08-08-2023, 08:19 PM
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
La sua risposta secca non mi sfuggì, ma scelsi di non commentare ulteriormente, perché mi rendevo conto che molto probabilmente la betazoide stava cercando di preservare la sua privacy ed ero decisa di rispettare la sua decisione. Io ero abituata all'assenza di pettegolezzi e all'approccio più distaccato delle conversazioni vulcaniane, forse persino Pavel si era abituato all'assenza di gossip, ma con molta difficoltà sebbene ne cercasse quando era sulla Terra o... altrove, quindi capivo l'imbarazzo che un incontro con un vicino curioso poteva causare a Korinna o comunque del genere di domande che avrebbero potuto venir fatte, sapendo che ci fosse trambusto - causato o meno da due stranieri - a casa della mia amica.
Mentre Korinna si apprestava a rimanere seduta, sia io che Pavel osservammo l'atmosfera festosa intorno a loro. I vari espositori e le attività tradizionali sembravano aver catturato l'attenzione di entrambi: la distribuzione delle corone di fiori e l'esposizione dei prodotti locali rendevano l'ambiente vivace e colorato.
«È davvero affascinante vedere come preservano e valorizzano le loro tradizioni qui, mi sembra che ci sia un grande attaccamento alla cultura di Betazed; anche noi in Russia dovremmo farlo.» commentò, con un sorriso e io alzai un sopracciglio.
Quando Korinna suggerì che Sal potesse fare da guida nel giro tra gli espositori, e Pavel assentì con un sorriso.
«Sarebbe un'ottima idea, magari ci potrà mostrare qualcosa che potrebbe valere la pena vedere, conosce sicuramente tutti i dettagli interessanti di ciò che viene esposto.» al che io mi trovai a confermare «Hai ragione, potremmo scoprire qualcosa di nuovo e imparare un po' di più sulla cultura locale. Sarà interessante.»
«Precisamente, rilassati e goditi l'atmosfera. Per una volta non dovrai sorbirti le domande di mia moglie.» disse Pavel, ammiccando, prendendo la mia mano.
//Lo so, ma lasciami fare: sarà un'esperienza interessante// commentò con un sorriso, sentendo che mi ero irrigidita dal legame.
Stavamo camminando, quando Pavel ebbe un'idea.
«T'Dal, perché non scegliamo insieme una di queste corone di fiori? Possono essere un bel ricordo di questa festa» suggerì, notando che molte persone indossavano corone di fiori, ma non attese una mia risposta che si avvicinò a uno dei banchi delle corone di fiori e scelse due ghirlande colorate, intrecciate con fiori freschi e profumati. Una la indossò immediatamente, poi si rivolse a me, mostrandomi una corona coloratissima.
«Per te, lo so che non è nella vostra cultura portare monili o cose del genere, ma fammi felice per una volta.» disse, con gentilezza.
Mi chinai leggermente, lasciandomi sistemare la corona sulla testa da Pavel, alzando un sopracciglio.
«Ecco. Grazie. Sei bellissima.»
«Grazie.» dissi, ma nonostante gli anni, le guance presero una leggera tinta verde.
Passammo accanto allo stand che vendeva gli strumenti musicali e mi trovai a comprarne uno - avrei dovuto approfondire -, entrambi comprammo da mangiare, io vegetariano, mentre Pavel scelse qualcosa di carnivoro, e bevande. Osservai abiti, ne avrei comprato uno, ma non ero certa che potesse essere utile.
//Desideri qualcosa?// chiesi rivolta a Korinna. Non ero sicura che mi sentisse, invecchiando non ero sicura che mi sentisse da quella distanza. Sapevo che con Pavel era un'altra cosa, in fondo il legame tra noi, in quanto sposati era più profondo.
Mentre Korinna si apprestava a rimanere seduta, sia io che Pavel osservammo l'atmosfera festosa intorno a loro. I vari espositori e le attività tradizionali sembravano aver catturato l'attenzione di entrambi: la distribuzione delle corone di fiori e l'esposizione dei prodotti locali rendevano l'ambiente vivace e colorato.
«È davvero affascinante vedere come preservano e valorizzano le loro tradizioni qui, mi sembra che ci sia un grande attaccamento alla cultura di Betazed; anche noi in Russia dovremmo farlo.» commentò, con un sorriso e io alzai un sopracciglio.
Quando Korinna suggerì che Sal potesse fare da guida nel giro tra gli espositori, e Pavel assentì con un sorriso.
«Sarebbe un'ottima idea, magari ci potrà mostrare qualcosa che potrebbe valere la pena vedere, conosce sicuramente tutti i dettagli interessanti di ciò che viene esposto.» al che io mi trovai a confermare «Hai ragione, potremmo scoprire qualcosa di nuovo e imparare un po' di più sulla cultura locale. Sarà interessante.»
«Precisamente, rilassati e goditi l'atmosfera. Per una volta non dovrai sorbirti le domande di mia moglie.» disse Pavel, ammiccando, prendendo la mia mano.
//Lo so, ma lasciami fare: sarà un'esperienza interessante// commentò con un sorriso, sentendo che mi ero irrigidita dal legame.
Stavamo camminando, quando Pavel ebbe un'idea.
«T'Dal, perché non scegliamo insieme una di queste corone di fiori? Possono essere un bel ricordo di questa festa» suggerì, notando che molte persone indossavano corone di fiori, ma non attese una mia risposta che si avvicinò a uno dei banchi delle corone di fiori e scelse due ghirlande colorate, intrecciate con fiori freschi e profumati. Una la indossò immediatamente, poi si rivolse a me, mostrandomi una corona coloratissima.
«Per te, lo so che non è nella vostra cultura portare monili o cose del genere, ma fammi felice per una volta.» disse, con gentilezza.
Mi chinai leggermente, lasciandomi sistemare la corona sulla testa da Pavel, alzando un sopracciglio.
«Ecco. Grazie. Sei bellissima.»
«Grazie.» dissi, ma nonostante gli anni, le guance presero una leggera tinta verde.
Passammo accanto allo stand che vendeva gli strumenti musicali e mi trovai a comprarne uno - avrei dovuto approfondire -, entrambi comprammo da mangiare, io vegetariano, mentre Pavel scelse qualcosa di carnivoro, e bevande. Osservai abiti, ne avrei comprato uno, ma non ero certa che potesse essere utile.
//Desideri qualcosa?// chiesi rivolta a Korinna. Non ero sicura che mi sentisse, invecchiando non ero sicura che mi sentisse da quella distanza. Sapevo che con Pavel era un'altra cosa, in fondo il legame tra noi, in quanto sposati era più profondo.