04-09-2023, 08:48 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-09-2023, 06:52 AM da T'Dal.)
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Una volta tornati a casa dopo la festa, come Pavel, mi sentivo esausta ma anche grata per l'esperienza che avevamo condiviso: entrambi avevamo conosciuto un pezzo della cultura di Betazed che altrimenti non avremmo mai scoperto, e questo era qualcosa che apprezzavo profondamente. L'atmosfera aveva permeato ogni parte di noi, e anche io nonostante la mia solita compostezza, avevo partecipato agli eventi con una curiosità vivace. Era stata una giornata insolita, fuori dall'ordinario e sapevo che Pavel mi avrebbe torturato bonariamente, ricordando che nonostante l'età sapevo divertirmi anche io quando me lo permettevo.
Non appena ternammo a casa, Pavel si cambiò e si mise a letto, mentre io presi il mio PADD e mi sedetti sulla mia parte del letto, per controllare i messaggi e le comunicazioni, prima di cercare di risposare anche io, non ero più una ragazzina e difficilmente riuscivo a rimanere sveglia per più giorni nonostante lo desiderassi. In ogni caso, guardare il PADD era una routine per me, un modo per mantenere un collegamento costante con il mondo esterno. I messaggi dei miei figli e nipoti erano arrivati in gran numero, così li lessi con calma e affetto (per quanto il mio essere vulcaniana me lo permettesse, ovviamente) a ciascuno di essi.
Sentii ad un certo punto una serie di rumori e secondo la logica, immaginai provenisse dalla stanza di Korinnna.
Continuavo a rispondendere, senza alzare lo sguardo dal PADD, ma tenni l'orecchio teso: nessun rumore particolare, fino a che non sentii un sospiro e guardai in tralice un Pavel dormiente.
//Stai bene?// le chiesi mentalmente, senza impormi.
Non appena ternammo a casa, Pavel si cambiò e si mise a letto, mentre io presi il mio PADD e mi sedetti sulla mia parte del letto, per controllare i messaggi e le comunicazioni, prima di cercare di risposare anche io, non ero più una ragazzina e difficilmente riuscivo a rimanere sveglia per più giorni nonostante lo desiderassi. In ogni caso, guardare il PADD era una routine per me, un modo per mantenere un collegamento costante con il mondo esterno. I messaggi dei miei figli e nipoti erano arrivati in gran numero, così li lessi con calma e affetto (per quanto il mio essere vulcaniana me lo permettesse, ovviamente) a ciascuno di essi.
Sentii ad un certo punto una serie di rumori e secondo la logica, immaginai provenisse dalla stanza di Korinnna.
Continuavo a rispondendere, senza alzare lo sguardo dal PADD, ma tenni l'orecchio teso: nessun rumore particolare, fino a che non sentii un sospiro e guardai in tralice un Pavel dormiente.
//Stai bene?// le chiesi mentalmente, senza impormi.