24-12-2024, 04:29 PM
Causing people to suffer because you hate them... is terrible. But causing people to suffer because you have forgotten how to care... that's really hard to understand.
Dakona Raal Rigeliano
Negli ultimi tempi, T'Dal e lui avevano avuto poco tempo da passare assieme. Col susseguirsi delle missioni, Dakona aveva dovuto affrontare diverse emergenze mediche: quella dell'ambasciatore M'Saar era stata sicuramente la più memorabile, ma non necessariamente la più problematica. Lo spazio era malattia e pericolo, e anche una semplice discesa su un pianeta poteva tramutarsi in una crisi da risolvere. Poteva immaginare che T'Dal fosse stata impegnata quanto, se non di più, lui. I compiti di un capitano non erano pochi né irrisori, e l'ultimo anno era stato un susseguirsi di problemi. Jor era per loro un collega, ma anche e soprattutto un caro amico. Aveva sofferto a vederlo in quelle condizioni, e lo stress di T'Dal doveva essere stato ancora maggiore. Tutto è bene quel che finisce bene, diceva un detto terrestre, ma Dakona non era sicuro di quanto tempo sarebbe servito a Jor (e a tutti loro) per riprendersi totalmente dall'accaduto.
Tra un'emergenza e l'altra, la loro promessa di visitare assieme New Vulcano era stata rimandata fino a quel momento. Dakona aveva accolto con piacere la proposta di T'Dal di approfittare delle riparazioni per prendersi una licenza. Non solo avevano bisogno entrambi di un po' di riposo, ma soprattutto avevano bisogno di passare del tempo assieme. Camminare fianco a fianco per le vie di New Vulcana Regar era sia piacevole che istruttivo. Gli edifici della città erano relativamente recenti, eppure erano anche il simbolo di una tradizione che aveva tutta l'intenzione di essere tramandata alle future generazioni. Era evidente che, durante la costruzione della città, i vulcaniani si fossero dati come obiettivo il recupero di quella storia architettonica e culturale andata perduta con la distruzione di Vulcano.
È bello che i ferengi abbiano deciso di mantenere il loro consolato in questa città. Disse, mentre passavano davanti ad un edificio che sembrava essere il frutto di una fusione tra l'architettura ferengi e quella vulcaniana, in un evidente tentativo di valorizzare la propria identità culturale e nel contempo amalgamarsi nel paesaggio urbano. Forse "mantenere" non era il verbo corretto, ma la città in cui si trovavano era il discendente spirituale dell'originaria Vulcana Regar. Dakona non aveva idea se New Vulcana Regar avesse ereditato dalla sua prestanome il ruolo di fulcro economico del pianeta, ma la presenza del consolato ferengi sicuramente la stava spingendo in quella direzione. Anche se immagino la presenza dei ferengi porti ad una serie di problemi. Aggiunse a voce più bassa, in un tentativo di non farsi sentire da orecchi indiscreti. I ferengi erano una specie di commercianti, ma non si potevano dire l'apice della legalità.
Tra un'emergenza e l'altra, la loro promessa di visitare assieme New Vulcano era stata rimandata fino a quel momento. Dakona aveva accolto con piacere la proposta di T'Dal di approfittare delle riparazioni per prendersi una licenza. Non solo avevano bisogno entrambi di un po' di riposo, ma soprattutto avevano bisogno di passare del tempo assieme. Camminare fianco a fianco per le vie di New Vulcana Regar era sia piacevole che istruttivo. Gli edifici della città erano relativamente recenti, eppure erano anche il simbolo di una tradizione che aveva tutta l'intenzione di essere tramandata alle future generazioni. Era evidente che, durante la costruzione della città, i vulcaniani si fossero dati come obiettivo il recupero di quella storia architettonica e culturale andata perduta con la distruzione di Vulcano.
È bello che i ferengi abbiano deciso di mantenere il loro consolato in questa città. Disse, mentre passavano davanti ad un edificio che sembrava essere il frutto di una fusione tra l'architettura ferengi e quella vulcaniana, in un evidente tentativo di valorizzare la propria identità culturale e nel contempo amalgamarsi nel paesaggio urbano. Forse "mantenere" non era il verbo corretto, ma la città in cui si trovavano era il discendente spirituale dell'originaria Vulcana Regar. Dakona non aveva idea se New Vulcana Regar avesse ereditato dalla sua prestanome il ruolo di fulcro economico del pianeta, ma la presenza del consolato ferengi sicuramente la stava spingendo in quella direzione. Anche se immagino la presenza dei ferengi porti ad una serie di problemi. Aggiunse a voce più bassa, in un tentativo di non farsi sentire da orecchi indiscreti. I ferengi erano una specie di commercianti, ma non si potevano dire l'apice della legalità.