27-07-2023, 08:24 PM
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Ero seduta nel mio ufficio: in quel periodo, nonostante cercassi di essere ben presente a me stessa e per il mio equipaggio, dentro di me era presente una complessa intersezione di doveri, preoccupazioni e sentimenti da gestire. Da capitano della Saratoga, la mia principale responsabilità era la sicurezza e il benessere del mio equipaggio nonché quello della nave, comprendevo come tale il malumore che la situazione di Jor aveva causato tra l'equipaggio, ma era anche consapevole della necessità di mantenere la calma e affrontare la situazione con razionalità.
Per cercare di trovare una soluzione, la mia situazione personale per ovvi motivi era passata in secondo piano. Stavo persino "scappando" da Dakona, ben sapendo che avrei dovuto parlargli. Non era il consigliere di bordo, ma era... la persona di cui ero innamorata, la persona di cui mi fidavo di più e avevo l'irrazionale paura di dover perdere anche lui da un momento all'altro, dopo Jor. Il mio primo ufficiale mi mancava terribilmente, ma che risposte dovevo dare? Sospirai.
Cercavo di non far sentire a Dakona tramite il legame come mi sentivo, ma se lo sapeva? Se tutto lo stress aveva fatto in modo che qualcosa fosse passato? Mi sentivo afflitta dalla complessità della situazione: essere capitano della Saratoga era un onore e una responsabilità immensa, ma situazioni come questa mettevano alla prova la mia determinazione e la mia capacità di mantenere la calma.
Quando mi dissero che Korinna fece la sua richiesta di contattare la Saratoga, non potei ignorarla e dissi di passare subito la chiamata nel mio ufficio.
«Console Suder.» salutai.
Per cercare di trovare una soluzione, la mia situazione personale per ovvi motivi era passata in secondo piano. Stavo persino "scappando" da Dakona, ben sapendo che avrei dovuto parlargli. Non era il consigliere di bordo, ma era... la persona di cui ero innamorata, la persona di cui mi fidavo di più e avevo l'irrazionale paura di dover perdere anche lui da un momento all'altro, dopo Jor. Il mio primo ufficiale mi mancava terribilmente, ma che risposte dovevo dare? Sospirai.
Cercavo di non far sentire a Dakona tramite il legame come mi sentivo, ma se lo sapeva? Se tutto lo stress aveva fatto in modo che qualcosa fosse passato? Mi sentivo afflitta dalla complessità della situazione: essere capitano della Saratoga era un onore e una responsabilità immensa, ma situazioni come questa mettevano alla prova la mia determinazione e la mia capacità di mantenere la calma.
Quando mi dissero che Korinna fece la sua richiesta di contattare la Saratoga, non potei ignorarla e dissi di passare subito la chiamata nel mio ufficio.
«Console Suder.» salutai.