24-02-2019, 12:09 PM
For a joined Trill, nothing is more important than to protect the life of the symbiont. Nothing.
Elina Milayn Dax | Joined Trill
Nilani era al sicuro? Difficile dirlo. Attualmente, la bambina si trovava assieme a Sybok, poco distante da loro. Quando lei aveva deciso di attirare l'attenzione dei presenti, aveva anche rischiato di attirare eventuale rabbia di non federali. Di fronte al tentativo di un capitano della Flotta Stellare di prendere il comando, non era detto che romulani o esemplari di altre specie ostili l'avrebbero presa bene. Per proteggerla dall'eventuale violenza, quindi, aveva chiesto al suo sottoposto di tenerla in disparte.
Ora, però, aveva quasi la certezza che nessuno tra gli ospiti li avrebbe attaccati. Buona parte dei civili li stava fissando speranzosi, in attesa di sapere cosa fare, mentre gli alieni non collaborativi sembravano aver deciso di limitarsi ad ignorarli. Magari avrebbero composto una squadra a parte, ma non sembravano intenzionati a provocare inutili conflitti.
Così, visto che solo poco prima T'Dal aveva riportato la sua attenzione sulla bambina, la trill fece segno a Sybok di raggiungerli, per poi lanciare un secondo sguardo allo strano andoriano. Secondo quanto appena detto dall'amica, anche il nome del cameriere era preso dalle tradizioni terrestri. Eppure, per quanto fosse a conoscenza di Babbo Natale e della festa a lui collegata, Leena non sapeva praticamente nulla del santo da cui il personaggio originava.
Può darsi che ci sia qualche legame con le antiche tradizioni terrestri. Ammise, alle parole della vulcaniana. Ma dobbiamo ricordarci che in questo luogo non ci sono solo terrestri... e nemmeno solo federali. Se questo è un gioco ad indizi, sarebbe assurdo impossibilitare parte dei... giocatori a partecipare. Un sospiro sfuggì dalle sue labbra. Quindi... direi che non possiamo escludere questa possibilità ma non dobbiamo nemmeno concentrarci solo su di essa.
La trill non poteva di certo dire di essere un'esperta di Q, quindi il suo ragionamento poteva essere errato, ma nel suo precedente incontro con quell'entità non aveva percepito un reale desiderio di farle del male. Le era sembrato più che altro un gioco a sue spese... o forse una prova. Qualunque fosse l'obiettivo di Q, dunque, era molto probabile che quel disgraziato stesse offrendo a tutti le stesse possibilità. Quindi, se il Natale era il tema di quella 'festa', non era detto che tutto ruotasse attorno ad esso.
Un andoriano, eh!? Ripeté quasi inconsciamente le parole di N'veyan, mentre il cameriere si allontanava per lasciar loro un po' di privacy. Capisco, quindi è molto probabile che questo luogo sia stato completamente creato da Q. Insomma... i camerieri e, magari, questa villa.
Q non poteva essere così potente da aver creato un intero pianeta, giusto? Anche se, a dir la verità, la trill non aveva nemmeno idea se si trovavano realmente su di un pianeta.
Concordo con N'veyan, dobbiamo uscire da qui. Analizzando quello che c'è all'esterno potremmo riuscire a capire dove ci troviamo. Aggiunse, mentre Nilani la raggiungeva quasi di corsa. Dopo aver preso in braccio la bambina e averla un poco tranquillizzata, proseguì: Per quanto non possiamo essere al cento per cento certi che questa sala sia sicura, non credo che sia l'ideale portar fuori di qui civili senza prima aver controllato cosa ci attende all'esterno. La mia idea, quindi, sarebbe di uscire in un piccolo gruppo. Cosa ne pensate?
A dir il vero, non sapeva cosa fare con Nilani. Per quanto avesse già deciso di portarla con sé, quella era veramente la decisione migliore? Non l'avrebbe soltanto messa in pericolo? Magari avrebbe potuto chiedere a Sybok di rimanere in quella sala ad occuparsi di lei e del resto dei civili. Per quanto non le piacesse l'idea di lasciare la piccola in balia di Q... forse era giunto il momento di credere nei suoi sottoposti.
Ora, però, aveva quasi la certezza che nessuno tra gli ospiti li avrebbe attaccati. Buona parte dei civili li stava fissando speranzosi, in attesa di sapere cosa fare, mentre gli alieni non collaborativi sembravano aver deciso di limitarsi ad ignorarli. Magari avrebbero composto una squadra a parte, ma non sembravano intenzionati a provocare inutili conflitti.
Così, visto che solo poco prima T'Dal aveva riportato la sua attenzione sulla bambina, la trill fece segno a Sybok di raggiungerli, per poi lanciare un secondo sguardo allo strano andoriano. Secondo quanto appena detto dall'amica, anche il nome del cameriere era preso dalle tradizioni terrestri. Eppure, per quanto fosse a conoscenza di Babbo Natale e della festa a lui collegata, Leena non sapeva praticamente nulla del santo da cui il personaggio originava.
Può darsi che ci sia qualche legame con le antiche tradizioni terrestri. Ammise, alle parole della vulcaniana. Ma dobbiamo ricordarci che in questo luogo non ci sono solo terrestri... e nemmeno solo federali. Se questo è un gioco ad indizi, sarebbe assurdo impossibilitare parte dei... giocatori a partecipare. Un sospiro sfuggì dalle sue labbra. Quindi... direi che non possiamo escludere questa possibilità ma non dobbiamo nemmeno concentrarci solo su di essa.
La trill non poteva di certo dire di essere un'esperta di Q, quindi il suo ragionamento poteva essere errato, ma nel suo precedente incontro con quell'entità non aveva percepito un reale desiderio di farle del male. Le era sembrato più che altro un gioco a sue spese... o forse una prova. Qualunque fosse l'obiettivo di Q, dunque, era molto probabile che quel disgraziato stesse offrendo a tutti le stesse possibilità. Quindi, se il Natale era il tema di quella 'festa', non era detto che tutto ruotasse attorno ad esso.
Un andoriano, eh!? Ripeté quasi inconsciamente le parole di N'veyan, mentre il cameriere si allontanava per lasciar loro un po' di privacy. Capisco, quindi è molto probabile che questo luogo sia stato completamente creato da Q. Insomma... i camerieri e, magari, questa villa.
Q non poteva essere così potente da aver creato un intero pianeta, giusto? Anche se, a dir la verità, la trill non aveva nemmeno idea se si trovavano realmente su di un pianeta.
Concordo con N'veyan, dobbiamo uscire da qui. Analizzando quello che c'è all'esterno potremmo riuscire a capire dove ci troviamo. Aggiunse, mentre Nilani la raggiungeva quasi di corsa. Dopo aver preso in braccio la bambina e averla un poco tranquillizzata, proseguì: Per quanto non possiamo essere al cento per cento certi che questa sala sia sicura, non credo che sia l'ideale portar fuori di qui civili senza prima aver controllato cosa ci attende all'esterno. La mia idea, quindi, sarebbe di uscire in un piccolo gruppo. Cosa ne pensate?
A dir il vero, non sapeva cosa fare con Nilani. Per quanto avesse già deciso di portarla con sé, quella era veramente la decisione migliore? Non l'avrebbe soltanto messa in pericolo? Magari avrebbe potuto chiedere a Sybok di rimanere in quella sala ad occuparsi di lei e del resto dei civili. Per quanto non le piacesse l'idea di lasciare la piccola in balia di Q... forse era giunto il momento di credere nei suoi sottoposti.