31-03-2017, 09:06 PM
Joanna McCoy
Human
Una delle due si avvicinò, Joanna la osservò per un istante con leggera diffidenza, l'ascoltò senza mai interromperla cercando di assimilare tutte le informazioni che le stava dando. Saff, così aveva detto di chiamarsi, sembrava una persona gentile eppure le sue parole per la ragazza non erano del tutto chiare. Cosa era un cubo borg? Non ne aveva mai sentito parlare. Perché una divinità dovrebbe avere la voce del suo professore? Tutto continuava a sembrarle assurdo, non poteva però rimanere lì a farsi prendere dal panico. Doveva essere coraggiosa e affrontare la situazione, il suo futuro lavoro comprendeva anche un contesto pericoloso e diverso dalla normalità, doveva saperlo gestire per il bene dei suoi pazienti.
Fece un profondo respiro e si decise a rispondere a Saff, magari rispondendo alle sue domande poteva chiarire alcune cose che non le tornavano.
Mi chiamo Joanna e questa è la divisa dell'Accademia della Flotta Stellare, sono del 2266.
Non so cosa sia un cubo borg e non ho mai sentito parlare di Q, tutto questo mi sembra assurdo.
Dopo quelle parole si voltò ad osservare i nuovi arrivati, uno era certamente un tellarite, l'altro era una creatura sconosciuta, non riusciva ad associarlo a nessuna di quelle che aveva studiato.
In che guaio si era cacciata? Perché si trovava lì?
Stava per rispondere alla domanda della strana creatura, quando il tellarite aprì bocca, si voltò a osservarlo con espressione indignata sul volto.
Bambina? Sono quasi maggiorenne! Razza di… Le piacebbe se la definissi un vecchio nano con il naso da maiale?
Non credo, quindi non mi definisca più una bambina basandosi solo sul mio aspetto.
Il suo tono era evidentemente irritato, la voce leggermente più alta del normale. Solitamente risultava una persona calma, bastava però toccare i punti giusti per farla scoppiare come un fuoco d'artificio. Sapeva che i tellariti non avevano un carattere morbido, di certo però non accettava di essere trattata come una bambina.
La situazione, a quanto pareva, non era bella per nessuno, Joanna era abbastanza nervosa di suo, non aveva bisogno di uno sconosciuto che la trattava come una mocciosa.
Con un sospiro tornò a guardare quella creatura a metà tra un umanoide e una macchina, era meglio rispondergli per evitare di farlo irritare, non sembrava piacere a nessuno degli altri presenti.
Sono Joanna, cadetto dell'Accademia della Flotta Stellare, sezione medica.
Fece un profondo respiro e si decise a rispondere a Saff, magari rispondendo alle sue domande poteva chiarire alcune cose che non le tornavano.
Mi chiamo Joanna e questa è la divisa dell'Accademia della Flotta Stellare, sono del 2266.
Non so cosa sia un cubo borg e non ho mai sentito parlare di Q, tutto questo mi sembra assurdo.
Dopo quelle parole si voltò ad osservare i nuovi arrivati, uno era certamente un tellarite, l'altro era una creatura sconosciuta, non riusciva ad associarlo a nessuna di quelle che aveva studiato.
In che guaio si era cacciata? Perché si trovava lì?
Stava per rispondere alla domanda della strana creatura, quando il tellarite aprì bocca, si voltò a osservarlo con espressione indignata sul volto.
Bambina? Sono quasi maggiorenne! Razza di… Le piacebbe se la definissi un vecchio nano con il naso da maiale?
Non credo, quindi non mi definisca più una bambina basandosi solo sul mio aspetto.
Il suo tono era evidentemente irritato, la voce leggermente più alta del normale. Solitamente risultava una persona calma, bastava però toccare i punti giusti per farla scoppiare come un fuoco d'artificio. Sapeva che i tellariti non avevano un carattere morbido, di certo però non accettava di essere trattata come una bambina.
La situazione, a quanto pareva, non era bella per nessuno, Joanna era abbastanza nervosa di suo, non aveva bisogno di uno sconosciuto che la trattava come una mocciosa.
Con un sospiro tornò a guardare quella creatura a metà tra un umanoide e una macchina, era meglio rispondergli per evitare di farlo irritare, non sembrava piacere a nessuno degli altri presenti.
Sono Joanna, cadetto dell'Accademia della Flotta Stellare, sezione medica.
È'questa la maledizione dell'essere me.Èe
Sapere che il libero arbitrio è una barzelletta e io sono la battuta finale. (Layla Rose Miller/X-Factor)