05-05-2018, 03:13 PM
Misdirection is the key to survival, never attack what your enemy defends, never behave as your enemy expects, and never reveal your true strength, if knowledge is power then to be unknown is to be unconquerable.
Dhivael s'Ehweia | Romulan
Più il tempo passava, più il tellarite le stava sui nervi. Visto che si trovava su di una nave borg assieme ad un gruppo composto quasi interamente di federali, Dhivael non poteva far altro di sentirsi in territorio nemico e circondata da potenziali minacce. Di conseguenza avrebbe preferito rimanere in disparte ad osservare la situazione, ascoltando le conversazioni altrui nel tentativo di raccogliere informazioni da rivelare ai suoi superiori una volta tornata sulla IRW T'Met. Invece, quel tellarite sembrava essere deciso a proseguire il suo interrogatorio nei suoi confronti.
Se fossi in plancia? Fu il pensiero che attraversò la mente della romulana. Sarei nella postazione del legato, dannato yikh (alieno)! Ma dubito che nella flotta stellare federale esista un ruolo come il mio!
Come agente della Tal'Diann, il suo ruolo sulla IRW T'Met era particolare. Lei era il legato, il controllore inviato dal Comando di Flotta Romulano. Il suo compito principale era quello di evitare che agli ufficiali della nave, soprattutto al capitano, venisse la brillante idea di tradire i suoi superiori. Era temuta e rispettata, in quanto una sola sua parola avrebbe potuto far terminare la carriera militare di qualsiasi persona a bordo. Beh... tranne dell'ufficiale politico, l'unico individuo su cui non aveva alcun potere.
Quindi non aveva la più pallida idea di come rispondere alla domanda del tellarite, in quanto non poteva di certo rivelargli che il suo compito era quello di monitorare tutte le attività sulla nave e di segnalare al Comando attività sospette o inusuali. Riferirglielo non avrebbe avuto semplicemente senso, in quanto un ruolo simile non aveva alcuna utilità in quella situazione.
Stava per riaprire bocca, decisa a ribadire che poteva essere considerata solo una guerriera o, se proprio volevano, un'addetta alla sicurezza, quando una risata risuonò per i corridoi. Alla risata seguirono poche parole, che furono sufficienti perché dalle labbra della donna uscissero una serie di imprecazioni in romulano.
Ora che diamine ha in mente di fare quel nohtho (pazzo) di un Q? Pensò, mentre una forte luce bianca l'accecava.
Dopo che la luce fu scomparsa, ci volle qualche istante perché gli occhi della romulana si riabituassero alla semioscurità dell'ambiente. Istanti in cui le sue orecchie rimasero ben tese, attente a captare qualsiasi rumore sospetto. Dopotutto, per quanto breve si trattava di un attimo di debolezza: cosa avrebbe fatto se qualcuno ne avesse approfittato e, per qualche ragione assurda, l'avesse attaccata?
Quando l'ambiente intorno a lei fu tornato visibile, Dhivael rimase decisamente spiazzata. Per quanto non fosse esperta di astronavi federali, era evidente che quella intorno a lei era una plancia.
Che ci fa una plancia su di una nave borg? I droni non dovrebbero manovrare la nave tramite connessione neurale o come diavolo si chiama?
Era evidente che dietro alla comparsa di quella strana plancia ci fosse lo zampino di Q ma la donna non riusciva a capacitarsi di dove quell'entità volesse arrivare. Aveva dato loro i mezzi per muoversi nello spazio o si trattava solo di una messinscena? Con ogni probabilità, l'unico modo per scoprirlo era provare l'attrezzatura e vedere se funzionava o meno.
Aveva appena fatto un passo avanti, quando il tellarite iniziò a dare ordini ai presenti, assegnando loro una postazione rispetto alle loro specializzazioni. Dhivael storse il naso, disgustata all'idea che il tellarite avesse assunto il comando. Eppure rimase zitta, consapevole di trovarsi in minoranza su quella nave e che sarebbe stato assurdo anche solo pensare di assumere il comando. Non senza essere armata fino ai denti, almeno. Peccato che lei non aveva con sé nemmeno il suo disgregatore!
Timone? Postazione scientifica?
