19-02-2023, 10:38 PM
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Mestral guardò Korinna alzando un sopracciglio. //Non credo di capire l'analogia con il phaser, ma devo dire che si, è piuttosto invasivo. Per gli esseri umani, potrebbe equivalere ad un atto di violenza, non carnale ma mentale. D'accordo// disse semplicemente lui. In realtà, Mestral non si fidava del tutto del metodo di Korinna, ma era una telepate e sapeva che T'Dal aveva sempre accettato di buon grado i contatti telepatici dell'amica per via dell'affetto che provava nei suoi confronti. Segretamente l'uomo era felice che la moglie avesse un'amica a cui rivolgersi. //Si, prenderò sicuramente in considerazione questa eventualità se oggi o in un prossimo futuro non... accade niente che le permetta di tornare ad essere quella di sempre.// disse, sebbene avesse desiderato dire "la donna che amo", ma certe cose non si esternavano.
Guardai Tomi e annuii impercettibilmente. «Logico.» dissi, decidendo di glissare sulla situazione che i capelli bianchi non erano esattamente una condizione che indicava la vecchiaia, anzi.
«Corretto.» dissi quando Korinna sembrò sul punto di farmi una ramanzina delle sue riguardo il fatto che i viaggi fatti per raggiungere una località di vacanza sarebbe dovuto essere totalmente rilassante anche esso, ma la notizia che avevo cambiato idea riguardo la gravidanza, l'aveva distratta e fatta desistere apparentemente dal farlo.
«Non c'è molto da dire, abbiamo trovato una posizione logica che rendeva soddisfatti entrambi.» ammise Mestral, pacatamente. C'erano cose che stavamo, ma che principalmente stavo, tacendo a Korinna. Era vero che stavamo provando a far funzionare il nostro matrimonio e quello cominciava dall'avere un bambino, ma c'era anche la mia intenzione di fermarmi su New Vulcano. Sebbene sentissi che il comando della Saratoga stava iniziando a pesarmi, sentivo che non fosse la strada per me (sebbene le rassicurazioni del medico di bordo e dei miei colleghi) e che segretamente rimpiangevo il mio ruolo da navigatore, avevo bisogno di fermarmi e scoprire cosa New Vulcano avesse da offrirmi, oltre una casa a cui tornare. Odiavo il nostro nuovo pianeta, odiavo i romulani che mi avevano privato di mio padre e di mio fratello, ma sapevo che se ci fosse stata una mia gravidanza avrei desiderato fermarmi fino a che il bambino non sarebbe stato abbastanza grande. In realtà, sentivo la necessità di cambiare e sapevo che l'Accademia delle scienze vulcaniane aveva bisogno di personale e quello a cui stavo lavorando era... una mia domanda di assunzione. La mia vita sarebbe cambiata e c'era quella piccola parte umana, dentro di me che era terrorizzata da quel cambiamento, mi chiedeva se ero pronta a sacrificare tutto quello che avevo fatto per un bambino. La risposta era ovvia: no, ma non l'avrei mai sacrificata del tutto. Avrei potuto richiedere che le mie credenziali venissero riattivate se lo avessi desiderato.
Guardai Tomi e annuii impercettibilmente. «Logico.» dissi, decidendo di glissare sulla situazione che i capelli bianchi non erano esattamente una condizione che indicava la vecchiaia, anzi.
«Corretto.» dissi quando Korinna sembrò sul punto di farmi una ramanzina delle sue riguardo il fatto che i viaggi fatti per raggiungere una località di vacanza sarebbe dovuto essere totalmente rilassante anche esso, ma la notizia che avevo cambiato idea riguardo la gravidanza, l'aveva distratta e fatta desistere apparentemente dal farlo.
«Non c'è molto da dire, abbiamo trovato una posizione logica che rendeva soddisfatti entrambi.» ammise Mestral, pacatamente. C'erano cose che stavamo, ma che principalmente stavo, tacendo a Korinna. Era vero che stavamo provando a far funzionare il nostro matrimonio e quello cominciava dall'avere un bambino, ma c'era anche la mia intenzione di fermarmi su New Vulcano. Sebbene sentissi che il comando della Saratoga stava iniziando a pesarmi, sentivo che non fosse la strada per me (sebbene le rassicurazioni del medico di bordo e dei miei colleghi) e che segretamente rimpiangevo il mio ruolo da navigatore, avevo bisogno di fermarmi e scoprire cosa New Vulcano avesse da offrirmi, oltre una casa a cui tornare. Odiavo il nostro nuovo pianeta, odiavo i romulani che mi avevano privato di mio padre e di mio fratello, ma sapevo che se ci fosse stata una mia gravidanza avrei desiderato fermarmi fino a che il bambino non sarebbe stato abbastanza grande. In realtà, sentivo la necessità di cambiare e sapevo che l'Accademia delle scienze vulcaniane aveva bisogno di personale e quello a cui stavo lavorando era... una mia domanda di assunzione. La mia vita sarebbe cambiata e c'era quella piccola parte umana, dentro di me che era terrorizzata da quel cambiamento, mi chiedeva se ero pronta a sacrificare tutto quello che avevo fatto per un bambino. La risposta era ovvia: no, ma non l'avrei mai sacrificata del tutto. Avrei potuto richiedere che le mie credenziali venissero riattivate se lo avessi desiderato.