12-05-2018, 05:11 PM
Misdirection is the key to survival, never attack what your enemy defends, never behave as your enemy expects, and never reveal your true strength, if knowledge is power then to be unknown is to be unconquerable.
Dhivael s'Ehweia | Romulan
Gli insulti del tellarite non la sorpresero. Per quanto non fosse esperta di specie federali, la sua interazione con Rekon era bastata a farle comprendere a sufficienza il suo carattere. Di conseguenza non si sentì colpita nell'orgoglio da quelle sue affermazioni... o almeno non troppo. Quello era semplicemente il modo di fare di un esemplare di una specie inferiore. L'unica cosa che la disturbava era il soprannome che lui le aveva affibbiato, che avrebbe volentieri evitato.
Si stava ancora guardando intorno, cercando di comprendere cosa avrebbe potuto fare e, soprattutto, se aveva senso fare qualcosa visto che era circondata da nemici, quando Rekon tornò a parlare. Questa volta la sua affermazione la colse del tutto di sorpresa. Si voltò di scatto verso di lui, mentre lo shock e l'incredulità che stava provando le tingevano il volto. Le ci volle un attimo per riprendere il controllo delle proprie emozioni a sufficienza perché la sua espressione si facesse più o meno neutra.
Mi stai prendendo in giro o sei serio? Si ritrovò a domandare, senza tanti giri di parole. Non so quale sia l'obiettivo di Q ma mi pare evidente che su questa nave io sia in minoranza. Voi federali sareste davvero in grado di seguire gli ordini di un comandante romulano? Cosa fareste se io ordinassi l'autodistruzione della nave? Perché è quella la manovra standard della flotta imperiale nel caso la situazione si facesse irrecuperabile. Insomma, non credo che Q abbia intenzione di usare una sfera borg al posto dei fuochi artificiali ma non posso nemmeno esserne certa. Non ho idea di cosa passi per la testa di quel... di quella entità.
Dhivael si zittì per qualche istante, rendendosi conto di aver perso il controllo delle proprie emozioni. Si trattava di qualcosa di abbastanza comprensibile, visto che Q l'aveva piazzata in un gruppo composto quasi interamente di federali. E, se quello che aveva detto il borg era vero, lei si trovava in pieno territorio nemico.
Che sia vero che Q predilige gli umani? Fu il pensiero che attraversò improvvisamente la sua mente. Che questo sia un modo per mettere alla prova i federali qui presenti? Ma se questo fosse vero, io e Mne non saremmo soltanto pedine sacrificabili? Diamine, Q... non sei intenzionato a condurmi al suicidio, vero?
Si mordicchiò il labbro per qualche istante, prendendo infine una decisione. Se Q voleva giocare, lei lo avrebbe accontentato. Chiunque si fosse seduto nella postazione del capitano, la verità era che sarebbe stato Q ad avere il reale controllo. L'unica cosa che poteva fare era cercare di diminuire i danni e sperare che quel bastardo non avesse in mente di far finire il suo gioco con un bell'abbordaggio federale. In quel caso sarebbe stata realmente costretta a suicidarsi per evitare la cattura. Una fine che preferiva evitare.
Amen. Vada come deve andare. Cercherò di ricordarmi con chi sto lavorando. Borbottò, dirigendosi finalmente verso la postazione del capitano.
Dopo un breve attimo di esitazione, si costrinse a sedersi e a scacciare in un angolino della sua mente tutte le sue preoccupazioni. Non aveva idea di come funzionassero le cose su di una nave federale ma aveva osservato diversi comandanti all'opera, controllando con attenzione ogni loro gesto e parola. Nonostante il suo obiettivo fosse stato rilevare elementi sospetti nel loro comportamento e non di scoprire come si governava un'astronave, comunque qualcosina l'aveva imparato. O almeno così sperava.
A che punto è la scansione interna? Domandò, ricordandosi di quello che aveva ordinato Rekon solo un'attimo prima. E controllate anche qual è la posizione esatta della nave.
Insomma, Mne aveva detto che si trovavano nel settore 001, per la precisione nel sistema stellare Sol. Non credeva che il borg avesse mentito ma voleva accertarsi che non fosse cambiato nulla nel frattempo. Ok, in realtà il suo desiderio più grande era che fosse cambiato qualcosa. Per quanto la riguardava, avrebbe preferito trovarsi in un luogo inesplorato del Quadrante Delta che nell'orbita di Marte.
