31-12-2023, 07:34 PM
Seeth Sef
Trill/Klingon
Mentre scendevano dal trasporto che li aveva portati fino a Deep Space 9, Seeth lanciò un'occhiata di soppiatto al marito. Se uno sguardo avrebbe potuto uccidere, quello di Kanjis avrebbe fatto una strage. L'anziano klingon aveva mosso mari e monti, arrivando ad un passo da mettere di mezzo l'intelligence imperiale (Seeth l'aveva opportunamente frenato), ma non era riuscito a convincere la flotta stellare a farlo salire sulla USS Liberty. L'equipaggio della nave era un'accozzaglia di ufficiali e civili ma, per qualche ragione, il Comando non aveva ritenuto opportuno aggiungervi Kanjis. Seeth immaginava che il motivo fossero quelle trasmissioni di dati criptate che ancora il marito scambiava con Qo’noS: lei sapeva che erano innocui messaggi inviati al figlio Akhil, criptati per assurde ragioni di sicurezza, ma non si sorprendeva che il Comando le ritenesse sospette. Kanjis aveva fatto un'egregia carriera nei servizi segreti klingon, prima di ritirarsi per trasferirsi con lei su Trill. Non c'era modo che la Federazione non lo ritenesse un possibile rischio per la sicurezza, e la Liberty era il prototipo di una nuova classe di navi. Era già un miracolo che avessero accettato di farvi salire lei.
Allora io vado. Vedrai che andrà tutto bene e in men che si dica sarò di ritorno con la bisnipote di Korinna. Cercò di rassicurarlo mentre raggiungevano il pilone in cui era ancorata la Liberty e si avvicinavano al portello di accesso alla nave. Kanjis non aveva preso bene la sua decisione di andare in missione nel Quadrante Delta, arrivando anche a sfidarla a duello per convincerla a lasciare il compito ai più giovani. Per quanto Seeth non fosse riuscita a sconfiggerlo, la sua abilità con la bat'leth si era dimostrata ancora sufficiente da ottenere la contrariata approvazione del marito. In quel momento, l'uomo aveva deciso che, se non poteva fermarla, poteva solo seguirla. Purtroppo tutto il suo impegno non era riuscito a portarlo al successo.
HIja'1, vedrai che la porteremo sana e salva a casa. Il suo nome è Lorelei, giusto?
Esatto, Lorelei. Rispose lei, prima di rendersi conto che qualcosa non quadrava nelle parole del marito. Porteremo?
Porteremo. Confermò, lui.
Kanjis...
Seeth aveva pronunciato il suo nome a mo' di avvertimento ma l'unica reazione del marito fu aumentare il passo. Sembrava deciso a salire sulla nave prima che a qualcuno venisse in mente di fermarlo. Non che ci fosse qualche speranza che la nave sarebbe partita con lui a bordo...
Signor Limur, sono desolata ma mi è stato specificato che lei non può salire a bordo. Prima che Seeth riuscire a capire quale sarebbe stato il modo migliore per convincere il marito a piantarla con quell'assurdità, un'umana dai lunghi capelli castani si frappose tra loro e il portello d'accesso. Come unico addetto alla sicurezza della squadra, Maria Michelakos era stata informata delle insistenze di Kanjis ed evidentemente si era preparata per fermarlo. A Seeth quasi dispiaceva per lei, considerando quanto suo marito poteva rivelarsi testardo.
taHqeq2, salirò su quella nave a costo di sfidare a duello chiunque tenterà di fermarmi.
1HIja': sì
2taHqeq: classico insulto
Allora io vado. Vedrai che andrà tutto bene e in men che si dica sarò di ritorno con la bisnipote di Korinna. Cercò di rassicurarlo mentre raggiungevano il pilone in cui era ancorata la Liberty e si avvicinavano al portello di accesso alla nave. Kanjis non aveva preso bene la sua decisione di andare in missione nel Quadrante Delta, arrivando anche a sfidarla a duello per convincerla a lasciare il compito ai più giovani. Per quanto Seeth non fosse riuscita a sconfiggerlo, la sua abilità con la bat'leth si era dimostrata ancora sufficiente da ottenere la contrariata approvazione del marito. In quel momento, l'uomo aveva deciso che, se non poteva fermarla, poteva solo seguirla. Purtroppo tutto il suo impegno non era riuscito a portarlo al successo.
HIja'1, vedrai che la porteremo sana e salva a casa. Il suo nome è Lorelei, giusto?
Esatto, Lorelei. Rispose lei, prima di rendersi conto che qualcosa non quadrava nelle parole del marito. Porteremo?
Porteremo. Confermò, lui.
Kanjis...
Seeth aveva pronunciato il suo nome a mo' di avvertimento ma l'unica reazione del marito fu aumentare il passo. Sembrava deciso a salire sulla nave prima che a qualcuno venisse in mente di fermarlo. Non che ci fosse qualche speranza che la nave sarebbe partita con lui a bordo...
Signor Limur, sono desolata ma mi è stato specificato che lei non può salire a bordo. Prima che Seeth riuscire a capire quale sarebbe stato il modo migliore per convincere il marito a piantarla con quell'assurdità, un'umana dai lunghi capelli castani si frappose tra loro e il portello d'accesso. Come unico addetto alla sicurezza della squadra, Maria Michelakos era stata informata delle insistenze di Kanjis ed evidentemente si era preparata per fermarlo. A Seeth quasi dispiaceva per lei, considerando quanto suo marito poteva rivelarsi testardo.
taHqeq2, salirò su quella nave a costo di sfidare a duello chiunque tenterà di fermarmi.
1HIja': sì
2taHqeq: classico insulto