13-02-2015, 10:25 AM
Emil Sheppard
Human
Se Sheppard non fosse stato in una situazione critica e avesse avuto qualcun altro adatto a quel compito, con ogni probabilità alle parole di NX-01 si sarebbe messo ad urlare. Ma come si permetteva? Credeva davvero di poter lavorare nei laboratori della Sezione 31 senza dover obbedire a lui? Si credeva così importante? Per quanto Sheppard fosse consapevole che l'uomo che aveva di fronte era un genio, era comunque convinto che non fosse insostituibile. Altri scienziati avrebbero potuto continuare la sua ricerca, partendo dal materiale che lui aveva tanto gentilmente consegnato alla Sezione 31: svolgere i propri esperimenti all'interno di un laboratorio della sezione significava essere costantemente controllati, con i dati continuamente salvati in diversi server tramite linea protetta. Un modo per garantire sia la sicurezza che l'impossibilità di perdere materiale a causa di un qualche incidente, ma anche di dare la possibilità ai piani alti di avere sempre il materiale a disposizione, qualunque cosa fosse successa. E, in ogni caso, Sheppard era disperato. Per proteggere sé stesso e la Sezione 31 sarebbe stato disposto a perdere un brillante scienziato.
"La possibilità che lei cada nelle mani del nemico non è auspicabile.... ma bisogna anche considerare che l'agente Shnigami, prima di questa storia, era di livello abbastanza elevato per accedere ai dati delle sue ricerche." Disse dunque, per quanto avrebbe preferito che lo scienziato si suicidasse, disintegrando il suo corpo insieme alle naniti, pur di non finire nelle mani del nemico. Ma non era una cosa semplice da chiedere ad un civile. D'altronde, nemmeno Claire l'aveva fatto quando era stata rapita. Cosa per cui sarebbe stata severamente punita.
"Per quanto riguarda quello che c'è sotto..." Aggiunse, per quanto non avesse la minima intenzione di spiegargli il motivo della sua scelta. Dopotutto, sarebbe stato imbarazzante rivelargli che, tra i candidati ideali per la missione, lui era l'unico che non potesse sospettare di doppio gioco. Degli altri non sapeva se poteva fidarsi: potevano essere spie o simpatizzanti di Shinigami. Dopo quello che era successo, i fedelissimi di Sheppard si potevano contare sulle dita di una mano. E la cosa lo preoccupava alquanto. "...le basti sapere che da questa missione dipende la sicurezza interna della Sezione 31 e che lei, nonostante sia un civile, è il candidato più adatto a portarla a termine. E, come ha detto lei stesso, questa può essere l'occasione ideale per testare i naniti sul campo. La prenda come una specie di esperimento."
"Uno shuttlecraft è già stato preparato per lei nel hangar M05 di questa struttura. I dati e il materiale per la missione sono già al suo interno. Ufficialmente lei ha richiesto un permesso per andare ad una conferenza scientifica e io l'ho chiamato in questo ufficio per discutere sui rischi che, visto l'attentato e l'instabile situazione della Sezione 31, lasciare i luoghi protetti potrebbe comportare per lei. Dopo il rapimento dell'agente Qetesh non sarebbe così strano se io tentassi di convincere uno scienziato importante come lei a non lasciare la base per motivi di sicurezza." Continuò. "Se non ha altre domande, può andare. Una volta che la sua navetta avrà lasciato questa struttura sarà costantemente sorvegliata da una nostra astronave occultata. I miei uomini faranno il possibile per garantire la sua sicurezza."
"La possibilità che lei cada nelle mani del nemico non è auspicabile.... ma bisogna anche considerare che l'agente Shnigami, prima di questa storia, era di livello abbastanza elevato per accedere ai dati delle sue ricerche." Disse dunque, per quanto avrebbe preferito che lo scienziato si suicidasse, disintegrando il suo corpo insieme alle naniti, pur di non finire nelle mani del nemico. Ma non era una cosa semplice da chiedere ad un civile. D'altronde, nemmeno Claire l'aveva fatto quando era stata rapita. Cosa per cui sarebbe stata severamente punita.
"Per quanto riguarda quello che c'è sotto..." Aggiunse, per quanto non avesse la minima intenzione di spiegargli il motivo della sua scelta. Dopotutto, sarebbe stato imbarazzante rivelargli che, tra i candidati ideali per la missione, lui era l'unico che non potesse sospettare di doppio gioco. Degli altri non sapeva se poteva fidarsi: potevano essere spie o simpatizzanti di Shinigami. Dopo quello che era successo, i fedelissimi di Sheppard si potevano contare sulle dita di una mano. E la cosa lo preoccupava alquanto. "...le basti sapere che da questa missione dipende la sicurezza interna della Sezione 31 e che lei, nonostante sia un civile, è il candidato più adatto a portarla a termine. E, come ha detto lei stesso, questa può essere l'occasione ideale per testare i naniti sul campo. La prenda come una specie di esperimento."
"Uno shuttlecraft è già stato preparato per lei nel hangar M05 di questa struttura. I dati e il materiale per la missione sono già al suo interno. Ufficialmente lei ha richiesto un permesso per andare ad una conferenza scientifica e io l'ho chiamato in questo ufficio per discutere sui rischi che, visto l'attentato e l'instabile situazione della Sezione 31, lasciare i luoghi protetti potrebbe comportare per lei. Dopo il rapimento dell'agente Qetesh non sarebbe così strano se io tentassi di convincere uno scienziato importante come lei a non lasciare la base per motivi di sicurezza." Continuò. "Se non ha altre domande, può andare. Una volta che la sua navetta avrà lasciato questa struttura sarà costantemente sorvegliata da una nostra astronave occultata. I miei uomini faranno il possibile per garantire la sua sicurezza."