09-03-2019, 11:59 AM
A cat has absolute emotional honesty: human beings, for one reason or another, may hide their feelings, but a cat does not.
S'rrel Erovan | Caitian
Sparare o non sparare?
Mentre quel quesito continuava a galleggiare nella mente della caitiana, lo sguardo del vulcaniano cadde sul rettile che gli si stava avvicinando. Decisamente un sollievo per S'rrel. Per quanto fosse principalmente un'antropologa e archeologa, la donna rimaneva un ufficiale scientifico. Grazie ai corsi seguiti in accademia, aveva sviluppato un certo modo di vedere le cose tipico di chi studiava le discipline scientifiche e, di conseguenza, percepiva come un peccato sparare alla creatura. Magari il phaser in modalità stordimento si sarebbe limitato a fargli perdere la conoscenza ma, se il rettile si fosse rivelato più delicato del previsto, avrebbe anche potuto ucciderlo. In tal caso, i suoi colleghi avrebbero perso un prezioso esemplare e avrebbero dovuto limitarsi ad analizzare un cadavere.
Per il momento, poi, N'veyan non sembrava essere in immediato pericolo. Visto come quella specie di lucertola era attirata dal fiore, gli sarebbe bastato allontanarsi dalla pianta per uscire da quella possibile situazione di rischio. Eppure, ben presto la donna si rese conto che il vulcaniano non sembrava aver la minima intenzione di farlo.
Alla richiesta del collega, S'rrel non poté far a meno di lanciargli un'occhiata dubbiosa. Era davvero una buona idea lasciarlo rimanere vicino al fiore mentre tutti si allontanavano? Nonostante i dubbi, però, decise di fare come lui aveva chiesto. Dopotutto, più persone fossero rimaste nelle vicinanze, più la creatura avrebbe potuto sentirsi minacciata. Mentre indietreggiava lentamente, però, il suo sguardo tornò a cadere sul rettile e il phaser rimase ben stretto nella sua mano. Era evidente che fosse pronta ad intervenire appena le cose si fossero messe male.
Quando si rese conto che, se avesse continuato ad indietreggiare, avrebbe rischiato di perdere l'ottimale linea di tiro, S'rrel si fermò. Dubitava di aver raggiunto la distanza richiesta da N'veyan ma non le importava: non aveva intenzione di lasciare il collega da solo. Per non parlare del fatto che, in quella foresta, allontanarsi troppo avrebbe potuto mettere anche loro in pericolo. Chissà quante altre creature erano acquattate tra rami e liane!
Più il rettile si avvicinava a N'veyan, più la caitiana si sentiva a disagio. Se non fosse stato per il fatto che l'attenzione della creatura sembrava essere concentrata sul fiore, tanto da risultare totalmente dimentica della presenza del vulcaniano, avrebbe già premuto il grilletto. Solo quando, finalmente, il collega le diede via libera, la donna sparò.
I millesimi di secondo che seguirono lo sparo furono quasi interminabili per S'rrel. Come ogni membro della Flotta Stellare, era stata addestrata nell'uso dei phaser ma non si poteva dir esperta quanto un addetto alla sicurezza. E, in quel momento, era ben consapevole che, se il raggio partito dalla sua arma avesse mancato il rettile o non avesse fatto effetto, il suo collega avrebbe potuto pagarne le conseguenze. Infatti, nel peggiore dei casi, la creatura lo avrebbe attaccato. Nel migliore, invece, sarebbe scattata verso di lei.
Già, migliore. Perché, in quel caso, la distanza tra presente tra lei e il rettile le avrebbe dato l'opportunità di sparare di nuovo.
Mentre quel quesito continuava a galleggiare nella mente della caitiana, lo sguardo del vulcaniano cadde sul rettile che gli si stava avvicinando. Decisamente un sollievo per S'rrel. Per quanto fosse principalmente un'antropologa e archeologa, la donna rimaneva un ufficiale scientifico. Grazie ai corsi seguiti in accademia, aveva sviluppato un certo modo di vedere le cose tipico di chi studiava le discipline scientifiche e, di conseguenza, percepiva come un peccato sparare alla creatura. Magari il phaser in modalità stordimento si sarebbe limitato a fargli perdere la conoscenza ma, se il rettile si fosse rivelato più delicato del previsto, avrebbe anche potuto ucciderlo. In tal caso, i suoi colleghi avrebbero perso un prezioso esemplare e avrebbero dovuto limitarsi ad analizzare un cadavere.
Per il momento, poi, N'veyan non sembrava essere in immediato pericolo. Visto come quella specie di lucertola era attirata dal fiore, gli sarebbe bastato allontanarsi dalla pianta per uscire da quella possibile situazione di rischio. Eppure, ben presto la donna si rese conto che il vulcaniano non sembrava aver la minima intenzione di farlo.
Alla richiesta del collega, S'rrel non poté far a meno di lanciargli un'occhiata dubbiosa. Era davvero una buona idea lasciarlo rimanere vicino al fiore mentre tutti si allontanavano? Nonostante i dubbi, però, decise di fare come lui aveva chiesto. Dopotutto, più persone fossero rimaste nelle vicinanze, più la creatura avrebbe potuto sentirsi minacciata. Mentre indietreggiava lentamente, però, il suo sguardo tornò a cadere sul rettile e il phaser rimase ben stretto nella sua mano. Era evidente che fosse pronta ad intervenire appena le cose si fossero messe male.
Quando si rese conto che, se avesse continuato ad indietreggiare, avrebbe rischiato di perdere l'ottimale linea di tiro, S'rrel si fermò. Dubitava di aver raggiunto la distanza richiesta da N'veyan ma non le importava: non aveva intenzione di lasciare il collega da solo. Per non parlare del fatto che, in quella foresta, allontanarsi troppo avrebbe potuto mettere anche loro in pericolo. Chissà quante altre creature erano acquattate tra rami e liane!
Più il rettile si avvicinava a N'veyan, più la caitiana si sentiva a disagio. Se non fosse stato per il fatto che l'attenzione della creatura sembrava essere concentrata sul fiore, tanto da risultare totalmente dimentica della presenza del vulcaniano, avrebbe già premuto il grilletto. Solo quando, finalmente, il collega le diede via libera, la donna sparò.
I millesimi di secondo che seguirono lo sparo furono quasi interminabili per S'rrel. Come ogni membro della Flotta Stellare, era stata addestrata nell'uso dei phaser ma non si poteva dir esperta quanto un addetto alla sicurezza. E, in quel momento, era ben consapevole che, se il raggio partito dalla sua arma avesse mancato il rettile o non avesse fatto effetto, il suo collega avrebbe potuto pagarne le conseguenze. Infatti, nel peggiore dei casi, la creatura lo avrebbe attaccato. Nel migliore, invece, sarebbe scattata verso di lei.
Già, migliore. Perché, in quel caso, la distanza tra presente tra lei e il rettile le avrebbe dato l'opportunità di sparare di nuovo.