29-07-2017, 04:43 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29-07-2017, 04:44 PM da Neris.)
OFF: Ricordo che Rekon ha ripreso le sue reali sembianze. Son finiti i turni della trasformazione in bambina. ^^
Misdirection is the key to survival, never attack what your enemy defends, never behave as your enemy expects, and never reveal your true strength, if knowledge is power then to be unknown is to be unconquerable.
Dhivael s'Ehweia | Romulan
Il nuovo arrivato, un umano con la divisa della flotta stellare, sembrava quasi promettente. Non aveva sparato (per quanto quello era dovuto anche alla rapida azione del tellarite-bambina) ed era riuscito a mantenere la sua lucidità nonostante la situazione in cui era stato catapultato tutto d'un tratto. Evidentemente era anche un collega della zaldan, fatto che portava il numero di federali in servizio sulla Voyager (o che stavano per prendere servizio, come nel caso di Rekon) a tre. Se si aggiungeva il cadetto proveniente dal passato, allora la federazione vinceva a 4 a 1, in quanto a presenze. In un altra situazione, Dhivael avrebbe potuto considerare Mne come un possibile alleato, visto che si trattava anche lui dell'unico rappresentante della sua fazione, ma le era improponibile pensare di nutrire anche una minima fiducia nei confronti del borg. Non lo considerava un nemico, almeno in quel preciso momento, ma nemmeno un alleato. Era come con quei federali: era disposta a collaborare con loro con lo scopo di uscire da quella situazione... nulla di più, nulla di meno.
Mentre la zaldan - Saff, si chiama Saff - spiegava a Kai quanto era successo fino a quel momento, la romulana rimase in silenzio, cercando di comprendere quale avrebbe potuto essere la sua prossima mossa. Per il momento si stava limitando ad osservare come si sviluppava la situazione - lanciando di tanto in tanto occhiate al borg al lavoro sul sistema della nave - e a cercare di non attirare nuovamente l'attenzione di Q e dei suoi scherzi, ma non avrebbe potuto proseguire così per sempre. Per non parlare del fatto che, visto la maggioranza federale, non era sicura di come sarebbe finita se non fosse stato Q a riportarli dove li aveva rapiti. Se avessero dovuto usare la nave borg per tornare a casa, avrebbe dovuto uccidere i presenti per evitare di finire in territorio federale? Sicuramente non aveva intenzione di farsi catturare, sarebbe stato decisamente disonorevole, ma non aveva nemmeno in progetto di suicidarsi. Tra il suicidio e l'omicidio di tutti i presenti, la seconda era l'opzione ideale, per quanto non necessariamente più fattibile. Ma ci avrebbe pensato al momento opportuno, se fosse arrivato: per ora collaborare continuava a sembrarle l'azione più logica, per usare un termine tanto amato dai suoi fastidiosi 'cugini'.
Consideratemi una militare. Si decise infine di rispondere al tellarite, per quanto in modo parziale. Non è esattamente corretto, ma credo che sia l'unica spiegazione che potreste comprendere. Ok, ci era ricascata e quindi era di nuovo a rischio di punizione 'divina', ma cosa poteva farci!? Era veramente convinta che i suoi cosiddetti compagni di avventura non avessero le informazioni necessarie per comprendere il suo lavoro. Avrebbe potuto spiegare loro di essere un agente segreto ma di non appartenere alla Tal'Shiar, ma perché avrebbe dovuto dar loro più informazioni del necessario?
Mentre la zaldan - Saff, si chiama Saff - spiegava a Kai quanto era successo fino a quel momento, la romulana rimase in silenzio, cercando di comprendere quale avrebbe potuto essere la sua prossima mossa. Per il momento si stava limitando ad osservare come si sviluppava la situazione - lanciando di tanto in tanto occhiate al borg al lavoro sul sistema della nave - e a cercare di non attirare nuovamente l'attenzione di Q e dei suoi scherzi, ma non avrebbe potuto proseguire così per sempre. Per non parlare del fatto che, visto la maggioranza federale, non era sicura di come sarebbe finita se non fosse stato Q a riportarli dove li aveva rapiti. Se avessero dovuto usare la nave borg per tornare a casa, avrebbe dovuto uccidere i presenti per evitare di finire in territorio federale? Sicuramente non aveva intenzione di farsi catturare, sarebbe stato decisamente disonorevole, ma non aveva nemmeno in progetto di suicidarsi. Tra il suicidio e l'omicidio di tutti i presenti, la seconda era l'opzione ideale, per quanto non necessariamente più fattibile. Ma ci avrebbe pensato al momento opportuno, se fosse arrivato: per ora collaborare continuava a sembrarle l'azione più logica, per usare un termine tanto amato dai suoi fastidiosi 'cugini'.
Consideratemi una militare. Si decise infine di rispondere al tellarite, per quanto in modo parziale. Non è esattamente corretto, ma credo che sia l'unica spiegazione che potreste comprendere. Ok, ci era ricascata e quindi era di nuovo a rischio di punizione 'divina', ma cosa poteva farci!? Era veramente convinta che i suoi cosiddetti compagni di avventura non avessero le informazioni necessarie per comprendere il suo lavoro. Avrebbe potuto spiegare loro di essere un agente segreto ma di non appartenere alla Tal'Shiar, ma perché avrebbe dovuto dar loro più informazioni del necessario?