08-02-2024, 06:04 PM
Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.
Seeth Rahnaz Mezza Klingon
Oltre a freddo e prigionieri, direi che dobbiamo preoccuparci di neve e ghiaccio... e magari della fauna locale. Col senno di poi riconosceva che fosse stato un grosso errore non informarsi adeguatamente sulla fauna di Rura Penthe, ma il loro obiettivo era stato visitare il complesso carcerario e non farsi una passeggiata per i ghiacciai. C'è la possibilità che le guardie non prendano bene il nostro 'atterraggio' in zona non autorizzata ma, fin tanto non lo scambiano per un tentativo di liberare i prigionieri, non dovrebbero esserci problemi.
La domanda sulle armi le ricordò che Suder tendeva a girare disarmata. Si trattava di una decisione che come klingon non riusciva a comprendere ma che come diplomatica aveva imparato a rispettare. Ho con me un disgregatore e un pugnale, Essendo in missione diplomatica (e non volendo dare l'impressione sbagliata alle guardie carcerarie) aveva optato per il minimo indispensabile. Un klingon non girava mai disarmato ma nemmeno si portava dietro un'intera armeria (a meno che non stesse partendo per la guerra). ma dovrebbe esserci qualcosa qui sulla navetta. Col kit medico non era andata benissimo ma i suoi colleghi erano dei veri e propri fanatici del combattimento: Seeth non solo era sicura che ci fossero armi a bordo, ma anche che gli fosse stata fatta regolare manutenzione.
E, nel caso peggiore, c'è il disgregatore di Xennik. Pensò, non pienamente sicura che la betazoide avrebbe apprezzato di usare un'arma sporca del sangue di un morto. Il suo timore svanì quando Seeth si rese conto cosa esattamente Suder stesse costruendo. Un sorriso spuntò sulle sue labbra, mezzo smorzato dal dolore al braccio e dal disagio dovuto al freddo. Dopo aver controllato un'altra volta il tricorder, lo passò con qualche fatica nella mano sinistra in modo da avere il braccio buono libero. Cercando di orientarsi nella navetta, raggiunse quel che rimaneva dell'armadietto delle armi. Aprire lo sportello non fu semplice ma portò ai risultati sperati. Ho trovato almeno un disgregatore... e dovrebbe esserci qualche pugnale intatto qui in mezzo. La avvisò, osservando con dispiacere una bat'leth che era stata piegata dall'impatto. Non che avrebbe potuto usarla, considerando come era ridotto il suo braccio, ma era comunque un peccato.
A che punto è con l'esplosivo? Non voglio farle fretta ma il segnale si sta avvicinando. Ormai non c'erano dubbi: la sua destinazione era il luogo dell'impatto.
La domanda sulle armi le ricordò che Suder tendeva a girare disarmata. Si trattava di una decisione che come klingon non riusciva a comprendere ma che come diplomatica aveva imparato a rispettare. Ho con me un disgregatore e un pugnale, Essendo in missione diplomatica (e non volendo dare l'impressione sbagliata alle guardie carcerarie) aveva optato per il minimo indispensabile. Un klingon non girava mai disarmato ma nemmeno si portava dietro un'intera armeria (a meno che non stesse partendo per la guerra). ma dovrebbe esserci qualcosa qui sulla navetta. Col kit medico non era andata benissimo ma i suoi colleghi erano dei veri e propri fanatici del combattimento: Seeth non solo era sicura che ci fossero armi a bordo, ma anche che gli fosse stata fatta regolare manutenzione.
E, nel caso peggiore, c'è il disgregatore di Xennik. Pensò, non pienamente sicura che la betazoide avrebbe apprezzato di usare un'arma sporca del sangue di un morto. Il suo timore svanì quando Seeth si rese conto cosa esattamente Suder stesse costruendo. Un sorriso spuntò sulle sue labbra, mezzo smorzato dal dolore al braccio e dal disagio dovuto al freddo. Dopo aver controllato un'altra volta il tricorder, lo passò con qualche fatica nella mano sinistra in modo da avere il braccio buono libero. Cercando di orientarsi nella navetta, raggiunse quel che rimaneva dell'armadietto delle armi. Aprire lo sportello non fu semplice ma portò ai risultati sperati. Ho trovato almeno un disgregatore... e dovrebbe esserci qualche pugnale intatto qui in mezzo. La avvisò, osservando con dispiacere una bat'leth che era stata piegata dall'impatto. Non che avrebbe potuto usarla, considerando come era ridotto il suo braccio, ma era comunque un peccato.
A che punto è con l'esplosivo? Non voglio farle fretta ma il segnale si sta avvicinando. Ormai non c'erano dubbi: la sua destinazione era il luogo dell'impatto.