12-03-2023, 04:50 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-03-2023, 04:51 PM da T'Dal.)
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Mestral guardò Nat e soppesò la sua domanda.
«Non posso parlare per mia moglie, ma credo che valga anche per lei questa risposta: bisogna valutare volta per volta. Normalmente non rispondiamo violenza con violenza, cercando la logica dietro ogni pensiero e azione, ma credo che nel caso di T'Dal e dei suoi sottoposti, per far sopravvivere tutta la squadra di sbarco, una risposta violenta è quella che viene richiesta. Personalmente non potrei mai fare il suo lavoro e lei ha la mia ammirazione. Per me l'insegnamento e lo studio della cibernetica è decisamente più importante. Spero che questa mia risposta sia soddisfacente, Nat.» ammise l'uomo.
Mestral dal canto suo sentiva dentro di sé che qualcosa turbato la moglie e da quando erano su Betazed aveva l'impressione grazie al legame che fosse successo qualcosa a sua moglie. Una parte della donna che generalmente era sempre in leggero tumulto e che Mestral aveva associato al fatto che T'Dal fosse per un quarto umana, aveva passato diverse sensazioni e sentiva che aveva preso una decisione. Aveva la sensazione che il loro matrimonio sarebbe cambiato per sempre e sapeva che quella decisione avrebbe dovuto prenderla lui tanto tempo prima, per non ferire entrambi, evitare che il matrimonio venisse celebrato. Sapeva da sempre che T'Dal sposava da sempre i valori della Federazione e che lui voleva insegnare all'Accademia delle scienze. Sapeva che erano entrambi stacanovisti: nessuno dei due aveva davvero intenzione di lasciare il proprio lavoro e Mestral aveva lo strano sentore che fosse stato lui a... costringerla a cambiare lavoro ed avere dei figli insieme e T'Dal probabilmente aveva accettato per assecondarlo. Mestral non voleva che il loro matrimonio fosse una farsa e forse avrebbero dovuto divorziare tanti anni prima per essere entrambi felici con una vita. Era quello che magari di quello che T'Dal voleva parlargli?
Io la guardai, sospirando internamente.
//Non desideravo parlare della gravidanza perché non ho allo stato attuale abbastanza dati a mia disposizione. La mia fisiologia potrebbe costringermi a far si che mio figlio debba subire interventi di eugenetica e passare alcuni mesi in speciali incubatrici per sopravvivere, come è successo a mia madre. Non sono a conoscenza del fatto che io o i miei fratelli maggiori abbiamo avuto la sua stessa sorte dato che siamo per un quarto esseri umani; ma non escludo l'idea, anzi credo che sia stato fatto. Da quello che so, una mia possibile gravidanza sarebbe un rischio per me e per il bambino, ma dovrei sottopormi ad ulteriori analisi e per questo non ho altre informazioni da condividere. Questo è il motivo per cui desidererei rimanere su New Vulcano quando e se io abbia un figlio. Forse è... illogico, ma se rischio la vita per mettere al mondo un figlio, desidero essere a casa... o quello che le somiglia di più. La nave per quanto sia casa mia, non mi persuade ad avere una gestazione seguita e che non diano voci. Per me era quella la soluzione più logica e la tua opinione è gradita, ovviamente, ma non mi sembra logico non tornare a casa.// dissi pacatamente, non dicendo che se la storia con il medico potesse avere quel tipo di risvolto, avrei potuto seguirlo sul suo pianeta natale, ma New Vulcano sarebbe stata la mia preferenza. Generalmente i padri non entravano in sala parto, ma anche solo pensare che i miei fratelli erano su quel pianeta, mi dava un senso di sicurezza di cui avevo bisogno.
«Non posso parlare per mia moglie, ma credo che valga anche per lei questa risposta: bisogna valutare volta per volta. Normalmente non rispondiamo violenza con violenza, cercando la logica dietro ogni pensiero e azione, ma credo che nel caso di T'Dal e dei suoi sottoposti, per far sopravvivere tutta la squadra di sbarco, una risposta violenta è quella che viene richiesta. Personalmente non potrei mai fare il suo lavoro e lei ha la mia ammirazione. Per me l'insegnamento e lo studio della cibernetica è decisamente più importante. Spero che questa mia risposta sia soddisfacente, Nat.» ammise l'uomo.
Mestral dal canto suo sentiva dentro di sé che qualcosa turbato la moglie e da quando erano su Betazed aveva l'impressione grazie al legame che fosse successo qualcosa a sua moglie. Una parte della donna che generalmente era sempre in leggero tumulto e che Mestral aveva associato al fatto che T'Dal fosse per un quarto umana, aveva passato diverse sensazioni e sentiva che aveva preso una decisione. Aveva la sensazione che il loro matrimonio sarebbe cambiato per sempre e sapeva che quella decisione avrebbe dovuto prenderla lui tanto tempo prima, per non ferire entrambi, evitare che il matrimonio venisse celebrato. Sapeva da sempre che T'Dal sposava da sempre i valori della Federazione e che lui voleva insegnare all'Accademia delle scienze. Sapeva che erano entrambi stacanovisti: nessuno dei due aveva davvero intenzione di lasciare il proprio lavoro e Mestral aveva lo strano sentore che fosse stato lui a... costringerla a cambiare lavoro ed avere dei figli insieme e T'Dal probabilmente aveva accettato per assecondarlo. Mestral non voleva che il loro matrimonio fosse una farsa e forse avrebbero dovuto divorziare tanti anni prima per essere entrambi felici con una vita. Era quello che magari di quello che T'Dal voleva parlargli?
Io la guardai, sospirando internamente.
//Non desideravo parlare della gravidanza perché non ho allo stato attuale abbastanza dati a mia disposizione. La mia fisiologia potrebbe costringermi a far si che mio figlio debba subire interventi di eugenetica e passare alcuni mesi in speciali incubatrici per sopravvivere, come è successo a mia madre. Non sono a conoscenza del fatto che io o i miei fratelli maggiori abbiamo avuto la sua stessa sorte dato che siamo per un quarto esseri umani; ma non escludo l'idea, anzi credo che sia stato fatto. Da quello che so, una mia possibile gravidanza sarebbe un rischio per me e per il bambino, ma dovrei sottopormi ad ulteriori analisi e per questo non ho altre informazioni da condividere. Questo è il motivo per cui desidererei rimanere su New Vulcano quando e se io abbia un figlio. Forse è... illogico, ma se rischio la vita per mettere al mondo un figlio, desidero essere a casa... o quello che le somiglia di più. La nave per quanto sia casa mia, non mi persuade ad avere una gestazione seguita e che non diano voci. Per me era quella la soluzione più logica e la tua opinione è gradita, ovviamente, ma non mi sembra logico non tornare a casa.// dissi pacatamente, non dicendo che se la storia con il medico potesse avere quel tipo di risvolto, avrei potuto seguirlo sul suo pianeta natale, ma New Vulcano sarebbe stata la mia preferenza. Generalmente i padri non entravano in sala parto, ma anche solo pensare che i miei fratelli erano su quel pianeta, mi dava un senso di sicurezza di cui avevo bisogno.