservazione» risposi, mantenendo una certa compostezza esteriore, per poi annuire.
Mi guardai intorno, l'ambiente era impeccabile, certo, ma la sicurezza, sebbene robusta, non era inviolabile. La vera sfida sarebbe stata vedere se l'ospitalità sarebbe stata all'altezza delle apparenze.
Mi sedetti, mantenendo un'espressione professionale e calma. «Signor Torak» iniziai con un tono che imitava la cordialità, «mi dica, cosa ne pensa della nostra piccola gitarella?»
Elan mi fissò, cercando di leggere le mie intenzioni. Era evidente che cercava di capire il motivo del nostro interesse e la mia presenza. «Come le ho accennato, siamo qui per discutere di una collaborazione su un progetto di importanza cruciale per Cardassia. La sua esperienza e le sue competenze sono indispensabili per il successo di questa missione. Il suo ruolo sarà quello di analizzare e interpretare i dati del dispositivo. La sua esperienza con tecnologie avanzate e collaborazioni interspecie è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. Avrà accesso a tutte le risorse necessarie e il nostro supporto totale.»
Con queste parole, mi rilassai leggermente, pur mantenendo un atteggiamento vigile. Era chiaro che la nostra missione stava per entrare nel vivo, e ogni dettaglio doveva essere gestito con precisione. Questa era un'opportunità per dimostrare il mio valore e la mia capacità di leadership, e non intendevo sprecarla.
Mentre parlavo, osservavo attentamente le reazioni di Elan.
Era un momento cruciale, e sapevo che la sua decisione avrebbe determinato il successo o il fallimento della nostra missione. Restai in silenzio per un momento, lasciando che Elan assorbisse tutte le informazioni. Poi, con un tono più deciso, dissi: «La sicurezza è stata una priorità per noi, e lo sarà anche per questa operazione. Possiamo contare su di lei?»
Mi guardai intorno, l'ambiente era impeccabile, certo, ma la sicurezza, sebbene robusta, non era inviolabile. La vera sfida sarebbe stata vedere se l'ospitalità sarebbe stata all'altezza delle apparenze.
Mi sedetti, mantenendo un'espressione professionale e calma. «Signor Torak» iniziai con un tono che imitava la cordialità, «mi dica, cosa ne pensa della nostra piccola gitarella?»
Elan mi fissò, cercando di leggere le mie intenzioni. Era evidente che cercava di capire il motivo del nostro interesse e la mia presenza. «Come le ho accennato, siamo qui per discutere di una collaborazione su un progetto di importanza cruciale per Cardassia. La sua esperienza e le sue competenze sono indispensabili per il successo di questa missione. Il suo ruolo sarà quello di analizzare e interpretare i dati del dispositivo. La sua esperienza con tecnologie avanzate e collaborazioni interspecie è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. Avrà accesso a tutte le risorse necessarie e il nostro supporto totale.»
Con queste parole, mi rilassai leggermente, pur mantenendo un atteggiamento vigile. Era chiaro che la nostra missione stava per entrare nel vivo, e ogni dettaglio doveva essere gestito con precisione. Questa era un'opportunità per dimostrare il mio valore e la mia capacità di leadership, e non intendevo sprecarla.
Mentre parlavo, osservavo attentamente le reazioni di Elan.
Era un momento cruciale, e sapevo che la sua decisione avrebbe determinato il successo o il fallimento della nostra missione. Restai in silenzio per un momento, lasciando che Elan assorbisse tutte le informazioni. Poi, con un tono più deciso, dissi: «La sicurezza è stata una priorità per noi, e lo sarà anche per questa operazione. Possiamo contare su di lei?»