25-10-2023, 06:23 PM
Korinna Suder
Betazoid
Alla risposta della collega, Korinna si limitò ad annuire con gratitudine, più per il fatto che la klingon si fosse dimostrata disponibile a dare a Erulen una possibilità che perché, alla fine, sembrava essersi decisa a darle ragione. Conosceva poco la cultura klingon, ma da quanto aveva visto preferivano argomentare con le armi che con le parole e quel gesto, sebbene non ufficiale, lasciava ben sperare non solo per una soluzione alla spiacevole situazione in cui erano coinvolti in quel momento, ma lasciava intravedere qualche possibilità anche per una collaborazione più ampia e più serena tra l'Impero e la Federazione. Era troppo presto per immaginare una pace tra i loro popoli, ma anche evitare aperte ostilità era un passo degno di nota in quella che riteneva la giusta direzione.
Per quanto riguardava la storia del comandante... Korinna sapeva di essere coinvolta, prima di tutto perché si trattava di un connazionale, secondariamente perché doveva un favore a T'Dal per il suo aiuto in quella questione. Dover riferire all'amica che la sua disponibilità le era costata la vita del primo ufficiale al quale era da tempo legata era una cosa che sperava di poter evitare. Oltretutto, più tempo passava ad ascoltarlo più si rafforzava la sua convinzione che l'uomo chiuso in cella non fosse la stessa persona che aveva tradito i klingon.
Comprendo la situazione rispose rispettosamente Erulen non è mia intenzione sottrarmi alla giustizia la rassicurò, trovando curiose le proprie stesse parole. Era ciò che avrebbe fatto Erulen, ciò che aveva portato il betazoide a entrare nella Flotta Stellare, quello che lo aveva portato a diventare primo ufficiale. Eppure, allo stesso tempo, pur non riuscendo a rievocarne i dettagli, sapeva di essere stato colui che aveva messo fine alla vita di quell'uomo nel cui corpo si trovava bloccato. Ogni tanto, nelle lunghe ore passate solo con se stesso nella sua cella, si chiedeva se le cose non sarebbero andate diversamente senza una betazoide a bordo. Si domandava se il fatto che non provava disprezzo per quelle due donne non fosse più una conseguenza del fatto che il console Suder aveva giocato con la sua mente, che frutto del processo naturale delle cose. Allo stesso tempo, gli riusciva difficile non essergliene grato. Se posso collaborare in qualche modo, non esitate a chiedere si offrì.
Per quanto riguardava la storia del comandante... Korinna sapeva di essere coinvolta, prima di tutto perché si trattava di un connazionale, secondariamente perché doveva un favore a T'Dal per il suo aiuto in quella questione. Dover riferire all'amica che la sua disponibilità le era costata la vita del primo ufficiale al quale era da tempo legata era una cosa che sperava di poter evitare. Oltretutto, più tempo passava ad ascoltarlo più si rafforzava la sua convinzione che l'uomo chiuso in cella non fosse la stessa persona che aveva tradito i klingon.
Comprendo la situazione rispose rispettosamente Erulen non è mia intenzione sottrarmi alla giustizia la rassicurò, trovando curiose le proprie stesse parole. Era ciò che avrebbe fatto Erulen, ciò che aveva portato il betazoide a entrare nella Flotta Stellare, quello che lo aveva portato a diventare primo ufficiale. Eppure, allo stesso tempo, pur non riuscendo a rievocarne i dettagli, sapeva di essere stato colui che aveva messo fine alla vita di quell'uomo nel cui corpo si trovava bloccato. Ogni tanto, nelle lunghe ore passate solo con se stesso nella sua cella, si chiedeva se le cose non sarebbero andate diversamente senza una betazoide a bordo. Si domandava se il fatto che non provava disprezzo per quelle due donne non fosse più una conseguenza del fatto che il console Suder aveva giocato con la sua mente, che frutto del processo naturale delle cose. Allo stesso tempo, gli riusciva difficile non essergliene grato. Se posso collaborare in qualche modo, non esitate a chiedere si offrì.