05-05-2018, 07:29 AM
Rekon
Tellarite
L'improvviso cambio di ambiente spiazzò per un istante il vecchio Tellarite, che si prese diversi secondi per studiare la plancia Borg/Federale che era improvvisamente comparsa dal nulla.
Ovviamente ne conosceva il design, ancorché datato per i suoi standard...d'altra parte, quale Cadetto nell'ultimo secolo non aveva - almeno una volta - programmato un ponte ologrammi per replicare una qualche missione del periodo delle prime missioni quinquennali, il periodo di massima esplorazione dello spazio da parte della Federazione? Forse giusto un qualche Vulcaniano noioso e senza cuore...
Rapidamente si mosse verso la parete di sinistra della plancia circolare - nella parte rialzata - dove sapeva essere installata la consolle di ingegneria. Nonostante il colore tipicamente Borg, i controlli erano semplici ed intuitivi, quindi non gli fu difficile accedere ai sistemi di controllo interni. D'altra parte, se Q aveva messo loro a disposizione una plancia federale, era assai probabile che avesse rimosso anche i sistemi di sicurezza Borg.
Mentre tentava di richiamare lo stato dei sistemi e attivava i sensori esterni per capire dove si trovassero realmente, con la coda dell'occhio vide che gli altri ancora non avevano reagito al cambiamento. Per questo, con la sua voce roca e tonante, cercò di scuoterli dicendo Beh, che fate lì impalati? Vi serve un libretto di istruzioni per capire le regole di questo gioco? Forza, ai vostri posti!
Poi, capendo che forse non tutti avevano le sue stesse conoscenze in materia di Plance del 23° secolo, aggiunse meno aggressivo Ragazzino rivolto al giovane marinaio dal grilletto facile che si era materializzato per ultimo al Tattico e navigazione, la parte sinistra della postazione davanti alla poltrona del capitano. Scansione tattica dei dintorni e stato delle armi! Rag...Cadetta... si corresse con uno sbuffo, voltandosi verso Johanna Vieni qui accanto a me. Questa è la consolle dei controlli ambientali. Fammi una bella scansione interna per capire se ci sono altri giocatori che non conosciamo a bordo...
Dal tono era evidente anche agli altri, che pure non lo conoscevano, che Rekon era una persona abituata a dare ordini. Ciò nonostante il vecchio Tellarite si fermò un momento con la mano sollevata. Era davvero in grado di gestire questa situazione? Di tenere il passo con gli eventi? O era troppo vecchio per queste stron*ate, come era solito affermare ogni dieci/venti minuti?
Certto, al Comandante dei cantieri di Tellar aveva detto di sì, che era ancora in grado. Ma ora?
Era meglio se ci pensavi prima, vecchio caprone... si rimproverò, lanciando un'occhiata ai tre membri della loro sgangherata ciurma rimasti. Probabilmente la dottoressa avrebbe obbedito al suo ordine per gerarchia, ma con gli altri due doveva dimostrarsi deciso, o non sarebbero riusciti ad agire insieme.
Si grattò quindi la testa e, mentre borbottava qualcosa che suonava vagamente come una bestemmia ad un paio di pantheon diversi, aggiunse Saff, dai una mano alla cadetta, non sappiamo se la nostra prova è dentro o fuori da questo catorcio spaziale. ovviamente l'ordine aveva anche un altro significato, che Rekon sperava la rissosa dottoressa capisse al volo: controlla cge non acceda ad informazioni che non dovrebbe sapere.
Quindi, rivolto ai due membri non federali della ciurma - per qualche motivo la sua testa rifiutava di considerarli un equipaggio, vista la notevole diffidenza esistente tra loro - aggiunse Bene, Lattina e Orecchie a Punta, restate solo voi e rimangono la postazione scientifica ed il timone... e li indicò entrambi a beneficio dei due Dato che fate tanto i misteriosi su ciò che sapete fare, arrangiatevi a scegliere. Comunque ci serve la posizione aggiornata e un'analisi approfondita di quel che ci circonda...
Poi, quasi per un ripensamento, aggiunse senza sollevare la testa Quanto al perché dovreste darmi retta, è facile: sono quello che puzza di più e se non muovete il c*lo vengo lì e vi prendo a calci!
