28-07-2015, 05:29 PM
Claire Lan Mayfair
Augmented Human
Era da tanto che non si fermava ad ammirare il maestoso giardino del campus di San Francisco. Ovunque guardasse poteva vedere prati ben curati, cosparsi di alberi, aiuole e altre decorazioni, come massi, panchine e tavoli. Mentre percorreva lentamente il sentiero sterrato che l'avrebbe condotta alla struttura principale dell'Accademia, Claire non poteva far a meno di riflettere su come non aveva mai apprezzato veramente il luogo in cui si trovava e il suo lavoro di insegnante. L'aveva considerato più che altro un divertimento, qualcosa con cui trastullarsi quando non era in missione. Per quanto alle volte poteva essere pesante districarsi tra allievi e colleghi, la vita all'Accademia non era per niente paragonabile a quella di agente della Sezione 31. All'interno del campus non rischiava la vita e i suoi errori non rischiavano di compromettere la sicurezza della Federazione. Non sentiva nemmeno il brivido che provava durante le missioni più difficili. Era semplice vita di tutti i giorni, che solo poco tempo prima avrebbe considerato sacrificabile, un semplice lavoro di copertura che avrebbe potuto essere sostituito da un altro, nel caso fosse stato necessario. Ma dopo quello che era successo, il suo lavoro all'Accademia e la sua passione per l'antropologia erano le uniche cose che le rimanevano. Ora che Sheppard non era più capo della Sezione 31, la posizione di Claire nell'organizzazione era in bilico e, a dirla tutta, dubitava di essere simpatica al nuovo presidente. La sospensione non era giunta inaspettata, non dopo quello che avevano combinato i parenti di sua madre, che erano riusciti a mettere in soqquadro l'intera sezione, ma una parte di lei aveva poche speranze che sarebbe stata revocata. Cosa avrebbe fatto se le fosse giunta la notifica che la Sezione 31 non richiedeva più i suoi servigi? Si sarebbe aggrappata alla divisa nera da professoressa che stava indossando? Sarebbe riuscita a vivere come una civile? Non lo sapeva, come non sapeva se la Sezione 31 si limitasse a licenziare gli indesiderati o arrivasse a eliminarli. Non che sarebbe stato facile eliminare lei, o almeno così Claire sperava. Dopotutto, non solo era un'agente ben addestrata ma era anche stata sottoposta a potenziamenti genetici. Sarebbe stata un osso duro. Il problema era che le faceva fastidio considerare quelli che fino a poco tempo prima erano stati suoi colleghi come dei possibili nemici.
Mentre si avvicinava alla sua destinazione, il giardino si faceva sempre più affollato, sempre più pieno di cadetti. Se fosse stato per lei, se ne sarebbe tornata al dormitorio a deprimersi e a meditare vendetta, ma non le avrebbe fatto di certo bene e comunque non aveva altra scelta che partecipare a quel dannato convegno. A causa degli ultimi avvenimenti, tra il soggiorno indesiderato nella villa di suo zio e le missioni della Sezione 31, aveva superato di gran lunga le sue ore di assenza, e i piani alti erano decisamente furiosi. Era meglio che facesse la brava e si unisse a cadetti e colleghi nell'ascoltare l'ennesima diatriba tra esperti sulla guerra con l'Impero Romulano appena scoppiata e sullo strano alleato che la Federazione si era ritrovata: l'Impero Klingon. Se fosse stata un cadetto o comunque la professoressa di qualsiasi altra materia, avrebbe potuto pensare di far finta di ascoltare e di perdersi nei suoi pensieri, ma lei era l'insegnante di xenoantropologia, si occupava dello studio delle culture aliene, quindi era molto probabile che avrebbero chiesto un suo intervento. Una vera e propria rottura di scatole.
Mentre si avvicinava alla sua destinazione, il giardino si faceva sempre più affollato, sempre più pieno di cadetti. Se fosse stato per lei, se ne sarebbe tornata al dormitorio a deprimersi e a meditare vendetta, ma non le avrebbe fatto di certo bene e comunque non aveva altra scelta che partecipare a quel dannato convegno. A causa degli ultimi avvenimenti, tra il soggiorno indesiderato nella villa di suo zio e le missioni della Sezione 31, aveva superato di gran lunga le sue ore di assenza, e i piani alti erano decisamente furiosi. Era meglio che facesse la brava e si unisse a cadetti e colleghi nell'ascoltare l'ennesima diatriba tra esperti sulla guerra con l'Impero Romulano appena scoppiata e sullo strano alleato che la Federazione si era ritrovata: l'Impero Klingon. Se fosse stata un cadetto o comunque la professoressa di qualsiasi altra materia, avrebbe potuto pensare di far finta di ascoltare e di perdersi nei suoi pensieri, ma lei era l'insegnante di xenoantropologia, si occupava dello studio delle culture aliene, quindi era molto probabile che avrebbero chiesto un suo intervento. Una vera e propria rottura di scatole.