07-08-2024, 05:05 PM
L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.
Elan Torak Cardassiano
Elan non si scompose di fronte alla domanda di Damar beh... iniziò, sprofondando nella sua poltrona mentre soppesava con accurata indifferenza le proprie parole suppongo si tratti di una questione della massima urgenza se vi siete entrambi scomodati per venire fin qui. Non desidero farvi perdere più tempo del necessario. rispose, tenendo per sé il pensiero che quella era solo una delle opzioni che gli erano passate per la mente. Un'altra era che avevano capito che non aveva la minima intenzione di lasciarsi acchiappare senza combattere e che probabilmente erano lì per studiare i sistemi di sicurezza del laboratorio, se non direttamente per catturarlo a tradimento.
Prestò poca attenzione al resto delle chiacchiere dell'uomo e del suo collega, aspettandosi che avrebbero esposto una qualche ragione perfettamente sensata perché fosse strettamente necessaria la sua presenza, ma allo stesso tempo poco interessato a scoprire quale fosse. Non si sarebbe aspettato niente meno che una storia perfettamente credibile dall'Intelligence ed il fatto che lo fosse non era di alcuna rilevanza per l'ingegnere. Quando Darhe'el gli porse il PADD, tuttavia, non poté fare a meno di dare un'occhiata ai dati che il giovane intendeva mostrargli e fu allora che, per la prima volta dall'inizio di quella chiacchierata, la sorpresa si fece strada sul suo volto. Quello a cui si trovava di fronte era un dispositivo alieno... riconosceva alcuni dei simboli presenti sul dispositivo da una ricerca di diversi anni prima, all'inizio della sua carriera, qualcosa di cui pochi Cardassiani erano a conoscenza e ancora meno erano in grado di trarne un significato. Oh. si lasciò sfuggire, mentre scorreva con curiosità il rapporto.
Da quel poco che poteva vedere, chiunque avesse analizzato quel macchinario prima di lui era poco più che un idiota dotato di buone intenzioni: sembrava averne frainteso gran parte del funzionamento, il che lo aveva portato a trarre una serie di conclusioni che non avrebbero aiutato nessuno che intendesse realmente utilizzare l'apparecchio. Doveva riconoscere che, se di una trappola si trattava, erano riusciti ad imbastirla bene. Mi faccia capire... voi siete in possesso di questo macchinario? chiese, sospettoso, in direzione di Damar.
La prospettiva di lavorare a un simile progetto era certamente allettante... forse troppo? Sarebbe bastato leggere il suo profilo, del quale l'Intelligence era certamente in possesso, per sapere che era interessato. Maledettamente interessato! L'ingegnere tamburellò distrattamente sulla propria scrivania, cercando di allontanare il desiderio di acconsentire all'istante in favore di una risposta più ponderata. Ammettiamo che sia interessato... temporeggiò quanto dovrebbe durare questo progetto? E soprattutto... siete consapevoli che si tratta di una macchina che necessita di una programmazione, vero? Se volete che estrapoli qualcosa di utilizzabile avrò bisogno di sapere cosa volete farci. precisò mentre resituiva il PADD a Darhe'el ... e voglio una dichiarazione scritta che al termine di questo progetto potrò tornare al mio lavoro qui. aggiunse, determinato ad accertarsi che quello non finisse per essere l'ultimo lavoro che avrebbe fatto in vita sua.
Prestò poca attenzione al resto delle chiacchiere dell'uomo e del suo collega, aspettandosi che avrebbero esposto una qualche ragione perfettamente sensata perché fosse strettamente necessaria la sua presenza, ma allo stesso tempo poco interessato a scoprire quale fosse. Non si sarebbe aspettato niente meno che una storia perfettamente credibile dall'Intelligence ed il fatto che lo fosse non era di alcuna rilevanza per l'ingegnere. Quando Darhe'el gli porse il PADD, tuttavia, non poté fare a meno di dare un'occhiata ai dati che il giovane intendeva mostrargli e fu allora che, per la prima volta dall'inizio di quella chiacchierata, la sorpresa si fece strada sul suo volto. Quello a cui si trovava di fronte era un dispositivo alieno... riconosceva alcuni dei simboli presenti sul dispositivo da una ricerca di diversi anni prima, all'inizio della sua carriera, qualcosa di cui pochi Cardassiani erano a conoscenza e ancora meno erano in grado di trarne un significato. Oh. si lasciò sfuggire, mentre scorreva con curiosità il rapporto.
Da quel poco che poteva vedere, chiunque avesse analizzato quel macchinario prima di lui era poco più che un idiota dotato di buone intenzioni: sembrava averne frainteso gran parte del funzionamento, il che lo aveva portato a trarre una serie di conclusioni che non avrebbero aiutato nessuno che intendesse realmente utilizzare l'apparecchio. Doveva riconoscere che, se di una trappola si trattava, erano riusciti ad imbastirla bene. Mi faccia capire... voi siete in possesso di questo macchinario? chiese, sospettoso, in direzione di Damar.
La prospettiva di lavorare a un simile progetto era certamente allettante... forse troppo? Sarebbe bastato leggere il suo profilo, del quale l'Intelligence era certamente in possesso, per sapere che era interessato. Maledettamente interessato! L'ingegnere tamburellò distrattamente sulla propria scrivania, cercando di allontanare il desiderio di acconsentire all'istante in favore di una risposta più ponderata. Ammettiamo che sia interessato... temporeggiò quanto dovrebbe durare questo progetto? E soprattutto... siete consapevoli che si tratta di una macchina che necessita di una programmazione, vero? Se volete che estrapoli qualcosa di utilizzabile avrò bisogno di sapere cosa volete farci. precisò mentre resituiva il PADD a Darhe'el ... e voglio una dichiarazione scritta che al termine di questo progetto potrò tornare al mio lavoro qui. aggiunse, determinato ad accertarsi che quello non finisse per essere l'ultimo lavoro che avrebbe fatto in vita sua.