20-08-2023, 02:14 PM
Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.
Seeth Rahnaz Mezza Klingon
Fece un lieve cenno di assenso alle prime parole della betazoide. I klingon non amavano più di tanto le formalità ed era evidente che Korinna avesse recepito il suo messaggio. Aveva deciso parzialmente di ignorarlo ma, per quanto questo la innervosisse, Seeth riteneva la sua richiesta accettabile. Difficilmente parlarne avrebbe cambiato il suo modo di pensare, ma come diplomatica non poteva rifiutarsi di farlo. Qu'vatlh1. Imprecò, per niente felice di come si stavano mettendo le cose: e pensare che, solo un attimo prima, si era sentita sollevata di essere stata estromessa dall’incarico proprio perché non voleva occuparsi di quel problema! E sia, parliamo. Non posso prometterle nulla, perché io per prima penso che Kaas debba pagare per le sue azioni, ma sono disposta ad ascoltarla. Accettò di malincuore. La raggiungo a breve. Aggiunse poi, consapevole che allungare la chiamata non sarebbe stato prudente. L'ambiente che intravedeva dietro alla betazoide non era un alloggio e l'atteggiamento della donna era più che sufficiente per permetterle di comprendere che quella si trattava di una chiamata di fortuna... e non autorizzata.
Chiusa la chiamata senza nemmeno attendere conferma, Seeth rimase per un breve istante immobile per poi riprendere ad imprecare: ghuy'2, perché ho promesso di assicurarmi che quel petaQ3 venisse trattato come un ospite!? La tentazione di tirare un pugno al muro per sfogare la rabbia era alta ma Seeth non ci teneva a far visita a G'Vera per una frattura alla mano. Così, recuperata la bat'leth dalla parete su cui era appesa, si prese qualche minuto per scaricare con l'esercizio le emozioni accumulate. Tra arrivare un attimo in ritardo e tirare un pugno a Korinna, probabilmente la prima opzione era la migliore.
Solo una volta che fu sufficientemente sicura di non essere una minaccia per la collega betazoide, Seeth rimise la bat'leth al suo posto e lasciò il suo alloggio. Discrezione e klingon non erano esattamente due termini in perfetta armonia ma Seeth avrebbe fatto del suo meglio per essere cauta nei movimenti, soprattutto arrivata nelle vicinanze dell'alloggio assegnato a Korinna. Se fosse giunta alla sua porta senza intoppi, avrebbe suonato il campanello per segnalare la sua presenza.
1 Qu'vatlh: invettiva usata in momenti di forte rabbia;
2 ghuy': invettiva generale, simile a "dannazione";
3 petaQ: epiteto non traducibile.
Chiusa la chiamata senza nemmeno attendere conferma, Seeth rimase per un breve istante immobile per poi riprendere ad imprecare: ghuy'2, perché ho promesso di assicurarmi che quel petaQ3 venisse trattato come un ospite!? La tentazione di tirare un pugno al muro per sfogare la rabbia era alta ma Seeth non ci teneva a far visita a G'Vera per una frattura alla mano. Così, recuperata la bat'leth dalla parete su cui era appesa, si prese qualche minuto per scaricare con l'esercizio le emozioni accumulate. Tra arrivare un attimo in ritardo e tirare un pugno a Korinna, probabilmente la prima opzione era la migliore.
Solo una volta che fu sufficientemente sicura di non essere una minaccia per la collega betazoide, Seeth rimise la bat'leth al suo posto e lasciò il suo alloggio. Discrezione e klingon non erano esattamente due termini in perfetta armonia ma Seeth avrebbe fatto del suo meglio per essere cauta nei movimenti, soprattutto arrivata nelle vicinanze dell'alloggio assegnato a Korinna. Se fosse giunta alla sua porta senza intoppi, avrebbe suonato il campanello per segnalare la sua presenza.
1 Qu'vatlh: invettiva usata in momenti di forte rabbia;
2 ghuy': invettiva generale, simile a "dannazione";
3 petaQ: epiteto non traducibile.