21-01-2023, 06:57 PM
Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.
Seeth Rahnaz Mezza Klingon
Fin tanto l'incontro si svolgerà nel territorio klingon, organizzarlo non sarà un problema. Confermò Seeth. Portare il prigioniero in territorio betazoide avrebbe significato consegnarlo alla giustizia federale, cosa improponibile sia per lei che per il suo governo. Se Idaris era colpevole come sembrava, sarebbe stato sottoposto alla giustizia klingon. Se ne sarebbe assicurata personalmente. Due warnog, piccole. Ordinò al replicatore, in lingua klingon. Avrebbe potuto ordinare boccali più grossi ma, considerando i delicati argomenti di cui si apprestavano a parlare, preferì essere cauta. Alla peggio, avrebbero potuto fare il bis.
Alle condoglianze di Suder, Seeth si limitò a fare un gesto col capo di ringraziamento. Provò sollievo alle sue successive parole, grata di sapere che la betazoide avesse accettato di mantenere quel segreto. La sua gratitudine ebbe però vita breve, venendo presto sostituita da una certa rabbia. Calò con forza i boccali appena replicati sul tavolo, facendo risuonare un secco rumore metallico nella piccola sala. I bicchieri non si ruppero, in quanto non erano in vetro ma in una lega metallica, ma il loro il loro liquido chiaro ondeggiò, avvicinandosi pericolosamente al bordo. Non scambi la mia disponibilità per debolezza, Console Suder. La avvertì, una certa freddezza nella sua voce. Seeth stava facendo del suo meglio per tenere sotto controllo l'aggressività tipica della specie del padre, trattenendosi dal mettere le mani sulla betazoide, ma il suo guardarla fissa negli occhi e l'aggressività nella sua voce rendevano evidente che l'accusa non le era piaciuta. Ho studiato nella Federazione quindi conosco bene le politiche della sua gente, Proseguì, mettendo volutamente distanza tra sé e la Federazione: per metà era trill, non poteva negarlo, ma per l'altra metà era una klingon... ed era quella la metà che contava realmente. questo però non significa che io le approvi o abbia intenzione di applicarle tra la mia gente. Io sono una klingon e i klingon affrontano i sentimenti personali in maniera ben diversa. Il mio coinvolgimento non mi rende inadeguata a questo incarico, ma la persona migliore per occuparsene. La lealtà dei klingon andava prima alla propria famiglia, poi al proprio Clan e solo infine all'Impero. Che lei fosse intenzionata a vendicare l'onore di suo padre - un coinvolgimento ben diverso da quello che si era immaginata Suder - la rendeva affidabile agli occhi del suo governo. Sia lei che loro volevano la stessa cosa: recuperare il proprio onore e lavare l'affronto col sangue. Non osi più mettere in questione il mio onore.
Alle condoglianze di Suder, Seeth si limitò a fare un gesto col capo di ringraziamento. Provò sollievo alle sue successive parole, grata di sapere che la betazoide avesse accettato di mantenere quel segreto. La sua gratitudine ebbe però vita breve, venendo presto sostituita da una certa rabbia. Calò con forza i boccali appena replicati sul tavolo, facendo risuonare un secco rumore metallico nella piccola sala. I bicchieri non si ruppero, in quanto non erano in vetro ma in una lega metallica, ma il loro il loro liquido chiaro ondeggiò, avvicinandosi pericolosamente al bordo. Non scambi la mia disponibilità per debolezza, Console Suder. La avvertì, una certa freddezza nella sua voce. Seeth stava facendo del suo meglio per tenere sotto controllo l'aggressività tipica della specie del padre, trattenendosi dal mettere le mani sulla betazoide, ma il suo guardarla fissa negli occhi e l'aggressività nella sua voce rendevano evidente che l'accusa non le era piaciuta. Ho studiato nella Federazione quindi conosco bene le politiche della sua gente, Proseguì, mettendo volutamente distanza tra sé e la Federazione: per metà era trill, non poteva negarlo, ma per l'altra metà era una klingon... ed era quella la metà che contava realmente. questo però non significa che io le approvi o abbia intenzione di applicarle tra la mia gente. Io sono una klingon e i klingon affrontano i sentimenti personali in maniera ben diversa. Il mio coinvolgimento non mi rende inadeguata a questo incarico, ma la persona migliore per occuparsene. La lealtà dei klingon andava prima alla propria famiglia, poi al proprio Clan e solo infine all'Impero. Che lei fosse intenzionata a vendicare l'onore di suo padre - un coinvolgimento ben diverso da quello che si era immaginata Suder - la rendeva affidabile agli occhi del suo governo. Sia lei che loro volevano la stessa cosa: recuperare il proprio onore e lavare l'affronto col sangue. Non osi più mettere in questione il mio onore.