[Master]

Donatra s'Hei

Romulan

Il fuoco e il calore dell'illusione spariscono, lasciandomi malida di sudore ma di nuovo cosciente del luogo dove mi trovo: la nave klingon. Il mio cuore batte forte e il mio respiro è affannato. A quanto pare, il potere di Uchiha è forte quanto mi è stato riferito, se non di più. Così forte che - devo ammettere - mi fa paura. Vorrei alzarmi e riprendere il controllo della situazione, ma i miei muscoli non sembrano voler collaborare: mi sento ancora debole, i postumi dell'illusione tremendamente reale sono ancora presenti, così sono costretta a rimanere a terra, spostandomi da in ginocchio a seduta. Per quanto sia umiliante, lo sarebbe ancor di più crollare a terra dopo aver tentato inutilmente di alzarmi.
La situazione non è per niente a mio vantaggio, e dubito che riuscirei a trasformarla in tale. Uchiha, per quanto sia anche lui sofferente per l'uso dei suoi poteri, sembra intenzionato a estorcermi una risposta soddisfacente e il suo primo ufficiale è pronto a spararmi. Per non parlare del fatto che saprebbe riconoscere una mia bugia, se la pronunciassi.
"Non ti pare ovvio, hevam?" Domando, riuscendo a inserire del sarcasmo nelle mie parole anche in questo momento. Anche se non so quanto usare il termine dispregiativo per definire gli umani giochi a mio vantaggio. Probabilmente, porterà solo svantaggi. "L'obbiettivo mio e della Tal'Shiar è quello di far iniziare una guerra tra l'Impero Klingon e la Federazione." Ammetto, anche perché ormai è abbastanza inutile negarlo. Il mio orgoglio ne risente, questo è vero, ma la verità potrebbe risultare a vantaggio della missione... anche se non a me. "Il piano originario consisteva di far scontrare le tue squadre d'attacco con quelle federali all'interno della stazione. Ma il fatto che voi l'abbiate scoperto non cambia poi molto la situazione. Quando la Federazione controllerà la base lunare troverà delle prove dell'attività klingon. Non trovando l'arma la guerra non inizierà subito, ma alla Tal'Shiar basterà fornire altre prove alla Federazione per spingerla ad attuare un attacco preventivo. E la Sezione 31, anche se involontariamente, ci darà una mano. Quello che bisogna capire è se tu riuscirai a convincere qualche federale della situazione reale. Perché ti assicuro che le poche prove che hai in tuo possesso spariranno ben presto."

Mentre parlo, cerco di tenere sotto controllo la situazione, per quanto io dubiti fortemente che qualcuno mi sparerebbe proprio adesso. Con la coda dell'occhio noto il primo ufficiale di Uchiha che modifica il settaggio del suo disgregatore. Che diavolo...!? Faccio appena in tempo a pensare, prima che il raggio energetico lasci l'apparecchio, diretto - naturalmente - verso la sottoscritta. L'addestramento, per fortuna (o forse no?), ha la meglio su di me. Senza perdere tempo, attivo quello che a prima vista sembra essere solo un semplice braccialetto: il mio guanto goa'uld. Lo scudo mi circonda all'istante, e il colpo energetico che avrebbe dovuto disintegrarmi lo colpisce, venendo annullato dalla forza del campo che mi circonda.

"Fvadt!" Impreco, furibonda per l'attacco a sorpresa e per l'inopportuna sensazione di sollievo che ho provato quando lo scudo mi ha salvato la vita. Dopotutto... non avevo detto un attimo fa che le prove sarebbero sparite? Quell'umano - o quello che è - stava proprio per far avverare le mie parole, disintegrandomi. Sarebbe stato ancor meglio che attivare il neuro-depolarizzatore della Sezione 31. Dopotutto quel microchip non fa sparire il corpo: se lo uso la Tal'Shiar dovrà fare sparire il mio cadavere, oltre che i file delle registrazioni della nave. Ma, naturalmente, io non sono stata in grado di farmi ammazzare, eh! Sono davvero brava!