10-07-2023, 08:53 PM
It is worthwhile studying other peoples, because every understanding of another culture is an experiment with our own.
Haruka Abe Umana
Sono un'antropologa, diamine! Haruka si ritrovò a gridare nella sua mente, maledicendo tutte le divinità romulane (o tellariti?), mentre si chinava verso la postazione del pilota per dare una mano. Antropologa o meno, una minima conoscenza su come si guidava una navetta ce l'aveva. Il suo livello poteva essere considerato pari a quello di un civile che guidava un'automobile ma immaginava che, fintanto avesse seguito le istruzioni di Hawthorne, tutto sarebbe andato bene. O almeno così sperava, considerando che erano (quasi) in caduta libera, con gli scudi a zero e due navette romulane decise a distruggerli.
Mentre i secondi passavano lenti, sembrò quasi che nulla avesse intenzione di andare storto. In qualche modo lei e Hawthorne stavano riuscendo a pilotare la navetta usando solo i reattori di manovra, mentre Rekon e Marcus avevano distrutto uno degli inseguitori sacrificando il motore ad impulso. Erano anche riusciti a posare la navetta su quella nemica, decisi a sfruttare gli scudi romulani per limitare i danni dell'ormai prossimo schianto. I precisi ordini di Rekon e il lavoro di squadra sembravano star dando i loro frutti: che il Grande Ingranaggio nominato da Rekon li stesse veramente proteggendo?
Non fece nemmeno in tempo a chiedersi se il Grande Ingranaggio avesse qualche legame con le tradizioni tellariti o fosse una semplice invenzione di Rekon, quando la loro buona stella cominciò a cedere. I romulani non sembravano esattamente entusiasti all'idea di venir usati dai federali come 'materasso' per ammortizzare lo schianto. Il timoniere nemico stava facendo di tutto per letteralmente ribaltare la situazione e scambiare i ruoli delle due navette. All'inizio Hawthorne e lei riuscirono a mantenere la navetta stabile ma, a pochi istanti dallo schianto, il timoniere romulano ebbe la meglio. Le due navette si inclinarono di 90°, finendo così per volgere il loro lato sinistro verso il terreno sempre più vicino. Un altro interminabile attimo e ci fu lo schianto: gli scudi ressero e la sistema gravitazionale della navetta impedì all'equipaggio di venire troppo sballottato, ma la botta si sentì comunque. Haruka, inclinata verso la postazione del timoniere in una posizione di fortuna, perse la sua presa e finì per sbattere la testa contro la parete della navetta. Un lampo di dolore poi l'oscurità l'avvolse.
Mentre i secondi passavano lenti, sembrò quasi che nulla avesse intenzione di andare storto. In qualche modo lei e Hawthorne stavano riuscendo a pilotare la navetta usando solo i reattori di manovra, mentre Rekon e Marcus avevano distrutto uno degli inseguitori sacrificando il motore ad impulso. Erano anche riusciti a posare la navetta su quella nemica, decisi a sfruttare gli scudi romulani per limitare i danni dell'ormai prossimo schianto. I precisi ordini di Rekon e il lavoro di squadra sembravano star dando i loro frutti: che il Grande Ingranaggio nominato da Rekon li stesse veramente proteggendo?
Non fece nemmeno in tempo a chiedersi se il Grande Ingranaggio avesse qualche legame con le tradizioni tellariti o fosse una semplice invenzione di Rekon, quando la loro buona stella cominciò a cedere. I romulani non sembravano esattamente entusiasti all'idea di venir usati dai federali come 'materasso' per ammortizzare lo schianto. Il timoniere nemico stava facendo di tutto per letteralmente ribaltare la situazione e scambiare i ruoli delle due navette. All'inizio Hawthorne e lei riuscirono a mantenere la navetta stabile ma, a pochi istanti dallo schianto, il timoniere romulano ebbe la meglio. Le due navette si inclinarono di 90°, finendo così per volgere il loro lato sinistro verso il terreno sempre più vicino. Un altro interminabile attimo e ci fu lo schianto: gli scudi ressero e la sistema gravitazionale della navetta impedì all'equipaggio di venire troppo sballottato, ma la botta si sentì comunque. Haruka, inclinata verso la postazione del timoniere in una posizione di fortuna, perse la sua presa e finì per sbattere la testa contro la parete della navetta. Un lampo di dolore poi l'oscurità l'avvolse.