26-04-2017, 09:09 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-04-2017, 10:36 AM da 1701E.)
Rekon
Tellarite
Rekon stava quasi per inghiottire un po' di orgoglio e farsi aiutare dalla ragazzina del passato ad arrampicarsi nuovamente sino alla consolle dove operava 4 di 9, quando l'ennesimo lampo di luce bianca portò un altro membro della Flotta su quella Sfera.
Il nuovo arrivato - un marinaio da arruolamento diretto e non un ufficiale uscito dall'Accademia, a giudicare dai gradi, comprese rapidamente dove si trovava ma - fraintendendo la situazione - fece la cosa più stupida da fare, estraendo un'arma e puntandola sul Borg.
Consapevole che la situazione sarebbe potuta finire anche parecchio male, il vecchio Tellarite in forma di bambina umana si staccò dall'aspirante medica e, correndo rapido sulle corte gambette con uno svolazzare di gonnellino raggiunse l'umano in giallo, sbraitando con il proprio vocione Giù quell'arma, Capo! Che diamine ti passa per la testa...ti sembra di essere allo stand del tiro al bersaglio in una fiera?
Con un gesto imperioso - che non poteva che sembrare ridicolo dato il suo attuale aspetto - l'Ingegnere si pose a gambe larghe davanti all'umano e ringhiò Che diavolo di atteggiamento sarebbe tirare fuori il phaser senza aver prima valutato la situazione? E' questo che vi insegnano oggigiorno al Corso di Ferma Breve?
Prendi tre profondi respiri ed abbassa quell'arma, prima di far del male a qualcuno o fare un casino ancora peggiore! intimò quindi, in quello che non poteva essere scambiato in nulla di diverso da un ordine di un superiore gerarchico ad un sottoposto. Stranamente, le parole successive furono invece tranquille e concilianti, mentre aggiungeva Non siamo in immediato pericolo e, per la prossima volta, dimostrarsi una minaccia diretta ed immediata su una nave Borg è il metodo migliore per finire bloccati con un paio di iniettori tubolari in gola ed una qualche decina di miliardi di nanosonde a spasso per il tuo dannato apparato circolatorio a base di ferro.
Quindi, sperando che le sue parole avessero l'effetto sperato, il vecchio Tellarite allungò la manina per afferrare il phaser, col chiaro intento di verificarne il settaggio ed abbassarlo ad un livello stordente, prima di rimettere la relativa sicura.
Il nuovo arrivato - un marinaio da arruolamento diretto e non un ufficiale uscito dall'Accademia, a giudicare dai gradi, comprese rapidamente dove si trovava ma - fraintendendo la situazione - fece la cosa più stupida da fare, estraendo un'arma e puntandola sul Borg.
Consapevole che la situazione sarebbe potuta finire anche parecchio male, il vecchio Tellarite in forma di bambina umana si staccò dall'aspirante medica e, correndo rapido sulle corte gambette con uno svolazzare di gonnellino raggiunse l'umano in giallo, sbraitando con il proprio vocione Giù quell'arma, Capo! Che diamine ti passa per la testa...ti sembra di essere allo stand del tiro al bersaglio in una fiera?
Con un gesto imperioso - che non poteva che sembrare ridicolo dato il suo attuale aspetto - l'Ingegnere si pose a gambe larghe davanti all'umano e ringhiò Che diavolo di atteggiamento sarebbe tirare fuori il phaser senza aver prima valutato la situazione? E' questo che vi insegnano oggigiorno al Corso di Ferma Breve?
Prendi tre profondi respiri ed abbassa quell'arma, prima di far del male a qualcuno o fare un casino ancora peggiore! intimò quindi, in quello che non poteva essere scambiato in nulla di diverso da un ordine di un superiore gerarchico ad un sottoposto. Stranamente, le parole successive furono invece tranquille e concilianti, mentre aggiungeva Non siamo in immediato pericolo e, per la prossima volta, dimostrarsi una minaccia diretta ed immediata su una nave Borg è il metodo migliore per finire bloccati con un paio di iniettori tubolari in gola ed una qualche decina di miliardi di nanosonde a spasso per il tuo dannato apparato circolatorio a base di ferro.
Quindi, sperando che le sue parole avessero l'effetto sperato, il vecchio Tellarite allungò la manina per afferrare il phaser, col chiaro intento di verificarne il settaggio ed abbassarlo ad un livello stordente, prima di rimettere la relativa sicura.