22-08-2023, 12:16 PM
Korinna Suder
Betazoid
Non passò molto prima che la cameriera ritornasse con i loro piatti: non c'era realmente molta scelta per quanto riguardava il menù ed i piatti uscivano dalla cucina improvvisata a getto continuo. Si trattava di un piatto semplice, grezzo, prodotto a mano con una farina ottenuta dalle coltivazioni locali. L'idea di Korinna di abbandonare i replicatori alimentari per iniziare a provare a preparare qualche pietanza con ciò che coltivava nel suo orto era nata proprio da lì, da ciò che aveva visto fare alla festa, e poi si era ampliata assieme alla quantità di terreno e piante che riusciva a coltivare grazie al prezioso aiuto di Sal, la cui famiglia si era occupata di quel mestiere per generazioni.
Purtroppo, con il tempo, le grandi produzioni erano state trasferite e la guerra con il Dominio aveva costretto tutti, specialmente gli agricoltori, a fermarsi e faticare per ricominciare da capo. A quel punto, molti erano troppo vecchi, stanchi o moralmente feriti per pensare di riprendere e molti terreni erano stati abbandonati, causando un progressivo allontanamento della gente dalla campagna. Solo negli ultimi due o tre annila tendenza aveva iniziato ad invertirsi per via dell'arrivo di chi considerava quelle zone un buon posto in cui passare gli ultimi anni della propria vita. I giovani della zona comunque erano pochi, e con la loro assenza anche la vitalità di quel luogo spesso ne risentiva. Feste come la celebrazione attuale erano rari momenti in cui qualche nipotino tornava a correre tra le vie dei paesi, schiamazzando allegramente, ma tutti sapevano che non sarebbe durato più di qualche giorno.
Oh. Oh! E' quasi il momento! annunciò Dahlea, invitando i due coniugi a seguirla in direzione del palco. Ci fu un lungo discorso, in cui la donna rievocava per l'ennesima volta la storia della festa. Il quasi totale disinteresse dei presenti suggeriva che, come Korinna, anche loro l'avessero sentita più volte di quante potesse essere considerata di un qualche valore di intrattenimento e molti continuarono semplicemente le loro conversazioni silenziose con chi era seduto al tavolo con loro. Perfino Korinna era impegnata a far notare telepaticamente a Sal le decorazioni floreali che stava valutando di mettere nel suo giardino, più che ascoltare quanto Dahlea stava raccontando.
Purtroppo, con il tempo, le grandi produzioni erano state trasferite e la guerra con il Dominio aveva costretto tutti, specialmente gli agricoltori, a fermarsi e faticare per ricominciare da capo. A quel punto, molti erano troppo vecchi, stanchi o moralmente feriti per pensare di riprendere e molti terreni erano stati abbandonati, causando un progressivo allontanamento della gente dalla campagna. Solo negli ultimi due o tre annila tendenza aveva iniziato ad invertirsi per via dell'arrivo di chi considerava quelle zone un buon posto in cui passare gli ultimi anni della propria vita. I giovani della zona comunque erano pochi, e con la loro assenza anche la vitalità di quel luogo spesso ne risentiva. Feste come la celebrazione attuale erano rari momenti in cui qualche nipotino tornava a correre tra le vie dei paesi, schiamazzando allegramente, ma tutti sapevano che non sarebbe durato più di qualche giorno.
Oh. Oh! E' quasi il momento! annunciò Dahlea, invitando i due coniugi a seguirla in direzione del palco. Ci fu un lungo discorso, in cui la donna rievocava per l'ennesima volta la storia della festa. Il quasi totale disinteresse dei presenti suggeriva che, come Korinna, anche loro l'avessero sentita più volte di quante potesse essere considerata di un qualche valore di intrattenimento e molti continuarono semplicemente le loro conversazioni silenziose con chi era seduto al tavolo con loro. Perfino Korinna era impegnata a far notare telepaticamente a Sal le decorazioni floreali che stava valutando di mettere nel suo giardino, più che ascoltare quanto Dahlea stava raccontando.