Una minaccia decisamente poco credibile, visto che era rivolta dal membro più anziano (almeno in relazione all'aspettativa di vita razziale) della ciurma ai due membri più forti fisicamente, ma detta con assoluta, glaciale sicurezza.
Ovviamente ne conosceva il design, ancorché datato per i suoi standard...d'altra parte, quale Cadetto nell'ultimo secolo non aveva - almeno una volta - programmato un ponte ologrammi per replicare una qualche missione del periodo delle prime missioni quinquennali, il periodo di massima esplorazione dello spazio da parte della Federazione? Forse giusto un qualche Vulcaniano noioso e senza cuore...
Rapidamente si mosse verso la parete di sinistra della plancia circolare - nella parte rialzata - dove sapeva essere installata la consolle di ingegneria. Nonostante il colore tipicamente Borg, i controlli erano semplici ed intuitivi, quindi non gli fu difficile accedere ai sistemi di controllo interni. D'altra parte, se Q aveva messo loro a disposizione una plancia federale, era assai probabile che avesse rimosso anche i sistemi di sicurezza Borg.
Mentre tentava di richiamare lo stato dei sistemi e attivava i sensori esterni per capire dove si trovassero realmente, con la coda dell'occhio vide che gli altri ancora non avevano reagito al cambiamento. Per questo, con la sua voce roca e tonante, cercò di scuoterli dicendo Beh, che fate lì impalati? Vi serve un libretto di istruzioni per capire le regole di questo gioco? Forza, ai vostri posti!
Poi, capendo che forse non tutti avevano le sue stesse conoscenze in materia di Plance del 23° secolo, aggiunse meno aggressivo Ragazzino rivolto al giovane marinaio dal grilletto facile che si era materializzato per ultimo al Tattico e navigazione, la parte sinistra della postazione davanti alla poltrona del capitano. Scansione tattica dei dintorni e stato delle armi! Rag...Cadetta... si corresse con uno sbuffo, voltandosi verso Johanna Vieni qui accanto a me. Questa è la consolle dei controlli ambientali. Fammi una bella scansione interna per capire se ci sono altri giocatori che non conosciamo a bordo...
Dal tono era evidente anche agli altri, che pure non lo conoscevano, che Rekon era una persona abituata a dare ordini. Ciò nonostante il vecchio Tellarite si fermò un momento con la mano sollevata. Era davvero in grado di gestire questa situazione? Di tenere il passo con gli eventi? O era troppo vecchio per queste stron*ate, come era solito affermare ogni dieci/venti minuti?
Certto, al Comandante dei cantieri di Tellar aveva detto di sì, che era ancora in grado. Ma ora?
Era meglio se ci pensavi prima, vecchio caprone... si rimproverò, lanciando un'occhiata ai tre membri della loro sgangherata ciurma rimasti. Probabilmente la dottoressa avrebbe obbedito al suo ordine per gerarchia, ma con gli altri due doveva dimostrarsi deciso, o non sarebbero riusciti ad agire insieme.
Si grattò quindi la testa e, mentre borbottava qualcosa che suonava vagamente come una bestemmia ad un paio di pantheon diversi, aggiunse Saff, dai una mano alla cadetta, non sappiamo se la nostra prova è dentro o fuori da questo catorcio spaziale. ovviamente l'ordine aveva anche un altro significato, che Rekon sperava la rissosa dottoressa capisse al volo: controlla cge non acceda ad informazioni che non dovrebbe sapere.
Quindi, rivolto ai due membri non federali della ciurma - per qualche motivo la sua testa rifiutava di considerarli un equipaggio, vista la notevole diffidenza esistente tra loro - aggiunse Bene, Lattina e Orecchie a Punta, restate solo voi e rimangono la postazione scientifica ed il timone... e li indicò entrambi a beneficio dei due Dato che fate tanto i misteriosi su ciò che sapete fare, arrangiatevi a scegliere. Comunque ci serve la posizione aggiornata e un'analisi approfondita di quel che ci circonda...
Poi, quasi per un ripensamento, aggiunse senza sollevare la testa Quanto al perché dovreste darmi retta, è facile: sono quello che puzza di più e se non muovete il c*lo vengo lì e vi prendo a calci!
Una minaccia decisamente poco credibile, visto che era rivolta dal membro più anziano (almeno in relazione all'aspettativa di vita razziale) della ciurma ai due membri più forti fisicamente, ma detta con assoluta, glaciale sicurezza.