01-12-2022, 10:37 PM
Korinna Suder
Betazoid
Korinna annuì silenziosa alle parole dell'amica: doveva riconoscere che celebrare un matrimonio e contattare suo marito erano ragioni più che valide per saltare una chiamata tra le tante e non la sorprese scoprire che la Vulcaniana aveva scelto di seguire la via più logica nell'organizzare i propri impegni nonostante gli imprevisti. <So che sei impegnata a salvare l'universo, ma ogni tanto lascia che siamo noi a preoccuparci per te. Ti avviso: se non prenderai una licenza a breve non sarà del medico di bordo che dovrai preoccuparti; contatterò direttamente Mestral e ti prenderemo su due fronti> la avvertì, puntandole contro un dito con fare fintamente minaccioso.
<... tre, se riesco a convincere anche il tuo ufficiale medico a cooperare e da quanto racconti non sembra che sarà troppo difficile. Non mettermi alla prova.> disse, concedendo a T'Dal un sorriso carico di comprensione: non la invidiava nemmeno un poco. Non aveva idea dei dettagli di quello che stava combinando la Saratoga, né realmente le interessava, ma non le era difficile immaginare le responsabilità, i ritmi serrati, i problemi che sorgevano di continuo dietro ogni angolo e si limitò a ridacchiare di fronte all'umorismo inaspettato dell'amica.
<Se non fosse che, in fondo, sono anche brava nel mio lavoro... ho idea mi avrebbero già mandata a fare altro visti tutti i problemi che continuo a creare. Ringrazia che non sono lì, piuttosto. A quest'ora avresti già avuto un ammutinamento> scherzò, lasciandosi affondare nella propria poltrona. Vedere T'Dal riusciva sempre a metterla di buonumore e questa volta non era diversa dalle altre. La colse di sorpresa, comunque, chiedendole un consiglio a proposito di licenze, specialmente considerando che non le aveva dato l'impressione di impegnarsi particolarmente per ottenerne una.
<Ascolterei anche un canto d'amore Klingon pur di non dover tornare alla relazione a cui stavo lavorando. Dimmi tutto.> esclamò sporgendosi verso lo schermo con i grandi occhi neri che scrutavano attenti l'immagine della Vulcaniana.
<... tre, se riesco a convincere anche il tuo ufficiale medico a cooperare e da quanto racconti non sembra che sarà troppo difficile. Non mettermi alla prova.> disse, concedendo a T'Dal un sorriso carico di comprensione: non la invidiava nemmeno un poco. Non aveva idea dei dettagli di quello che stava combinando la Saratoga, né realmente le interessava, ma non le era difficile immaginare le responsabilità, i ritmi serrati, i problemi che sorgevano di continuo dietro ogni angolo e si limitò a ridacchiare di fronte all'umorismo inaspettato dell'amica.
<Se non fosse che, in fondo, sono anche brava nel mio lavoro... ho idea mi avrebbero già mandata a fare altro visti tutti i problemi che continuo a creare. Ringrazia che non sono lì, piuttosto. A quest'ora avresti già avuto un ammutinamento> scherzò, lasciandosi affondare nella propria poltrona. Vedere T'Dal riusciva sempre a metterla di buonumore e questa volta non era diversa dalle altre. La colse di sorpresa, comunque, chiedendole un consiglio a proposito di licenze, specialmente considerando che non le aveva dato l'impressione di impegnarsi particolarmente per ottenerne una.
<Ascolterei anche un canto d'amore Klingon pur di non dover tornare alla relazione a cui stavo lavorando. Dimmi tutto.> esclamò sporgendosi verso lo schermo con i grandi occhi neri che scrutavano attenti l'immagine della Vulcaniana.