18-08-2016, 04:25 PM
Enomis Curzon
Joined Trill
In sala comando tiriamo tutti un sospiro di sollievo quando il raggio traente riesce a deviare del tutto la rotta del vascello in collisione, e così faccio anche io. Non abituato a sbilanciarmi così tanto davanti all'equipaggio, mi lascio andare in un "ben fatto!" e una risata un po' isterica, uscita più per sbaglio, per sfogare un po' di stress accumulato che per altri motivi. Mi ricompongo subito, ma la mia mimica facciale, seppur io cerchi di controllarla non riesce proprio a fare quello che io vorrei facesse e quindi rivolgo il mio sorriso verso Tarah che mi lancia uno sguardo d'intesa.
Tornato con l'attenzione sulla mia consolle di comando - mentre il computer avvisa dell'attivazione dell'allarme giallo, come da mie istruzioni - inserisco ancora un paio di comandi e faccio qualche verifica. Poi mi rivolgo verso gli ufficiali anziani, che nel frattempo si sono radunati qui, data la situazione di emergenza "più tardi discuteremo in sala tattica sul da farsi... Ora riorganizziamoci, aprite quelle dannate porte..." poi faccio cenno all'ufficiale addetto di aprire un canale "Trasporto 853, scusate per l'inconveniente, spero stiate tutti bene a bordo. Preparatevi ad una nuova manovra di avvicinamento ed attracco rigorosamente a vista... Capitano, verrò personalmente al molo di attracco ad accogliervi, chiudo."
E così eccomi al molo di attracco, a cercare di "ammorbidire il colpo" che, in tutti i sensi, equipaggio e passeggeri di questo trasporto interplanetario hanno dovuto subire. "Che bel modo di ricevere un caloroso bentornati a casa!" penso, mentre due sottufficiali mi raggiungono per fungere da guardia d'onore allo sbarco del capitano e dell'equipaggio di plancia. Non è una cosa usuale, ma ho pensato fosse un modo per dare un tono in più alla stazione, cercare di farci sembrare un po' più professionali anche ai passeggeri civili che si sono sicuramente presi un bello spavento...
Informo quindi il capitano dei nostri malfunzionamenti, mi scuso per l'ennesima volta, lo ringrazio e mi congratulo con lui per l'ottimo tempismo in manovra e, ovviamente anche per l'avvicinamento a vista. Ormai siamo così dipendenti dai computer che non è davvero una cosa scontata. Dopo essermi congedato da lui rimango lì, a fianco della guardia d'onore e supervisiono lo sbarco dei passeggeri. C'è chi mi riserva sguardi di fiducia, chi di terrore e altri di ammirazione. Qualcuno mi guarda anche meravigliato, soprattutto i più attenti, quelli riescono a distinguere il grado sulla divisa.
Tornato con l'attenzione sulla mia consolle di comando - mentre il computer avvisa dell'attivazione dell'allarme giallo, come da mie istruzioni - inserisco ancora un paio di comandi e faccio qualche verifica. Poi mi rivolgo verso gli ufficiali anziani, che nel frattempo si sono radunati qui, data la situazione di emergenza "più tardi discuteremo in sala tattica sul da farsi... Ora riorganizziamoci, aprite quelle dannate porte..." poi faccio cenno all'ufficiale addetto di aprire un canale "Trasporto 853, scusate per l'inconveniente, spero stiate tutti bene a bordo. Preparatevi ad una nuova manovra di avvicinamento ed attracco rigorosamente a vista... Capitano, verrò personalmente al molo di attracco ad accogliervi, chiudo."
E così eccomi al molo di attracco, a cercare di "ammorbidire il colpo" che, in tutti i sensi, equipaggio e passeggeri di questo trasporto interplanetario hanno dovuto subire. "Che bel modo di ricevere un caloroso bentornati a casa!" penso, mentre due sottufficiali mi raggiungono per fungere da guardia d'onore allo sbarco del capitano e dell'equipaggio di plancia. Non è una cosa usuale, ma ho pensato fosse un modo per dare un tono in più alla stazione, cercare di farci sembrare un po' più professionali anche ai passeggeri civili che si sono sicuramente presi un bello spavento...
Informo quindi il capitano dei nostri malfunzionamenti, mi scuso per l'ennesima volta, lo ringrazio e mi congratulo con lui per l'ottimo tempismo in manovra e, ovviamente anche per l'avvicinamento a vista. Ormai siamo così dipendenti dai computer che non è davvero una cosa scontata. Dopo essermi congedato da lui rimango lì, a fianco della guardia d'onore e supervisiono lo sbarco dei passeggeri. C'è chi mi riserva sguardi di fiducia, chi di terrore e altri di ammirazione. Qualcuno mi guarda anche meravigliato, soprattutto i più attenti, quelli riescono a distinguere il grado sulla divisa.