20-12-2014, 04:48 PM
Candice Allen
Human/Vulcan
Ricevuto l'assenso, Candice ripremette il pulsante e la porta si aprì.
Il suo datore di lavoro era in piedi, stava osservando un terminale posizionato vicino alla sua scrivania, senza dubbio stava leggendo qualche rapporto.
Ogni volta che lo vedeva si stupiva di quanto fosse muscoloso, al limite dello sproporzionato nonostante l'altezza poco superiore alla media. Era un combattente, nato per fare letteralalmente a pezzi i suoi avversari.
Lei sapeva bene quanto soffrisse nell'occuparsi di lavori d'ufficio, era un uomo del campo, sempre abituato a ricevere e portare a termine le missioni.
Nel palazzo dell'Intelligence c'era una sala, in uno degli ultimi piani, dove c'erano fotografie incorniciate dei migliori agenti, e sotto di essi vi erano indicati nome e numero di medaglie ottenute: senza dubbio il Capo era l'agente che aveva ricevuto più medaglie.
Candice mirava a diventare come lui, l'agente perfetta, la spia più abile. E proprio lui era stato il suo mentore, fin da quanto era piccola ad ora, e nonostante lei fosse cresciuta e migliorata, lui le dava consigli qualora fosse necessario. E lei, nonostante la sua logica vulcaniana, li accettava ed apprezzava. Sapeva che tutto ciò che lui le diceva, era solo per il suo bene. Ha richiesto la mia presenza, Signore?
Il suo datore di lavoro era in piedi, stava osservando un terminale posizionato vicino alla sua scrivania, senza dubbio stava leggendo qualche rapporto.
Ogni volta che lo vedeva si stupiva di quanto fosse muscoloso, al limite dello sproporzionato nonostante l'altezza poco superiore alla media. Era un combattente, nato per fare letteralalmente a pezzi i suoi avversari.
Lei sapeva bene quanto soffrisse nell'occuparsi di lavori d'ufficio, era un uomo del campo, sempre abituato a ricevere e portare a termine le missioni.
Nel palazzo dell'Intelligence c'era una sala, in uno degli ultimi piani, dove c'erano fotografie incorniciate dei migliori agenti, e sotto di essi vi erano indicati nome e numero di medaglie ottenute: senza dubbio il Capo era l'agente che aveva ricevuto più medaglie.
Candice mirava a diventare come lui, l'agente perfetta, la spia più abile. E proprio lui era stato il suo mentore, fin da quanto era piccola ad ora, e nonostante lei fosse cresciuta e migliorata, lui le dava consigli qualora fosse necessario. E lei, nonostante la sua logica vulcaniana, li accettava ed apprezzava. Sapeva che tutto ciò che lui le diceva, era solo per il suo bene. Ha richiesto la mia presenza, Signore?