01-12-2022, 10:54 PM
Korinna Suder
Betazoid
Era la prima volta in quasi dieci anni che Korinna si allontanava dal suo pianeta natale. Certo, quel viaggio non le aveva richiesto di allontanarsi molto, ma era stato comunque insolito vedere il pianeta farsi sempre più piccolo oltre i finestrini della navetta che l'aveva accompagnata fino su Darona, mentre lo spazio pieno di stelle la avvolgeva. Si concesse qualche istante per valutare se quella sensazione le piaceva, ma al momento "strana" era l'unica parola che trovasse per descriverla... come strana le appariva l'intera questione per cui era stato richiesto il suo intervento: da quanto le era dato sapere, l'Impero Klingon era caduto vittima di una nuova insidiosa droga che stava flagellando le fila dei suoi guerrieri e le indagini che erano seguite sembravano portare a Darona. Lunghe contrattazioni avevano avuto luogo tra il governo di Betazed e l'Impero, con la Federazione che sembrava fingere di non sentire e non vedere cosa stava accadendo. Alla fine era stato acconsentito affinché i Klingon mandassero uno dei loro diplomatici a verificare di persona la situazione sul pianeta, ma era facile prevedere che non avrebbero scoperto nulla.
Nei giorni precedenti l'arrivo dei Klingon, Korinna aveva parlato con diverse persone su Darona, senza trovare alcuna traccia della fantomatica droga, né tantomeno qualcuno che ne sapesse qualcosa. Il sospetto che fossero stati i Klingon ad inventarsi l'intera storia per mettere piede nello spazio Federale non era del tutto azzardato, ma quali fossero le loro reali intenzioni restava un mistero sia per lei che per i suoi superiori. Incontrarli di persona, comunque, era sicuramente un modo rapido per far luce sull'intera questione e il fatto di aver avuto qualche fugace incontro con dei Klingon in passato sembrava averla resa il candidato ideale per accogliere il loro delegato.
Quando le annunciarono che i loro ospiti stavano per atterrare, Korinna si congedò dal direttore dell'Istituto di Biotecnologia Agraria per raggiungere lo spazioporto poco distante. Avanzò a passo tranquillo: non c'erano rischi per la sicurezza considerando che si trattava di un'unica nave Klingon, tra l'altro tenuta sotto stretto controllo. Per quanto potessero essere folli era certa che i loro ospiti non avessero alcuna intenzione di agire in modo da causare una guerra, soprattutto considerando che fino a quel momento avevano cercato di comportarsi in modo curiosamente diplomatico. Benvenuti a Jarkana li accolse cordiale. Sono il console Korinna Suder e sarò la vostra accompagnatrice finché rimarrete nel sistema. Sono autorizzata a mostrarvi ciò che desiderate, avete la più completa disponibilità del nostro governo a fare tutto il necessario per chiarire quanto prima questa incresciosa situazione. promise, studiando pacatamente la reazione dei suoi interlocutori.
Nei giorni precedenti l'arrivo dei Klingon, Korinna aveva parlato con diverse persone su Darona, senza trovare alcuna traccia della fantomatica droga, né tantomeno qualcuno che ne sapesse qualcosa. Il sospetto che fossero stati i Klingon ad inventarsi l'intera storia per mettere piede nello spazio Federale non era del tutto azzardato, ma quali fossero le loro reali intenzioni restava un mistero sia per lei che per i suoi superiori. Incontrarli di persona, comunque, era sicuramente un modo rapido per far luce sull'intera questione e il fatto di aver avuto qualche fugace incontro con dei Klingon in passato sembrava averla resa il candidato ideale per accogliere il loro delegato.
Quando le annunciarono che i loro ospiti stavano per atterrare, Korinna si congedò dal direttore dell'Istituto di Biotecnologia Agraria per raggiungere lo spazioporto poco distante. Avanzò a passo tranquillo: non c'erano rischi per la sicurezza considerando che si trattava di un'unica nave Klingon, tra l'altro tenuta sotto stretto controllo. Per quanto potessero essere folli era certa che i loro ospiti non avessero alcuna intenzione di agire in modo da causare una guerra, soprattutto considerando che fino a quel momento avevano cercato di comportarsi in modo curiosamente diplomatico. Benvenuti a Jarkana li accolse cordiale. Sono il console Korinna Suder e sarò la vostra accompagnatrice finché rimarrete nel sistema. Sono autorizzata a mostrarvi ciò che desiderate, avete la più completa disponibilità del nostro governo a fare tutto il necessario per chiarire quanto prima questa incresciosa situazione. promise, studiando pacatamente la reazione dei suoi interlocutori.
PS: sottotitolo "... e i betazoidi non commerciano stupefacenti"