Poi... che diamine ci fa una sfera borg nel cuore della federazione? Una missione diplomatica? Si ritrovò a considerare, decisamente perplessa. Ne hanno di coraggio i federali a far entrare una nave simile nel loro territorio.
Si stava ancora guardando intorno, cercando di comprendere cosa avrebbe potuto fare e, soprattutto, se aveva senso fare qualcosa visto che era circondata da nemici, quando Rekon tornò a parlare. Questa volta la sua affermazione la colse del tutto di sorpresa. Si voltò di scatto verso di lui, mentre lo shock e l'incredulità che stava provando le tingevano il volto. Le ci volle un attimo per riprendere il controllo delle proprie emozioni a sufficienza perché la sua espressione si facesse più o meno neutra.
Mi stai prendendo in giro o sei serio? Si ritrovò a domandare, senza tanti giri di parole. Non so quale sia l'obiettivo di Q ma mi pare evidente che su questa nave io sia in minoranza. Voi federali sareste davvero in grado di seguire gli ordini di un comandante romulano? Cosa fareste se io ordinassi l'autodistruzione della nave? Perché è quella la manovra standard della flotta imperiale nel caso la situazione si facesse irrecuperabile. Insomma, non credo che Q abbia intenzione di usare una sfera borg al posto dei fuochi artificiali ma non posso nemmeno esserne certa. Non ho idea di cosa passi per la testa di quel... di quella entità.
Dhivael si zittì per qualche istante, rendendosi conto di aver perso il controllo delle proprie emozioni. Si trattava di qualcosa di abbastanza comprensibile, visto che Q l'aveva piazzata in un gruppo composto quasi interamente di federali. E, se quello che aveva detto il borg era vero, lei si trovava in pieno territorio nemico.
Che sia vero che Q predilige gli umani? Fu il pensiero che attraversò improvvisamente la sua mente. Che questo sia un modo per mettere alla prova i federali qui presenti? Ma se questo fosse vero, io e Mne non saremmo soltanto pedine sacrificabili? Diamine, Q... non sei intenzionato a condurmi al suicidio, vero?
Si mordicchiò il labbro per qualche istante, prendendo infine una decisione. Se Q voleva giocare, lei lo avrebbe accontentato. Chiunque si fosse seduto nella postazione del capitano, la verità era che sarebbe stato Q ad avere il reale controllo. L'unica cosa che poteva fare era cercare di diminuire i danni e sperare che quel bastardo non avesse in mente di far finire il suo gioco con un bell'abbordaggio federale. In quel caso sarebbe stata realmente costretta a suicidarsi per evitare la cattura. Una fine che preferiva evitare.
Amen. Vada come deve andare. Cercherò di ricordarmi con chi sto lavorando. Borbottò, dirigendosi finalmente verso la postazione del capitano.
Dopo un breve attimo di esitazione, si costrinse a sedersi e a scacciare in un angolino della sua mente tutte le sue preoccupazioni. Non aveva idea di come funzionassero le cose su di una nave federale ma aveva osservato diversi comandanti all'opera, controllando con attenzione ogni loro gesto e parola. Nonostante il suo obiettivo fosse stato rilevare elementi sospetti nel loro comportamento e non di scoprire come si governava un'astronave, comunque qualcosina l'aveva imparato. O almeno così sperava.
A che punto è la scansione interna? Domandò, ricordandosi di quello che aveva ordinato Rekon solo un'attimo prima. E controllate anche qual è la posizione esatta della nave.
Insomma, Mne aveva detto che si trovavano nel settore 001, per la precisione nel sistema stellare Sol. Non credeva che il borg avesse mentito ma voleva accertarsi che non fosse cambiato nulla nel frattempo. Ok, in realtà il suo desiderio più grande era che fosse cambiato qualcosa. Per quanto la riguardava, avrebbe preferito trovarsi in un luogo inesplorato del Quadrante Delta che nell'orbita di Marte.
Poi... che diamine ci fa una sfera borg nel cuore della federazione? Una missione diplomatica? Si ritrovò a considerare, decisamente perplessa. Ne hanno di coraggio i federali a far entrare una nave simile nel loro territorio.