09-09-2023, 09:10 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-09-2023, 09:11 PM da T'Dal.)
We will do what we have always done, Jim. We will find hope in the impossible.
Spock S'chn T'gai | Vulcan
Il mio silenzio era come una calma prima della tempesta. Osservavo i presenti mentre meditavo sulle loro argomentazioni.
Le preoccupazioni espresse da Rekon riguardo alla consegna della tecnologia romulana avevano il loro fondamento. La Prima Direttiva era stata creata per preservare la stabilità e la maturità delle civiltà nell'universo. Eppure, avevo sempre creduto anche nell'importanza della scoperta scientifica. La tecnologia romulana avrebbe sicuramente rivoluzionato l'esplorazione e la comprensione dell'universo. Tuttavia, c'era un prezzo da pagare, come Rekon giustamente aveva sottolineato, la Federazione non era pronta per una tecnologia così avanzata, e che l'acquisizione avrebbe potuto portare a una serie di conflitti e destabilizzazioni.
Ascoltai attentamente anche le obiezioni provocatorie di Osyraa. La sua risposta diretta e senza peli sulla lingua mostrava un lato della questione, ma avevano il merito di richiamare l'attenzione su una verità fondamentale: non potevamo sapere cosa avrebbe successo, ma era logico tentare la sorte anche questa volta?
Quando il Capitano Kirk prese la parola, apprezzai la sua saggezza nel cercare una soluzione equilibrata. Era importante prendere le decisioni giuste, basate sulla logica e sulla prudenza.
Quando Rekon si rivolse a me con la sua proposta di condividere i suoi pensieri, ne rimasi sorpreso, così alzai un sopracciglio. Non vi era malizia nelle sue parole, ma sembrava ci fosse una sincera preoccupazione per il futuro. Tuttavia, avevo bisogno di saperne di più, di comprendere appieno ciò che aveva visto e vissuto nel suo tempo.
«Ho ascoltato attentamente le vostre argomentazioni. La questione è complessa, e dobbiamo prendere una decisione ponderata.» dissi in tono calmo e misurato, per poi guardare Jim e poi il tellarite.
«Accetto la proposta del signor Rekon. Sarà un passo importante per comprendere meglio la situazione e valutare le minacce potenziali e per me si può fare.» dissi rivolto a Jim quando il capitano disse che voleva vedere anche lui cosa ci stava minacciando.
Non potevo (o non volevo?) permettere che l'informazione fosse trasferita solo a me senza la supervisione del nostro capitano. Era un compromesso ragionevole tra il desiderio di acquisire conoscenza e la necessità di preservare la sicurezza della Federazione e dell'equipaggio dell'Enterprise. C'era da dire che Jim non era solo il mio capitano, ma era anche un amico fidato. La sua richiesta di vedere direttamente la minaccia era saggia. Aveva sempre dimostrato una capacità straordinaria di prendere decisioni basate sulla sua intuizione, ma ora era giunto il momento di valutare attentamente i fatti e le prospettive future.
Le preoccupazioni espresse da Rekon riguardo alla consegna della tecnologia romulana avevano il loro fondamento. La Prima Direttiva era stata creata per preservare la stabilità e la maturità delle civiltà nell'universo. Eppure, avevo sempre creduto anche nell'importanza della scoperta scientifica. La tecnologia romulana avrebbe sicuramente rivoluzionato l'esplorazione e la comprensione dell'universo. Tuttavia, c'era un prezzo da pagare, come Rekon giustamente aveva sottolineato, la Federazione non era pronta per una tecnologia così avanzata, e che l'acquisizione avrebbe potuto portare a una serie di conflitti e destabilizzazioni.
Ascoltai attentamente anche le obiezioni provocatorie di Osyraa. La sua risposta diretta e senza peli sulla lingua mostrava un lato della questione, ma avevano il merito di richiamare l'attenzione su una verità fondamentale: non potevamo sapere cosa avrebbe successo, ma era logico tentare la sorte anche questa volta?
Quando il Capitano Kirk prese la parola, apprezzai la sua saggezza nel cercare una soluzione equilibrata. Era importante prendere le decisioni giuste, basate sulla logica e sulla prudenza.
Quando Rekon si rivolse a me con la sua proposta di condividere i suoi pensieri, ne rimasi sorpreso, così alzai un sopracciglio. Non vi era malizia nelle sue parole, ma sembrava ci fosse una sincera preoccupazione per il futuro. Tuttavia, avevo bisogno di saperne di più, di comprendere appieno ciò che aveva visto e vissuto nel suo tempo.
«Ho ascoltato attentamente le vostre argomentazioni. La questione è complessa, e dobbiamo prendere una decisione ponderata.» dissi in tono calmo e misurato, per poi guardare Jim e poi il tellarite.
«Accetto la proposta del signor Rekon. Sarà un passo importante per comprendere meglio la situazione e valutare le minacce potenziali e per me si può fare.» dissi rivolto a Jim quando il capitano disse che voleva vedere anche lui cosa ci stava minacciando.
Non potevo (o non volevo?) permettere che l'informazione fosse trasferita solo a me senza la supervisione del nostro capitano. Era un compromesso ragionevole tra il desiderio di acquisire conoscenza e la necessità di preservare la sicurezza della Federazione e dell'equipaggio dell'Enterprise. C'era da dire che Jim non era solo il mio capitano, ma era anche un amico fidato. La sua richiesta di vedere direttamente la minaccia era saggia. Aveva sempre dimostrato una capacità straordinaria di prendere decisioni basate sulla sua intuizione, ma ora era giunto il momento di valutare attentamente i fatti e le prospettive future.