11-01-2023, 08:13 PM
Korinna Suder
Betazoid
L'incontro sulla nave klingon era stato pianificato nei minimi dettagli. Qualcuno dei suoi collaboratori non lo aveva ritenuto necessario, qualcuno lo considerava semplicemente una follia, ma Korinna sapeva che, se non avessero cominciato a gettare le basi per un po' di fiducia reciproca, quella situazione sarebbe potuta finire molto male. L'idea di andarci disarmati, poi, era stata accolta con una discreta preoccupazione dai suoi superiori, almeno finché Korinna non aveva puntualizzato che non ci sarebbe stato phaser in grado di consentire loro di uscire vivi da uno scontro nel caso in cui l'intero equipaggio della nave avesse deciso di mettersi contro di loro e che, comunque, si trovavano nel bel mezzo dello spazio federale e difficilmente ne sarebbero usciti indenni nel caso avessero attaccato a tradimento un diplomatico di uno dei mondi della Federazione... ma la vera ragione per cui Korinna era più preoccupata per le trattative che di una possibile agressione, era che sapeva di avere un notevole vantaggio sui Klingon. Per quanto la loro fisiologia fosse complessa, la loro mente al contrario era estremamente semplice d leggere, così come eventuali segnali di una trappola.
Andrà tutto bene, non preoccuparti comunicò telepaticamente al pilota, notando il nervosismo del giovane mentre la navetta attraversava il campo di forza dell'hangar. E' la prima volta che attracco su una nave Klingon rispose lui, senza riuscire del tutto a gestire un certo disagio. Beh, siamo in due... rispose Korinna, assestandogli una pacca sulla spalla con fare gioviale. In effetti, era probabilmente una dei pochi membri della Federazione a cui fosse stato concesso di accedere in qualità di ospite e non di prigioniera: si trattava di qualcosa di simile ad un passo storico per la diplomazia e la betazoide ne era perfettamente consapevole, quanto lo era del fatto che non le sarebbero stati concessi errori.
Non appena la navetta fu ferma, Korinna scese a passo deciso, senza guardarsi troppo in giro nonostante la curiosità. Sapeva di avere gli occhi di molti puntati su di sé e che difficilmente avrebbero preso bene l'idea che un membro della Federazione studiasse con troppa attenzione le loro navi, così si limitò a raggiungere la Rahnaz e a concederle un cordiale cenno di saluto Vi ringraziamo per la fiducia e per l'accoglienza, spero di poterle ricambiare con le novità che porto. tagliò corto in direzione dell'ufficiale diplomatico, mentre contemporaneamente sondava i pensieri dei presenti per accertarsi di non essere in pericolo immediato.
Andrà tutto bene, non preoccuparti comunicò telepaticamente al pilota, notando il nervosismo del giovane mentre la navetta attraversava il campo di forza dell'hangar. E' la prima volta che attracco su una nave Klingon rispose lui, senza riuscire del tutto a gestire un certo disagio. Beh, siamo in due... rispose Korinna, assestandogli una pacca sulla spalla con fare gioviale. In effetti, era probabilmente una dei pochi membri della Federazione a cui fosse stato concesso di accedere in qualità di ospite e non di prigioniera: si trattava di qualcosa di simile ad un passo storico per la diplomazia e la betazoide ne era perfettamente consapevole, quanto lo era del fatto che non le sarebbero stati concessi errori.
Non appena la navetta fu ferma, Korinna scese a passo deciso, senza guardarsi troppo in giro nonostante la curiosità. Sapeva di avere gli occhi di molti puntati su di sé e che difficilmente avrebbero preso bene l'idea che un membro della Federazione studiasse con troppa attenzione le loro navi, così si limitò a raggiungere la Rahnaz e a concederle un cordiale cenno di saluto Vi ringraziamo per la fiducia e per l'accoglienza, spero di poterle ricambiare con le novità che porto. tagliò corto in direzione dell'ufficiale diplomatico, mentre contemporaneamente sondava i pensieri dei presenti per accertarsi di non essere in pericolo immediato.