10-02-2023, 09:45 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-02-2023, 09:46 PM da T'Dal.)
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
La presenza di Tamara e non di Korinna mi aveva destabilizzata, di solito la mia amica ci veniva a dare il benvenuto di persona.
//Tesoro, tutto ok?// mi chiese Pavel tramite il legame, sentendomi tesa e cercando le mie dita - l'indice e il medio - per toccarli di nuovo.
«Tamara, buongiorno. Chiedo scusa per il mio modo illogico di rendere nota la nostra presenza, ma mi aspettavo di trovarvi al nostro arrivo.» ammisi per poi aggiungere mentalmente a Pavel //si sto bene, mi ha solo destabilizzato il fatto di non trovare Korinna e dovrei essere abituata ormai alla sua illogicità, dopo che ci conosciamo da tutta una vita.// ammisi.
«Grazie, a nome di entrambi.» disse Pavel a Tamara come sempre, entrando in casa e mi guardai intorno: c'era qualcosa di diverso dall'ultima volta che io e Pavel c'eravamo stati.
Stavo per chiedere informazioni aggiuntive a Tamara, se c'erano state aggiunte o modifiche sostanziali alla casa, quando Korinna cercò di comunicare con me telepaticamente. Era più facile per me parlare con Korinna in quel modo, decisamente più rapido ed efficiente.
//Si ti sento. D'accordo, ti raggiungo subito, sempre che mio marito decida altrimenti.// ammisi pacatamente e guardai Pavel.
«Pav, Korinna mi ha chiesto di raggiungerla, se lo desideri, puoi rimanere qui con Tamara e noi ragazze torniamo presto.» dissi guardandolo usando il nomignolo che usavo da quando ci eravamo conosciuti, nonostante il legame, mi sentivo più a mio agio a parlare con Pavel a voce alta, dato che non volevo che si affaticasse troppo.
«Scherzi? Io vengo con te. Tranquilla, amore, guardo dove metto i piedi e in caso, ho te che come sempre mi sorreggerai.» sorrise lui prendendomi sottobraccio. Mi sorprendeva sempre il fatto che nonostante mio marito ben sapesse che i vulcaniani e il contatto fisico viaggiavano su due rette parallele che non si incontravano mai, di tanto in tanto si prendesse gioco proprio di quelle proprio ora che non eravamo due ragazzini.
«Raggiungeremo Korinna, mi ha fatto sapere dove trovarla. Ero convinta avesse già finito la decorazione del giardino.» dissi rivolta a Tamara, non aspettandomi davvero una risposta.
«Credo che Sal sappia cosa sta facendo.» disse Pavel guardando i due.
«Sarebbe logico lasciarlo lavorare, mi è sempre sembrato una persona competente, al contrario di mio marito. Buongiorno ad entrambi.» aggiunsi io guardando Korinna e Sal, il secondo mi sembrava quasi infastidito.
«Certo, su vulcano ci sono un sacco di piante. Te l'avevo detto, in Russia sarebbe cresciuto di tutto e in maniera rigogliosa.» disse con un mezzo sorriso, ben sapendo che mi sarei trasferita sulla Terra in altre circostanze.
//Tesoro, tutto ok?// mi chiese Pavel tramite il legame, sentendomi tesa e cercando le mie dita - l'indice e il medio - per toccarli di nuovo.
«Tamara, buongiorno. Chiedo scusa per il mio modo illogico di rendere nota la nostra presenza, ma mi aspettavo di trovarvi al nostro arrivo.» ammisi per poi aggiungere mentalmente a Pavel //si sto bene, mi ha solo destabilizzato il fatto di non trovare Korinna e dovrei essere abituata ormai alla sua illogicità, dopo che ci conosciamo da tutta una vita.// ammisi.
«Grazie, a nome di entrambi.» disse Pavel a Tamara come sempre, entrando in casa e mi guardai intorno: c'era qualcosa di diverso dall'ultima volta che io e Pavel c'eravamo stati.
Stavo per chiedere informazioni aggiuntive a Tamara, se c'erano state aggiunte o modifiche sostanziali alla casa, quando Korinna cercò di comunicare con me telepaticamente. Era più facile per me parlare con Korinna in quel modo, decisamente più rapido ed efficiente.
//Si ti sento. D'accordo, ti raggiungo subito, sempre che mio marito decida altrimenti.// ammisi pacatamente e guardai Pavel.
«Pav, Korinna mi ha chiesto di raggiungerla, se lo desideri, puoi rimanere qui con Tamara e noi ragazze torniamo presto.» dissi guardandolo usando il nomignolo che usavo da quando ci eravamo conosciuti, nonostante il legame, mi sentivo più a mio agio a parlare con Pavel a voce alta, dato che non volevo che si affaticasse troppo.
«Scherzi? Io vengo con te. Tranquilla, amore, guardo dove metto i piedi e in caso, ho te che come sempre mi sorreggerai.» sorrise lui prendendomi sottobraccio. Mi sorprendeva sempre il fatto che nonostante mio marito ben sapesse che i vulcaniani e il contatto fisico viaggiavano su due rette parallele che non si incontravano mai, di tanto in tanto si prendesse gioco proprio di quelle proprio ora che non eravamo due ragazzini.
«Raggiungeremo Korinna, mi ha fatto sapere dove trovarla. Ero convinta avesse già finito la decorazione del giardino.» dissi rivolta a Tamara, non aspettandomi davvero una risposta.
«Credo che Sal sappia cosa sta facendo.» disse Pavel guardando i due.
«Sarebbe logico lasciarlo lavorare, mi è sempre sembrato una persona competente, al contrario di mio marito. Buongiorno ad entrambi.» aggiunsi io guardando Korinna e Sal, il secondo mi sembrava quasi infastidito.
«Certo, su vulcano ci sono un sacco di piante. Te l'avevo detto, in Russia sarebbe cresciuto di tutto e in maniera rigogliosa.» disse con un mezzo sorriso, ben sapendo che mi sarei trasferita sulla Terra in altre circostanze.