Quando Rekon nominò lei e il borg - utilizzando per indicarla un nomignolo di cui avrebbe fatto volentieri a meno - Dhivael rimase un attimo scioccata. Quella in cui si trovava era una nave borg e dubitava che le modifiche di Q fossero sufficienti perché una come lei che aveva solo la patente per le navette potesse pilotarla. Non serviva essere vulcaniani per comprendere che la postazione al timone poteva andare soltanto a Quattro di Nove, l'unico ad avere abbastanza famigliarità coi sistemi. Quindi a lei sarebbe rimasta soltanto...
Fvadt (dannazione)! Che è!? Mi hai preso per una fottuta yyaio (vulcaniana)!?
Se fossi in plancia? Fu il pensiero che attraversò la mente della romulana. Sarei nella postazione del legato, dannato yikh (alieno)! Ma dubito che nella flotta stellare federale esista un ruolo come il mio!
Come agente della Tal'Diann, il suo ruolo sulla IRW T'Met era particolare. Lei era il legato, il controllore inviato dal Comando di Flotta Romulano. Il suo compito principale era quello di evitare che agli ufficiali della nave, soprattutto al capitano, venisse la brillante idea di tradire i suoi superiori. Era temuta e rispettata, in quanto una sola sua parola avrebbe potuto far terminare la carriera militare di qualsiasi persona a bordo. Beh... tranne dell'ufficiale politico, l'unico individuo su cui non aveva alcun potere.
Quindi non aveva la più pallida idea di come rispondere alla domanda del tellarite, in quanto non poteva di certo rivelargli che il suo compito era quello di monitorare tutte le attività sulla nave e di segnalare al Comando attività sospette o inusuali. Riferirglielo non avrebbe avuto semplicemente senso, in quanto un ruolo simile non aveva alcuna utilità in quella situazione.
Stava per riaprire bocca, decisa a ribadire che poteva essere considerata solo una guerriera o, se proprio volevano, un'addetta alla sicurezza, quando una risata risuonò per i corridoi. Alla risata seguirono poche parole, che furono sufficienti perché dalle labbra della donna uscissero una serie di imprecazioni in romulano.
Ora che diamine ha in mente di fare quel nohtho (pazzo) di un Q? Pensò, mentre una forte luce bianca l'accecava.
Dopo che la luce fu scomparsa, ci volle qualche istante perché gli occhi della romulana si riabituassero alla semioscurità dell'ambiente. Istanti in cui le sue orecchie rimasero ben tese, attente a captare qualsiasi rumore sospetto. Dopotutto, per quanto breve si trattava di un attimo di debolezza: cosa avrebbe fatto se qualcuno ne avesse approfittato e, per qualche ragione assurda, l'avesse attaccata?
Quando l'ambiente intorno a lei fu tornato visibile, Dhivael rimase decisamente spiazzata. Per quanto non fosse esperta di astronavi federali, era evidente che quella intorno a lei era una plancia.
Che ci fa una plancia su di una nave borg? I droni non dovrebbero manovrare la nave tramite connessione neurale o come diavolo si chiama?
Era evidente che dietro alla comparsa di quella strana plancia ci fosse lo zampino di Q ma la donna non riusciva a capacitarsi di dove quell'entità volesse arrivare. Aveva dato loro i mezzi per muoversi nello spazio o si trattava solo di una messinscena? Con ogni probabilità, l'unico modo per scoprirlo era provare l'attrezzatura e vedere se funzionava o meno.
Aveva appena fatto un passo avanti, quando il tellarite iniziò a dare ordini ai presenti, assegnando loro una postazione rispetto alle loro specializzazioni. Dhivael storse il naso, disgustata all'idea che il tellarite avesse assunto il comando. Eppure rimase zitta, consapevole di trovarsi in minoranza su quella nave e che sarebbe stato assurdo anche solo pensare di assumere il comando. Non senza essere armata fino ai denti, almeno. Peccato che lei non aveva con sé nemmeno il suo disgregatore!
Timone? Postazione scientifica?
Quando Rekon nominò lei e il borg - utilizzando per indicarla un nomignolo di cui avrebbe fatto volentieri a meno - Dhivael rimase un attimo scioccata. Quella in cui si trovava era una nave borg e dubitava che le modifiche di Q fossero sufficienti perché una come lei che aveva solo la patente per le navette potesse pilotarla. Non serviva essere vulcaniani per comprendere che la postazione al timone poteva andare soltanto a Quattro di Nove, l'unico ad avere abbastanza famigliarità coi sistemi. Quindi a lei sarebbe rimasta soltanto...
Fvadt (dannazione)! Che è!? Mi hai preso per una fottuta yyaio (vulcaniana)!?